IL SOGNO DI GRETEL@Teatro Studio Uno: vivere un incubo da svegli

Un tema difficile, quello della violenza domestica ed una splendida attrice, Flavia Germana De Lipsis della Compagnia DoveComeQuando hanno stupito e commosso il Teatro Studio Uno con IL SOGNO DI GRETEL, uno spettacolo profondo, dal tocco delicato e maturo che ha vinto il Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio V ed e viene qui riproposto nelle sue luci ed ombre, nei suoi dialoghi vibranti e disperati.

Il Teatro Studio Uno si conferma un luogo ameno per spettacoli intelligenti che suscitano non poche riflessioni su temi spesso di scottante attualità come quello, delicatissimo, messo in scena dalla Compagnia, già vista in passato alla prese con argomenti spinosi (come dimenticare quel DORIS EVERY DAY focalizzato sulla Bellezza ad ogni costo).
La favola dei fratelli Grimm racconta dell’abbandono per povertà di due bambini da parte del padre taglialegna, incoraggiato dalla nuova moglie: i due piccoli arrivano nella casa di marzapane di una strega che li rinchiuderà fino ad essere sopraffatta da Gretel.
La vicenda è stata l’emblema del tema dell’infanticidio per povertà, diffuso nel medioevo ma lo spettacolo sceglie un’altra chiave di lettura: parte dai due fratelli chiusi nello scantinato della strega, confonde la figura della stessa e della matrigna in una sola, e lascia intendere che i due bambini siano non solo imprigionati ma anche in pericolo a causa di una misteriosa figura che agita i sogni di Gretel, o forse anche le sue notti nella realtà.
Sulla scena i due bambini vengono interpretati da una strepitosa e commossa Flavia Germana De Lipsis e da un Marcello Paesano, giovane, introverso e molto “fisico” Hansel.
Un testo splendido e profondo, che non eccede nel patetismo, non sfrutta metafore horror (a cui si presterebbe nelle sue più recenti riproposizioni) ma suggerisce gradualmente l’argomento sviscerando il problema di fondo dei maltraattamenti edella violenza domestica, enucleandolo come un incubo di cui si comprende pian piano la realtà e la gravità e le figure che ne sono artefici.

I due bambini sono rappresentati come inermi, legati l’uno all’altra da catene più forti di quelle che cingono il corpo di Hansel al Muro: la regia sottolinea di continuo la profondità del rapporto fraterno, i segni di intesa, il comune registro scherzoso e la strenua difesa reciproca dalle avversità. I due attori hanno una buona sintonia ma scelgono volutamente due recitazioni differenti: la De Lipsis mantiene un tono cantilenante da bambina, fin quasi allo sfinimento. Paesano ha invece una tonalità da adulto che lascia trapelare solo in alcuni momenti il bambino in scena. Una scelta questa giusta, perchè diversa da quella scelta per la protagonista femminile e per la figura della “Strega/Matrigna “ Letizia Barone Ricciardelli, convincente e non scontata: né troppo cattiva (sarebbe stato un cliché facile) quanto piuttosto infelice complice dell’abuso perpetuato sui bambini. Sarebbe stato bello approfondire un po’ di più anche i tormenti di questo personaggio, un carnefice a metà, oscuro e non unico colpevole.
Giusta la scelta delle luci e del buio di scena a intervallare le ore, spoglia la scenografia perché al centro di tutto c’è solo il tormento di Gretel e la sua impossibilità di distinguere il giorno dalla notte, la verità dl sogno, la realtà dall’incubo. Quasi assenti le musiche di scena (salvo che per la canzone che essi canticchiano per farsi coraggio -dettaglio trascurabile), a corollario della claustrofobica situazione di prigionia che lascia anche lo spettatore in grado di percepire soltanto i rumori fuori scena dell'avanzare della Strega o dell'Aguzzino dalle quinte, in un crescendo di paura che lega indissolubilmente pubblico ed attori.

Vedere quest’opera lascia qualcosa di tragico e irrisolto: al male perpetuato sui bambini non c’è giustificazione e nemmeno un’apparente spiegazione se non la libidine fine a se stessa, ma gli effetti sono talmente devastanti, così come lo è la violazione di un corpo, da desiderare di crederlo solo un incubo da cui svegliarsi il prima possibile per non pensare che tanto Male può venire anche a chi dovrebbe farci solo del Bene, fra le pareti di una casa che purtroppo e sempre più spesso non è di marzapane e da cui non si può sfuggire neanche avendo le chiavi per andarsene.


