LA CONFERENZA DEGLI UCCELLI@Sala Uno Teatro: le sette valli dell’Amore

In scena al Sala Uno Teatro dal 2 al 7 febbraio 2016 “LA CONFERENZA DEGLI UCCELLI” , trasposizione scenica del poema del XI secolo di uno dei più famosi romanzieri mistici persiani di tutti i tempi Farid Ad-Din Attar, con la regia di Reza Keradman e interpretato dallo stesso Reza Keradman e Astra Lanz, con musica dal vivo di Reza e Hamid Mohsenipour.

All’ interno dello spazio scenico incantevole che solo il Sala Uno Teatro possiede, dentro la navata centrale della cripta della Scala Santa di San Giovanni, con le pareti in mattone e le alte e ampie arcate, il pubblico entra per prendere posto in sala. Intanto, raccolti in un angolo della scena e seduti a terra su un tappeto persiano, i due attori osservano con sguardo sereno e poco invadente quanto avviene, mentre si leva una musica iraniana che riempie lo spazio e porta lentamente nell’atmosfera mistica che via via dominerà lo spettacolo in modo sempre più potente e suggestivo. Una volta che tutto è fermo, la musica sfuma e prende avvio il dialogo: le parole di un anziano saggio (Reza Keradman ) che esortano una giovane ragazza (Astra Lanz) a non consumare il proprio tempo soltanto nel tentativo di assecondare i propri vizi e appagare i sensi e i piaceri carnali, in quanti essi sono effimeri e rafforzano soltanto il velo dell’illusione che inganna la realtà, e non condurranno mai alla vera essenza della vita, ma tutt’al più alla vera morte dello spirito. La ragazza dichiara di avere paura della morte, il saggio allora le spiega che nessuno può sfuggire all’ “artiglio della morte” che accomuna tutto ciò che vive, ma la morte può essere una piacevole avventura se il tempo che ci viene dato a disposizione in vita lo impieghiamo per camminare lungo la Via. Così come vivi poi morirai, perché tutto ciò che è opposto alla fine si scopre essere unito. Ma la Via verso cosa? La Via verso il cammino spirituale dell’uomo che porta alla purificazione. Una volta scelto di affrontare questo cammino l’uomo si ritroverà a percorrere sette valli in cui verrà messo a dura prova, che sono: la valle della ricerca, la valle dell’ amore, la valle della conoscenza, la valle dell’unità, la valle dell’appagamento, la valle della meraviglia, e infine la valle dell’annullamento.

Con una serie di racconti di origine fantastica e popolare che gli attori narrano e interpretano di scena in scena, ci viene data la possibilità di capire e carpire appieno l’importanza spirituale che ogni mistica valle rappresenta: ogni valle è come una porta nell’anima che si apre e conduce sempre più vicino alla riunificazione con l’Uno, dove ognuno può finalmente lasciarsi andare e danzare con Esso.

Per nulla artificioso e composto, lo spettacolo scorre senza mai appesantire l’attenzione dello spettatore, perché il grado di intensità necessario per rappresentare temi così sacri, è ben dosato con momenti più sobri e delicati, e addolcito dalle melodie di esotici strumenti come il tàr, lo strumento a sei corde della tradizione musicale persiana, che i poliedrici musicisti in scena (Reza e Hamid Mohsenipour ) adoperano magistralmente.
Il testo è ricco di poesia nel suo stato più puro e semplice, che con un linguaggio alla portata di tutti ti trasporta in un percorso di immagini e figure retoriche sublimi, con un altissimo livello di suggestione, esaltato ancora di più da una regia essenziale che dà risalto in primis ai corpi, in stasi e in movimento, e alle parole, il tutto compattato e rafforzato con un raffinato, simbolico gioco di luci calde e solenni.

Per chi ha orecchie e cuore aperti e predisposti alla ricerca di risposte sacre e mistiche, questo spettacolo è ciò di cui ha bisogno, perché il lavoro che ha fatto Reza Keradman adoperando il testo di Attar, va a toccare le spire più profonde dell’anima di chi ascolta e deposita qualcosa di prezioso, come una goccia che crea riverberi in uno specchio d’acqua, e assume la consistenza di una sorta di preghiera, che però prende le distanze e trascende, senza giudizio, da ogni forma di religione. Possiamo definirla una “preghiera teatrale” che prende vita sulle tavole di legno, e unisce con forza chi parla e chi ascolta.
11038700 10206172636944582 762567065247712719 nDavvero un bel lavoro capace di far vibrare l’anima del Teatro.

