LADY D @Teatro Lo Spazio: Diana Spencer, il fascino dietro la Corona – ANCORA IN SCENA

LADY D è uno spettacolo intenso, un monologo che racconta Diana Spencer dall’infanzia alla tragica fine partendo proprio da sotto il tunnel del Pont De L’Alma di Parigi. Tra i rottami dello schianto automobilistico che le porterà via la vita, Lady Diana racconta se stessa e i più importanti avvenimenti che hanno costellato un’esistenza tormentata in un dialogo delicato e drammatico.

Sarà ancora in scena dal 24 al 27 febbraio al Teatro Lo Spazio di San Giovanni per la regia di Pino Ammendola con Annalisa Favetti.

Lady D: la donna dietro la celebrità e la Corona

Annalisa Favetti porta in scena una Diana molto carnale. Il suo monologo è una trasformazione sia temporale che identitaria. I ricordi iniziano con la bambina inglese che vide i genitori separarsi e la conseguente nascita di un’ambizione smisurata per dimostrare a chi doveva amarla e proteggerla quanto valesse.
La giovinezza e l’incontro con Carlo, il sogno di diventare Regina e ,infine, lo scontro con la spietata realtà di Corte che hanno minato la fragilità psichica ed emotiva di Diana.

Una Diana senza manierismi

Nessun manierismo per Favetti che non si nasconde dietro la Diana a cui siamo stati abituali spettatori. Porta in scena una donna con tutti i suoi tormenti e le sue paure. L’attrice ha epurato il personaggio dall’immaginario pubblico e ha ricreato una Diana più fisica, vicina e umana.
Quella che vediamo è una Diana in un limbo spettrale tra la vita e la morte, uno scenario dove la donna è attraversata dai ricordi.

Lo stile camaleontico di LADY D: Favetti dalla recitazione solida e alta

La cifra stilistica è camaleontica, ingaggia una gara di scherma a colpi di emozioni con i fantasmi e le storture che hanno ostacolato la felicità della Principessa del Galles. Pone l’accento sulla disperata ricerca della donna di una dimensione quotidiana semplice e lontana dai flash e dai rigidi dettami di Buckingham Palace. Gli accesi amori extraconiugali, il grande amore per il “dottore” con il quale sognava quella vita di normalità, Dodi, l’uomo al fianco del quale perderà la vita, vengono portati in scena con un elegante erotismo ricco di sottintesi e di una passionalità vera.
Favetti è armata da un solida recitazione che tiene alta per tutta la messinscena, calando lo spettatore in una sospensione dell’incredulità fin dai primissimi minuti dello spettacolo.

Lady D: il duo Ammendola Favetti omaggia la Principessa Triste

Lady D è una pièce immersiva e ben orchestrata. Alla prima, l’attrice è arrivata su una Mercedes indossando un elegante abito argentato. Dei fotografi le sono sopra e lei salutando e riparandosi allo stesso tempo dai paparazzi fugge nei camerini.

Al Teatro Lo Spazio l'atmosfera British

Due guardie Coldstream di Sua Maestà vigilano sull’entrata in sala. L’atmosfera è curata in molte piccole rifiniture che vanno ad arricchire il grande lavoro dell’attrice sul palco.
Lo spettacolo è coadiuvato da un coro di voci femminili che ai lati della sala emergono dal buio durante il cambio scena. I volti illuminati da semplici torce portatili, assieme ai canti, sottolineano l’approssimarsi della fine di Diana, dell’entrata nel mondo delle ombre, intensificando la spettacolarità del monologo.

 

La scenografia semplice di Pino Ammendola per LADY D

Con una scenografia semplice, ma dettagliata, Pino Ammendola dirige lo spettacolo con tutta la sua maestria e professionalità maturata in decenni di carriera. Tutto ruota attorno ai realistici rottami di un’auto: il parabrezza crepato, il paraurti demolito dall’impatto. L’aria è impregnata di fumo che volteggia nella sala creando arabeschi e che, giocando con le luci, aumentano il senso drammatico e onirico della storia.
I movimenti scenici portano la firma di Ammendola, solito ad usare lo spazio per meglio vivacizzare e dinamizzare il monologo aggiungendo una coreografia non danzata che si presta ad aiutare a tenere alto l’interesse dello spettatore.

Lady D è uno spettacolo davvero interessante anche per la ricchezza di note sulla vita della principessa triste amata dal popolo e poco capita da chi l’ha conosciuta. Non si sofferma mai sul pietismo e non richiede mai compassione da parte dello spettatore. Esplora le emozioni che avrebbe potuto vivere Diana, riconducendo il personaggio a una dimensione umana e credibile. Il duo Ammendola Favetti funziona, mescolando i loro talenti e dando vita a un monologo davvero emozionante. Ancora in scena al Teatro Lo Spazio dal 24 al 27 febbraio.

 

Visto al teatro Lo Spazio

LADY D

Regia di Pino Ammendola
Interpreti: Annalisa Favetti
Scritto da: Clelia Ciaramelli
Scenografie: Giuseppe Santilli

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