INSEGNERO' L'ARTE DI MERAVIGLIARSI @ Centro Culturale Artemia: L'art c'est l'amour!

Dal 21 al 23 ottobre, presso il Centro Culturale Artemia è andata in scena “Insegnerò l’arte di meravigliarsi” la conferenza/spettacolo di e con Emmanuel Gallot Lavalée.

Il piccolo palco del teatro, come anche la sala d’ingresso, sono completamente ricoperti di coloratissimi, allegri e surreali disegni opera del nostro protagonista, che entra in scena proprio abbozzando un disegno a matita che recita così: l’art c’est l’amor!.

Emmanuel ci racconta molto della sua vita passata non prendendosi mai sul serio e trasportandoci in un mondo visionario, incantato, usando un tono a tratti comico, a tratti filosofico e comunque sempre improntato alla leggerezza e alla grande ironia.  Accompagnato alla tastiera dal figlio Emile, l’artista spazia dai racconti di viaggio autobiografici infarciti con antiche favole cinesi, agli aneddoti tibetani sempre narrati attraverso la tecnica dell’improvvisazione, del mimo e l’arte della clownerie.

Sul palco, oltre ai suoi coloratissimi disegni, pochi oggetti di scena tra i quali una sedia di legno, una chitarra, un leggio e un cappello di paglia di cui Emmanuel si serve per creare magiche storie e per trasportarci attraverso un sogno che è in realtà la vita stessa se con occhi diversi riusciamo a coglierne le sfumature. Emmanuel si muove nello spazio del piccolo teatro regalandoci una serata di meraviglia e magia, usciamo però da teatro con la sensazione di non aver capito fino in fondo e forse di non esserci lasciati andare ma con la curiosità e la voglia di riprovarci ancora.

Emmanuel Gallot Lavallée è un grandissimo personaggio che sfugge ad uno tipo di definizione. Francese di nascita, è attore, viaggiatore, insegnante di Teatro (fonda la scuola internazionale Teatro a Roma nel 1984) , scrittore, pittore, clown. Concepisce il clown come un simbolo della propria esistenza. “Fare il clown? No. Essere. Essere è già tanto.”

“Francese, nato all’epoca dei brontosauri milioni di anni fa, poeta sconosciuto, casalingo di professione, pittore, insegnante di teatro. Da giovane si specializza nell’arte di fare le crepes prima di studiare a Parigi sotto la direzione di Jacques Lecoq. Insegna dal clown Dimitri in Svizzera prima di girare l’Europa, infine scende a Roma per creare il Circo a Vapore. Si accorge che le crepes restano incollate al soffitto come la gente al proprio pensiero e decide allora di viaggiare alla ricerca di uomini saggi per sette anni. Torna a Roma insegna all’Accademia Internazionale di Teatro e scrive spettacoli meravigliosi di cui nessuno si ricorda nulla e neanche lui. Ha scritto molti libri senza averli mai letti tra cui “Diario di un clown” e “Piccoli racconti spirituali” – Meef edizione – ora dirige il Circo d’Abruzzo e ha smesso di fare le crepes, vive così, accompagna suo figlio a scuola e parla con gli alberi. Quando non dipinge.” (Emmanuel Gallot-Lavallée)

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