IL MERCANTE DI VENEZIA @ Teatro San Paolo: uno Shakespeare con elementi steampunk

Al Teatro San Paolo va in scena, fino al 28 maggio, IL MERCANTE DI VENEZIA, adattato e diretto da Ilaria Testoni, interpretato dalla Compagnia Mauri Sturno, per il progetto “Giovani – un futuro nel Teatro”.

Tra forti e cupi rumori che somigliano a dei rantoli o al temibile sbuffo di un transatlantico ha inizio lo spettacolo. Le tenui luci cangianti rosse e blu ci lasciano intuire una scenografia che ha dei tratti vagamente steampunk: sullo sfondo di  un telo dal rosso intenso (d’altronde il mondo, anche al di qua del sipario, è «un palcoscenico dove ognuno recita la sua parte») vediamo una grossa ruota– all’occorrenza un timone – sul lato sinistro, una scrivania e una sedia al centro, una scala a libretto su cui siedono due attrici, corde e tubi sulle pareti laterali. Gli attori sono già tutti presenti sulla scena, benché in disparte.
L’ambiente ha un carattere un po’ caotico, ma è allo stesso tempo armonioso e gradevole da guardare. Con abiti di foggia primo-novecentesca, Bassanio, Antonio e Shylock (dai tondi occhiali neri) fanno la loro comparsa sul palcoscenico e intessono la nota vicenda che dà corpo all’opera di Shakespeare: l’usuraio ebreo Shylock stringe un patto con Antonio. Se il secondo non ripagherà, con gli interessi, il prestito che il primo gli concede entro la data prestabilita, questi potrà esigere come risarcimento una libbra di carne del debitore.

Lo spettacolo ha un ritmo piuttosto serrato, i dialoghi, modernizzati e, qua e là, resi comici, si susseguono e si concatenano in modo rapido e con tecniche che in qualche modo ricordano i cambi di scena dei film (come quando effetti sonori e un improvviso getto di luce su Shylock, lo palesano in tutto il suo furore, in un angolo del palco, non appena appresa la fuga della figlia con un cristiano).

I momenti di recitazione più coinvolgenti sono quelli in cui sono presenti Mauro Mandolini-Shylock e Barbara Begala-Porzia (che sfoggia una folta capigliatura blu). In particolare la scena del processo all’ebreo è interpretata in modo emozionante e divertente. Anche Valerio Camelin, nei panni di Lorenzo, si fa notare per la sua verve brillante. Peccato che in alcuni momenti i rumori della colonna sonora siano troppo forti e coprano un po’ le voci degli attori, effetto non aiutato da un modo di recitare talvolta, soprattutto all’inizio, un po’ troppo “concitato”, che non rende sempre chiarissima la dizione.

Lo spettacolo è nel complesso piuttosto gradevole e la scelta del Mercante di Venezia molto apprezzabile, sia perché non spesso rappresentato, sia per la volontà di omaggiare i 50 anni dall’interpretazione di Shylock di Glauco Mauri.

Info:
IL MERCANTE DI VENEZIA dal 18 al 28 maggio
da William Shakespeare
con MAURO MANDOLINI, BARBARA BEGALA, ILARIA AMALDI, CAMILLO  MARCELLO CIORCIARO, VALERIO CAMELIN, ROBERTO DI MARCO, MICHELA GIAMBONI, MARINA PARRULLI 
adattamento e regia Ilaria Testoni

Teatro San Paolo
via Ostiense 190

image_pdfSCARICA QUESTO ARTICOLO IN FORMATO PDF