Carlo Buccirosso per la prima volta calca il palco del Teatro Quirino con la sua compagnia nella commedia “La rottamazione di un italiano perbene” da lui scritta e diretta, in scena dal 23 novembre al 5 dicembre.
LA ROTTAMAZIONE DI UN ITALIANO PERBENE: la trama
Il protagonista Alberto Pisapia (Carlo Buccirosso) si sente perseguitato non solo economicamente dallo stato che continua a inviargli cartelle esattoriali, ma anche dalla suocera (Tilde De Spirito), la quale essendo funzionario dell'Agenzia delle Entrate, diventa il capro espiatorio sul quale riversare il suo odio omicida, nonché dal cognato e la moglie (Peppe Miale e Donatella De Felice), di cui teme le trame e il tradimento.
Alberto vuole combattere, non si arrende di fronte chi gli consiglia di “rottamare” i suoi debiti con il fisco. Piuttosto che darla vinta allo stato preferisce rottamare sé stesso tentando il suicidio con i barbiturici.
Dietro le sue paranoie e il suo livore si nascondono non solo la paura di perdere il denaro e l'attività di ristorazione costruita in anni di lavoro, ma anche di perdere l'amore della sua amata moglie e dei figli, che in questo suo delirio gli restano accanto e lo assecondano tentando di farlo ragionare.
Il ritmo incalza dalla camera da letto del presunto moribondo del primo atto alle cucine del ristorante “Il picchio rosso” del secondo. E' proprio il ristorante l'attività alla quale lui e la sua famiglia hanno dedicato la vita, messo in pericolo dalle cartelle esattoriali che arrivano regolarmente per tramite di un “minuto” postino (Davide Marotta), il quale non sarà risparmiato dalle ire violente del protagonista.
LA ROTTAMAZIONE DI UN ITALIANO PERBENE: le scenografie del Teatro Quirino e l'interpretazione di Buccirosso
I due ambienti sono ricostruiti da scenografie importanti che riprendono, così come i costumi, lo stile dei primi del novecento, nonostante il testo sia costellato di battute che richiamano a fatti e fenomeni di attualità, cosa che potrebbe sembrare un'incoerenza se solo non si tenesse conto del tono marcatamente farsesco di tutta la commedia.
Buccirosso padroneggia le forme della tradizione drammaturgica napoletana attualizzandola a suo modo tra paradossi, giochi di parole, gag quasi a getto continuo, che affrontano le più ampie tematiche.
LA ROTTAMAZIONE DI UN ITALIANO PER BENE: commedia onirico/farsesca
“La rottamazione di un italiano perbene” potrebbe definirsi una commedia “onirico/farsesca” che alla fine non ha presunzione di di darci alcuna ieratica morale, scagliare moniti o moralismi, ma solo donare sana e acuta leggerezza. Alle ripetute doglianze di Alberto, il quale si lamenta di essere stato privato di ogni suo bene economico, l'amorevole figlia Viola (Elvira Zingone) gli ricorda che in verità possiede ancora l'affetto della sua famiglia, e “la famiglia non può togliertela nessuno”. Sarà proprio l'amore dei cari infatti a rabbonire il suo odio, perché alla fine Alberto è pur sempre un italiano perbene.
info:
scritto e diretto da Carlo Buccirosso
con (in ordine di apparizione)
DONATELLA DE FELICE, ELVIRA ZINGONE,
GIORDANO BASSETTI, FIORELLA ZULLO, PEPPE MIALE,
GINO MONTELEONE, MATTEO TUGNOLI, DAVIDE MAROTTA, TILDE DE SPIRITO
scene Gilda Cerullo e Renato Lori
costumi Zaira de Vincentiis
musiche Paolo Petrella
disegno luci Francesco Adinolfi