La compagnia Biancofango porta in scena al Teatro Dell’Orologio fino al 20 marzo IN PUNTA DI PIEDI, monologo che racconta nella bellissima Firenze i comportamenti di un adolescente che ambisce a diventare calciatore nei campi di terra frequentati solo da pochi intimi, dove se piove “il fango diventa mare e ci si può nuotare”.
Mastino è il soprannome di un ragazzo timido che prova a compensare il proprio bassissimo livello tecnico con la grinta e la tenacia; tuttavia, la sua fragilità gli impedisce di ritagliarsi un ruolo importante all’interno della squadra, diventando l’anello debole da scarnire e umiliare.
Nel monologo Andrea Trapani riesce alla perfezione a rappresentare l’allenatore severo, figlio di un calcio antico fatto solo di marcature a uomo, forza fisica, grinta e cattiveria, poco incline ad accettare il cambiamento in atto con l’avvento della zona, e del giovane Mastino messo ai margini della squadra che, nella sua mente, gioca la sua partita che lo vede protagonista di una sfida contro l’attaccante avversario Goal Goal, in una marcatura a uomo rude, a tutto campo, asfissiante senza esclusione di colpi. Si estrania, così, da tutto quello che lo circonda, per poi di tanto in tanto ritornare sulla partita reale, fino a pretendere di entrare sul terreno di gioco per prendersi finalmente il momento di gloria tanto atteso, che però, alla fine non riuscirà ad ottenere.
Una recitazione che si fa apprezzare, non facile, che fa emergere tutta la bravura dell’attore nel rappresentare il calcio giovanile, i suoi protagonisti e il carattere fragile di un adolescente che sulle ali della fantasia vola come un angelo accanto ai suoi compagni, entrando nella loro intimità, provando a vivere quei momenti che la sua timidezza gli impedisce ancora di sperimentare, simulando azioni di gioco, proteste, accorgimenti tattici, gesti tecnici e calci a un pallone.
La scenografia è essenziale, al centro del palco è presente la panchina dove sono seduti Mastino e il suo allenatore e, a pochi passi, viene creata dall’attore con il gesso bianco in polvere, una riga che delimita il terreno di gioco dove si gioca la partita nella partita in cui non c’è spazio per i timori, la paura e un carattere debole, risultato ultimo di un rapporto conflittuale in cui un padre non riesce ad apprezzare i comportamenti del proprio figlio.
Foto di Manuela Giusto
Info:
Compagnia BIANCOFANGO
dal 15 al 20 marzo 2016
drammaturgia e regia Francesca Macrì e Andrea Trapani
con Andrea Trapani
disegno luci Mirco Maria Coletti
produzione Biancofango
SALA GASSMAN
da martedì a sabato ore 20:00 | domenica ore 17:00