PROSSIMAMENTE al Sala UNO Teatro

METISTEATRO – ALTRI SCENARI

 11-12-13- Febbraio ore 21 – 14 Febbraio ore 18 – 16 FEBBRAIO ore 21 

METISTEATRO | ALTRISCENARI – Laboratori Teatrali in Rassegna V Edizione

Programma

11/ 2 O gnommero; 12/2 La scomparsa; 13/2 Don Giovanni; 14/ 2 Pietà;

16/2 Gullen

BIGLIETTO RIDOTTO a 10 euro+2 tessera PER CHI PRENOTA COME LETTORE DI GUFETTO
tel: 06 86606211 dalle 17.00 alle 20.00


Note stampa

Va in scena dal 2 al 7 febbraio al Teatro Sala Uno, il pittoresco teatro con pareti in mattoni a vista ed ampi archi ubicato nella navata centrale della cripta della Scala Santa di San Giovanni, una originale trasposizione scenica de LA CONFERENZA DEGLI UCCELLI – Le sette valli dell’amore, antico testo del poeta e romanziere mistico iraniano Farid Ad-Din Attar. E di origini iraniane è anche il regista e interprete dello spettacolo Reza Keradman, che ha scelto per questa versione condividere il palco con Astra Lanz, attrice di teatro, cinema e televisione formatasi alla scuola newyorchese di Lee Strasberg e divenuta popolare in Italia, tra i vari ruoli, con la serie “Don Matteo”. Con loro anche i musicisti iraniani Reza e Hamid Mohsenipour, che accompagneranno dal vivo le azioni interpretative suonando rispettivamente tàr (strumento a sei corde tipicamente persiano), flauto traverso e percussioni.

BIGLIETTO RIDOTTO a 10 euro+2 tessera PER CHI PRENOTA COME LETTORE DI GUFETTO
tel: 06 86606211 dalle 17.00 alle 20.00

L'opera

LA CONFERENZA DEGLI UCCELLI , opera scritta nel XII secolo e portata al successo mondiale dal regista Peter Brook, rappresenta un cammino spirituale, mistico, individuale basato sulla ricerca della verità, lontano dalle retoriche religiose e da racconti fantastici o più semplicemente popolari. Protagonisti sono un gruppo di uccelli tristi e disorientati, poiché senza un proprio re, che si riuniscono in assemblea sotto la guida di un "upupa" per andare alla sua ricerca. Durante il faticoso e pericoloso percorso, nel quale devono affrontare una serie di estenuanti prove psico-fisiche sottoposte da madre Natura, tanti di essi moriranno lungo la via e solo una trentina riusciranno a raggiungere la meta in cima alla montagna di “Gaf”. Lì, come in uno specchio, vedranno il riflesso di un gigantesco uccello, il "SIMURG" (che in persiano significa proprio 30 uccelli), simbolo della perfezione spirituale ed immagine divina.

“E’ difficile e rischioso parlare alla gente della spiritualità e del misticismo: si rischia di essere noiosi in un momento storico così legato ai piaceri materiali di tutti i giorni” – afferma Keradman – ma credo che a qualcuno questi concetti, nonostante tutto, interessino ugualmente".
Prima produzione della Sala Uno nel 2016, lo spettacolo sarà in scena fino al 7 febbraio, per aprire successivamente ad altre rielaborazioni drammaturgiche di tutto rispetto, da Majakovskij a Ibsen, passando per la poesia di Fabrizio De André alla commedia contemporanea di Mitridate Minovi. Un itinerario che continua il concetto di ricerca teatrale perseguito dal teatro fin dalla sua apertura, nel 1997.

Dal 2 al 7 Febbraio 2016
SALA UNO TEATRO
presenta
LA CONFERENZA DEGLI UCCELLI
Le sette valli dell’amore

Trasposizione scenica dall’antico poema persiano di Farid Ad-Din Attar
con Reza Keradman e Astra Lanz
disegno luci Hossein Taheri
musiche dal vivo di Reza e Hamid Mohsenipour
regia Reza Keradman

Sala Uno
Piazza di Porta San Giovanni 10 – Roma
+39 06 86606211 – promozione@salaunoteatro.com
www.salaunoteatro.com
Prezzo degli spettacoli:
Intero: €15 – Ridotto: €10

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