Al teatro Trastevere è andato in scena fino al 21 maggio LA MORTE TI FA BELLA da M.Donovan e D.Koepp, adattamento di Alessandra Silipo e Susanna Lauletta.
Chi odia le trasposizioni teatrali di film cinematografici, soprattutto mainstream come “La morte ti fa bella”, avrà storto più di una volta il naso alla notizia di questa messa in scena dello spassossimo film di Robert Zemeckis con Meryl Streep, Goldie Hawn, Bruce Willis e Isabella Rossellini.
La pellicola ha il suo punto di forza, oltre che nella interpretazione straordinaria dei suoi interpreti, negli effetti speciali alla Tim Burton che valsero al film il premio Oscar nel 1993. Per cui, cosa si saranno inventate le registe Susanna Lauletta e Alessandra Silipo per rendere credibile a teatro un film che ha il suo punto di forza maggiore negli effetti speciali? Avranno evitato la catastrofe? O avranno fatto uno di quegli scivoloni trash a cui purtroppo siamo tristemente abituati in merito a operazioni del genere, strafando e di conseguenza creando un pasticiaccio teatrale?
La risposta non è quella che molti di voi si aspetterebbero, perchè le due registe hanno rischiato in maniera ponderata, scampando il pericolo di un vero e proprio fiasco. Il merito è di scelte originali e raffinate, mai banali e scontate. Intendiamoci, ci sono delle piccole pecche nella pièce, qualcosa qua e la nella drammaturgia andrebbe tagliata, alcuni momenti sono un po’ lenti, ma ciò non toglie che il risultato è più che buono.
In termini di messa in scena le scelte estetiche delle due registe ci sono piaciute parecchio. L'uso di manichini nudi, le luci cupe e calde da cabaret anni 30, i veli bianchi all'estremità del palcoscenico dove nell'ombra gli attori mimavano alcune scene del film, le maschere all'eyes wide shut per i riti di iniziazione all'immortalità della bellezza, ci sono sembrati azzecati e per nulla fuori luogo rispetto al film, che è tutta altra cosa. Sembrava di ritrovarsi in quei palcoscenici da night di Parigi dove la bohemien dei primi decenni del 900 era solita incontrarsi.
Le musiche a metà strada tra il cabaret e il circo, trascinavano lo spettatore in un'altra dimensione facendolo immergere in un sogno un po’ burlusque grottesco e fascinoso. Splendida l'idea di far interpretare al bravo Tiziano Mariani il ruolo di Isabella Rossellini. Conferendo alla figura di Lisle Von Rhoman, un aspetto più androgino e demoniaco. Interessante l'idea di creare la figura di una domestica che fa da tramite tra Madelaine Ashton ( il personaggio interpretato da Meryl Streep) e questa specie di setta che promette l'eterna giovinezza.
Info:
“LA MORTE TI FA BELLA” di M. Donovan e D. Koepp
dal 16 al 21 MAGGIO al Teatro Trastevere a Roma
adattamento e regia di Susanna Lauletta e Alessandra Silipo
con
Alessandra Silipo Michelangelo Nari Susanna Lauletta
Giulia Spinelli
Tiziano Mariani