Vi è mai capitato di voler rimanere a casa tutto il giorno, da soli, finendo poi per navigare dal computer fra inutili link e blog/forum di cui nemmeno sapevate l’esistenza? Se vi è successo sapete di cosa parlo, di quella sensazione di noia mescolata all’angoscia o paura di uscire, dell’esitazione nell’affrontare le innumerevoli “sfide” che la realtà ci para davanti. Ci penserà Anita ad illustrare questo mondo, ovvero il suo, a chi invece è così fortunato da non aver mai dovuto affrontare questo spettro.
IL CONTOURING PERFETTO andato in scena il 4 maggio scorso all’Arena del sole, ci racconta la storia di una ragazza che, per passione, gestisce un blog, dove le persone le chiedono consigli sul come affrontare determinate situazioni a scuola, a casa, al lavoro, e via dicendo. Il titolo dello spettacolo non è casuale, in quanto non solo il blog di Anita si occupa in larga parte di trucco, quindi di make-up, ma anche di contouring.
Con il termine contouring, detto anche sculpting o shading, si indica una particolare tecnica di make up che gioca con i chiaro-scuri per dare tridimensionalità all’ovale. Consiste nell’applicare prodotti specifici che, grazie a un uso strategico di colori, evidenziano determinate zone e ne mettono in ombra altre, correggendo, smussando e armonizzando i lineamenti del viso.Attraverso i colori Anita esplora ed armonizza i lineamenti del viso e, rispettivamente nella realtà, si crea dei contorni e degli spazi in cui vivere, considerando la porta di casa quasi come l’entrata dell’inferno.
La protagonista vive in un mondo che lei stessa si è creata, una prigione sociale, in compagnia di un’amica immaginaria che la aiuta nei momenti di debolezza (Sam, interpretata splendidamente da Elena Boillat); Anita si allontana sempre più dalla realtà, abissandosi nel suo blog, fino a quando nella sua vita irrompe la figura della Signora, che le mostra l’esistenza dei Rettiliani, rettili umanoidi che segretamente osservano e controllano la razza umana (Questa sezione è molto chiara se si ha presente l’origine del “mito dei rettiliani”, che non a caso proviene dal web, ma per quanto riguarda questo spettacolo io ho cercato di dare un senso alla presenza dei Rettiliani, non solo come riferimento al mondo di internet, ma identificandoli come gli “estranei” per Anita).
Questo spettacolo porta in scena alcuni elementi che spesso fungono da divario fra le vecchie e le nuove generazioni: il computer, internet, scienza e web mescolati, e altri ancora. Ci invita a riflettere sul limite che dobbiamo porre alle relazioni umane virtuali, in modo che non sopprimano quelle reali, insomma ci mostra le conseguenze sociali e psicologiche legate all’abuso delle nuove tecnologie. Anita è un ottimo esempio, poiché appare esternamente indaffarata, felice (questo è la prima impressione che noi abbiamo di lei, che ci viene data dalla scena del blog), quando in realtà dentro di sé nasconde un forte disagio, causato dalla mancanza di dialogo con la famiglia e dai continui rifiuti da parte del mondo esterno di “accettarla”: in questo senso Il Contouring Perfetto funge da metafora per una crisi che affligge tutta la nuova generazione “del web”. La quotidianità, sia reale che virtuale, del mondo di Anita è costruita intorno a piccole manie, apparentemente innocue, che però nel complesso permettono allo spettatore di cogliere il disagio e l’angoscia generale.
“No. Oggi non esco. Rimarrò in casa, stesa sul letto, a contare tutte le macchie di muffa che ci sono sul soffitto! Mi aiutate?”
Info:
Giovedì 4 maggio 2017, ore 20.30
Arena del Sole, via Indipendenza 44, Bologna
Sala Thierry Salmon
IL CONTOURING PERFETTO
I contorni ideali in cui vivere
con Zoe Pernici, Elena Boillat, Barbara Mattavelli
drammaturgia Riccardo Baudino e Francesca Merli
regia Francesca Merli
voci follower Valeria Bono, Giovanni Calò, Federico Rubino
voce madre Matilde Vigna
movimenti scenici Elena Boillat
sound design Federica Furlani
light design Silvia Laureti e Isadora Giuntini
costumi Nadia Gini
una produzione di DOMESTICALCHIMIA
con il sostegno di Ilinxarium residenza artistica, Cantiere Moline (ERT),
Teatro I Macelli No-Theater