ITE MISSA EST @ Teatrodante Carlo Monni: quando il teatro diventa una lezione di storia

Nei giorni 11 e 12 gennaio al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio ITE, MISSA EST, produzione di Atto Due e associazione Sine Qua Non, per la regia di Jean Philippe Pearson. Due monologhi che diventano un dialogo per svelare i retroscena della recente storia vaticana e dei rapporti della Chiesa con i totalitarismi d’Oltreoceano.

a cura di Michele D’Ambrosio

Ci troviamo quasi sul palco, composto da pochi oggetti di scena. Un’omelia ci dà il benvenuto. Dario, interpretato da Mauro Monni, è un giovane sacerdote venuto dalla campagna, cresciuto in una famiglia con poche possibilità economiche ma con saldi principi etici e morali. Come tanti giovani di metà secolo scorso, per assicurarsi un pasto caldo e un posto sicuro, entra in seminario dove può studiare e dove la mancanza di libertà viene compensata dalla cultura. Da quegli studi giovanili nasce la sua passione per i conti e l’economia: nel 1978 accetta quindi volentieri di andare a lavorare per lo IOR, la banca del Vaticano. Con l’ausilio di mezzi multimediali, tra i quali uno schermo, su cui vengono trasmessi alcuni filmati dell’epoca per aiutare lo spettatore a capire e collegare gli avvenimenti tra di loro, Dario lascia spazio a Jorge Carrascosa, calciatore realmente esistito che racconta della dittatura in Argentina, il suo Paese, e della rinuncia ad essere il capitano della Nazionale nel 1978, anno dei Mondiali. Andrea Mitri dall’inizio alla fine riesce a mantenere un accento sudamericano e ci racconta, anche con l’ausilio di supporti visivi, della sua rinuncia ad essere capitano della Nazionale Argentina nei mondiali del ’78.

I due personaggi e i due monologhi di ITE MISSA EST sembrano molto distanti tra di loro e solo il passaggio di una valigia tra Dario e Jorge ci fa comprendere l’esistenza di un legame tra i due. Non si tratta pertanto di monologhi ma di un unico dialogo a due voci.

Jorge racconta delle sue vittorie nelle varie squadre e ci svela la sua protesta contro la dittatura militare nel suo Paese, ragione per cui ha deciso di non partecipare ai mondiali. Uno sportivo e un prete, due uomini molto diversi tra loro, con storie e trascorsi diversi che si incontrano quando don Dario va a lavorare per un breve periodo presso il Nuntio Apostolico in Argentina. Due uomini ed i loro no a sistemi amorali, coercitivi e repressivi. I due monologhi spiegano molto bene e senza giri di parole di come la Chiesa abbia per anni sostenuto i Totalitarismi e i Governi Militari nel sud America. Andrea Mitri e Mauro Monni impartiscono lezioni di storia, di quelle che nessuno mai ritroverà sui libri e che mai verrà raccontata sui più istituzionali canali televisivi.

Non vengono fatti sconti a nessuno: da Papa Pacelli a Paolo VI che considerava lo IOR una cosa di famiglia e che chiede aiuto a Michele Sindona per trasferire i fondi all’estero. Giovanni Paolo II, eletto al soglio di Pietro perché Licio Gelli, ambasciatore argentino presso la Santa Sede, paga i cardinali in conclave per la sua elezione. Per quasi tutto il trentennio del suo pontificato ha regolarmente sostenuto i totalitarismi dell’America Latina: era infatti grande amico di Pinochet e Videla.

Con minuzia di particolari e con un regia quasi cinematografica di Pearson vengono riportate le biografie e le ‘avventure’ del trio Marcincus, Michele Sindona e Roberto Calvi e dell’omicidio dell’avvocato Ambrosoli. Talvolta la stessa regia è comunque apparsa troppo didascalica tanto da rendere un po’ farraginoso lo scorrere degli eventi per lo spettatore. ‘E’ peccato far finta di non vedere, Padre? Il disegno di Dio è imperscrutabile’. Dario e Jorge sono solo due esponenti di due mondi diversi che hanno saputo vedere e non fanno finta di nulla, che hanno capito quanto male la Chiesa abbia fatto col sostegno ai governi militari solo in nome di un Dio denaro. E’ questo uno spettacolo di rabbia, da cui si esce davvero sconvolti per la controversa visione fornita su avvenimenti della storia mondiale così recente. E’ una bella esperienza di teatro in cui il palcoscenico impartisce lezioni. Anche se la messa è finita, nessuno può andare in pace.

Info:
ITE MISSA EST
Produzione: Atto Due / Sine Qua Non
Attori ed autori: Mauro Monni – Andrea Mitri
Regia: Jean Philippe Pearson
Scenografia: Francesca Leoni
Disegno luci: Claudio Fornai
Video: Jean Philippe Pearson
Contributi video con la partecipazione di Anna Serena e Emma Pearson

Teatrodante Carlo Monni
12 gennaio 2019

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