LA TEMPESTA @Teatro Argot Studio: Prospero, un demiurgo all’opera

Ha debuttato il 2 novembre, e resterà in scena fino al 20 novembre, la versione di TEMPESTA di William Shakespeare per la regia Maurizio Panici con Luigi Diberti, Pier Giorgio Bellocchio, Matteo Quinzi, Claudia Gusmano, Valentina Carli, Riccardo Sinibaldi, Antonio Randazzo, che esplora il tema dell’avidità, della vendetta, della giustizia e della conoscenza .

Nel buio della sala si odono uccellini cinguettare. Dei fari illuminano poi il volto di Luigi Diberti, Prospero, e di Claudia Gusmano, Ariel, artefici, l’uno come mente, l’altro come esecutore, di incantesimi e magie che guideranno e trasformeranno il corso degli eventi, fino al raggiungimento dell’agognato lieto fine.

La scenografia è suggestiva: lo sfondo è illuminato da una luce, di diverso colore a seconda del momento, aiutando a conferire forza comunicativa all’atmosfera. L’impalcatura di legno crea due mondi distinti: al piano superiore siede Prospero che, come un demiurgo super partes, domina dall’alto i fatti umani che accadono nell’isola, conoscendoli a fondo grazie alla sua immensa sapienza e influenzandoli con le sue arti magiche; al piano di sotto si svolgono invece le vicende dei naufraghi e di Calibano, il mostro, il selvaggio, l’uomo somigliante a un pesce, attentatore alla verginità di Miranda e ora schiavo di Prospero.

Questa separazione tra i due mondi sembra anche alludere a un dislivello tra i personaggi: il nobile, anziano e colto Prospero governa su tutti gli altri abitanti dell’isola, troppo giovani (Miranda e Ferdinando), troppo ingenui (Stefano e Trinculo) o troppo selvaggi (Calibano). Anche la trasposizione in dialetto (napoletano) delle esilaranti discussioni tra i naufraghi evidenzia la loro estrazione popolare, assai lontana dalla raffinata, calma e aristocratica onniscienza di Prospero.
I dialoghi sono accompagnati dalle composizioni musicali di Giovanni Di Giandomenico che si amalgamano molto bene alla recitazione.

Interessante la doppia modalità con cui si esprime Prospero: quando interloquisce con gli altri personaggi si rivolge direttamente a loro senza l’utilizzo del microfono, mentre questo viene invece usato, con un effetto di sognante riverbero, nei momenti di riflessione tra sé e sé o quando dialoga con Ariel.
Gli attori sono molto convincenti, in particolare Luigi Diberti, Pier Giorgio Bellocchio e Matteo Quinzi.
Apprezzabile la scelta di Maurizio Panici di proporre l’ultima commedia di Shakespeare, una riflessione sempre attuale sul tema dell’avidità, della vendetta, della giustizia e della conoscenza.

TEMPESTA
di William Shakespeare
regia Maurizio Panici
con
Luigi Diberti, Pier Giorgio Bellocchio,Matteo Quinzi, Claudia Gusmano, Valentina Carli,Riccardo Sinibaldi, Antonio Randazzo

musiche Giovanni Di Giandomenico

scene Francesco Ghisu

costumi Anna Coluccia

light design Giuseppe Filipponio

aiuto regia Maria Stella Taccone

con la collaborazione di Alessandro Carbonara

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