INTERVISTA AI PARENTI DELLE VITTIME è un monologo scritto e diretto da Giuseppe Manfridi e interpretato da Melania Fiore andato in scena dal 21 al 26 marzo 2017 al Teatro dei Conciatori. Profondo e poetico, il testo scandaglia l'animo umano e i rapporti familiari, come quello tra sorelle.
Ci accoglie un allestimento scenografico ben curato, delicato. Una cornice chiara che delimita e definisce la stanza della protagonista, "l'altra", quella ancora viva.
E di cornici sembra fatta la scena: una finestra sulla destra, due porte sulla sinistra, una sullo sfondo, quella da cui uscirà a fine scena e che la farà incontrare con un uomo, il suo primo appuntamento con la vita dopo tanto tempo, quello speso a mettere insieme i pezzi di una vita spogliata a lottare per difendere ciò che non voleva essere difeso, come l'albero a centro scena. Due sedie, un orsacchiotto di peluche poggiato a terra, e sparsi tutt'intorno giacciono scarpe e vestiti, rossi. Anche il trucco che mette sulle labbra mentre si prepara è rosso, rosso come il sangue, la passione, la rabbia, un rosso "esagerato", come il flusso dei suoi pensieri. E la nostra "intervistata" di rabbia ne ha davvero tanta, e sordamente grida la sua impotenza dinnanzi al suicidio della sorella e alla freddezza e cecità di chi le è stata sempre accanto.
INTERVISTA AI PARENTI DELLE VITTIME è il racconto del dolore di una donna per la morte di overdose della sorella, trovata morta sulla panca di una chiesa, "lei che in Dio non credeva affatto". Una confessione, non quella rilasciata ai media, ai giornalisti che le sono entrati in casa per intervistare lei e sua madre, ma quella in cui si lascia andare in un flusso di pensieri quando rimane sola, quando si riascolta alla tv e non si riconosce in quelle banali e meccaniche parole di circostanza, quelle che vorrebbero sentire tutti, forse le più facile da ascoltare e da dire, da digerire.
Nel suo monologo la protagonista, ci racconta di lei, del suo rapporto con se stessa, con la sorella più piccola, fragile e dalla difficile ma affascinante personalità, le relazioni all'interno della sua famiglia e di come ha vissuto tutto questo, di come ha lottato per amore e con odio per quel pezzo di vita speso per gli altri e poco per sé. E' un monologo intenso, vero, quello di Manfridi, che mette a nudo le relazioni più intime, evidenziandone le difficoltà, le apparenze, l'incontenibile e "inintervistabile" forza di un sentimento.
Molto incisiva e naturale Melania Fiore, anche se in alcuni punti la sua interpretazione risulta forzata nei gesti e nelle espressioni, forse dovuta al testo troppo ragionato e costruito, ben costruito, profondo e poetico ma coi sentimenti in piena dell'attrice fa un po' a cazzotti. Troppo ordinato per quel flusso di emozioni venute fuori come dal vaso di Pandora.
Info:
INTERVISTA AI PARENTI DELLE VITTIME
Teatro dei Conciatori – dal 21 al 26 marzo 2017
regia Giuseppe Manfridi
con Melania Fiore
musiche Antonio Di Pof
scene Antonella Rebecchini
luci Erika Barresi