E' in scena al Teatro Trastevere fino al 2 Dicembre "Il Vangelo di Tijuana" ideato e scritto da Gianluca Giaquinto per la regia di Riccardo Maggi una commedia innovativa che sfida il target tradizionale con lo scopo di trasportare il pubblico nelle foreste messicane per assistere al conflitto antitetico fra il pensiero credente e quello laico e alle contraddizioni insite in entrambi.
Tutto si svolge all'interno di una baracca di un villaggio messicano dove Jesus, narcotrafficante di origini medio orientali e personaggio sopra le righe che, oltre a vendere eroina, si ritiene la terza incarnazione di Cristo, vive insieme alla compagna Nancy una ventenne francese a lui ormai sottomessa. Jesus dedica gran parte del suo tempo alla lettura della Bibbia e a predicare il cristianesimo come salvezza per l'umanità, sentendo che il suo compito è quello di portare tra la gente la parola di Dio.
La scenografia descive dettagliatamente la baracca dove si svolgono gli eventi, uno spazio disordinato, sporco, pieno di oggetti spartani e essenziali: un vecchio tavolo, una poltrona rattoppata, una vecchia radio, stracci e cartacce sparsi ovunque.
Tra una lettura del testo sacro, una tirata di eroina, una discussione accesa sul significato dei versi presenti sulla Bibbia, con un pò di ritardo arrivano nella baracca un distinto signore inglese Mr Bubu accompagnato da sua sorella Lisavet interessati all'acquisto di svariati chilogrammi di eroina; quando l'affare sembra ormai andato in porto Jesus vuole brindare ringraziando Cristo, unico artefice della riuscita dell'affare. L'affermazione manda su tutte le furie Mr Bubu, fisico e ateo convinto, che non accetta di stringere affari commerciali con i credenti. Ne nasce uno scontro molto acceso, aspro, violento dove si minaccia reciprocamente la morte che, quando sembra ormai inevitabile, viene momentaneamente rimandata da Nancy la quale propone di risolvere la questione con il gioco della roulette russa: due pistole, due tamburi da otto, un colpo per rivoltella, quattro i protagonisti, due destinati alla morte.
Fra un turno e l'altro si raggiungono momenti di eccitazione, di adrenalina, di follia pura e ogni protagonista mette a nudo tutta la propria vita scavando a fondo nella sfera più intima, facendo venire a galla rapporti incestuosi, amori omosessuali finiti in tragedia, infanzie costellate da lutti importanti che ne hanno segnato l'esistenza, amori nascosti fino a quel momento, i corpi che si denudano mostrando la propria intimità, il proprio linguaggio, con dialoghi accesi, violenti, pieni di aneddoti, spunti letterali, scientifici e poetici dove i due pensieri (ateo e credente) in conflitto cercano l'uno di prevalere sull'altro, senza risparmiarsi colpi e accuse reciproche.
Gli attori in scena fanno emergere pienamente questo conflitto con una recitazione intensa, volutamente sopra le righe per rimarcare le differenze, sfruttando realisticamente la mimica e la voce, urlando, a volte a squarciagola, il proprio pensiero come fosse l'unico depositario della Verità.
"Il Vangelo di Tijuana" è commedia che tratta lo scontro perenne fra scienza e religione dove per l'una tutto è merito di Dio, per l'altra invece ogni evento e mutazione deriva dallo studio, dalla ricerca e dalla scienza.
Un testo impegnativo che ha voluto rimarcare per l'ennesima volta le contraddizioni di chi crede in un Dio e nella sua dottrina, per poi compiere reati, omicidi e distruzione, atteggiamento tipico delle organizzazioni mafiose e criminali, dove si spara e si uccide baciando il crocifisso. Una commedia che merita di essere vista per la complessità del testo e per la bravura degli attori nel metterlo in scena in ogni contraddizione, sfumatura, sottomissione dello spirito e del corpo.
Info:
IL VANGELO DI TIJUANA
ideato e scritto da Gianluca Giaquinto
Regia di Riccardo Maggi
dal 27 Novembre al 2 dicembre 2018
Da Martedì a Sabato h 21.00, Domenica h 17.30
Teatro Trastevere, Via Jacopa de’ Settesoli 3, 00153 Roma
Con
Giacomo De Rose -Jesus
Dimitri D'Urbano -Babu
Elisabetta Angelin -Nancy
Michela Tebi -Lisavet
Musiche: Alessandro Rebesani
Aiuto regia: Michela Tebi