Dopo il debutto al Festival Inventaria 2015 la Compagnia DoveComeQuando riporta in scena dal 5 all’8 novembre al Teatro Studio Uno lo spettacolo “IL SOGNO DI GRETEL" di Gerardo Caputo, testo vincitore della V edizione del Premio di drammaturgia DCQ – Giuliano Gennaio – 2013.
Protagonisti in scena Flavia Germana De Lipsis (già apprezzata in DORIS EVERY DAY- vedi la nostra recensione), Marcello Paesano e Letizia Barone Ricciardelli diretti da Pietro Dattola che attraverso una regia asciutta ed essenziale affronta con sensibilità e intelligenza il tema delicato ed estremamente attuale degli abusi sessuali in famiglia.

La Trama
Segregati dalla Strega in un seminterrato, Hansel e Gretel sopravvivono solo grazie al rapporto che può legare un fratello protettivo a una sorella, maggiore nell'età fisica ma non in quella mentale. Hansel ha un piano per fuggire, ma Gretel insiste: la strega non è sola. "C'è qualcuno con lei." Qualcuno che, di notte, viene a trovarla, mentre il fratello non si accorge di nulla.
Gretel quelle carezze sempre più insistenti le sente davvero, ogni notte, e ne ha paura, ma per Hansel si tratta soltanto di un sogno e quindi non può proteggerla -almeno finché non troverà il coraggio di affrontare una tenebra più oscura del buio, un'ombra tanto minacciosa e ambigua quanto concreta e vicina ai due fratelli rapiti.

Riconoscimenti
IL SOGNO DI GRETEL ha vinto il “Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio” V ed. "per aver tratteggiato, con dialoghi agili e capaci di andare al di là del detto, una favola nera dall’atmosfera inquietante, in grado di suscitare genuina tensione e rendere con delicatezza il rapporto tra i due fratelli; un testo interessante alla lettura e stimolante alla messa in scena, in grado, con le sue (re)invenzioni, di toccare in modo per nulla scontato l’argomento dell'abuso sessuale lasciando una sincera – e sana – inquietudine nello spettatore".

Per saperne di più su…IL TEATRO STUDIO UNO
Il Teatro Studio Uno, Casa Romana del Teatro indipendente, è divenuto negli anni un punto di rifermento per un quartiere in continuo fermento sociale e culturale Torpignattara, e apre le sue porte ad artisti e compagnie che desiderano, confrontarsi, contaminarsi e crescere in un luogo aperto e libero con la voglia di avvicinare e avvicinarsi al pubblico della Capitale.
Per la stagione 2015 – 2016 il Teatro Studio Uno di Roma, uno dei teatri off più interessanti fra quelli segnalati e amati da Gufetto, propone oltre 60 spettacoli in programma da ottobre a giugno nelle sue sale del teatro, tra prime assolute, progetti speciali, residenze artistiche, teatro ragazzi, tutto all’insegna del nuovo e del contemporaneo.
Tante le altre proposte in stagione che spaziano dalla nuova drammaturgia, alla danza ai classici del teatro, portando in scena nuovi lavori e spettacoli già rodati della passata stagione. Non mancheranno anche quest’anno i Progetti Speciali con una proposta di spettacoli dal respiro internazionale. Seconda edizione per “Scene Under 25 – Non è un teatro per giovani" progetto che cerca di aprire un confronto tra le generazioni di artisti attraverso incontri e seminari con registi, attori, professionisti del settore e i giovani under 25 ai quali è dedicato un focus in stagione dal 12 al 29 maggio.

Tutte le info su:
https://teatrostudiouno.wordpress.com/spettacoli-2015-16/

Info spettacolo:
Dal 5 all’8 novembre 2015 | Sala Teatro
Teatro Studio Uno,

IL SOGNO DI GRETEL
di Gerardo Caputo
regia Pietro Dattola

con Flavia Germana De Lipsis, Marcello Paesano,Letizia Barone Ricciardelli
elementi di scena Alessandro Marrone
foto Davide Peluso
una produzione DoveComeQuando / Festival Inventaria

Teatro Studio Uno, Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara). Ingr. 10 euro.
Giov – Sab ore 21.00, Dom. ore 18.00
Per info e prenotazioni: 3494356219- 3283546847
info.teatrostudiouno@gmail.com
Biglietti on line https://www.eventbrite.it/e/biglietti-il-sogno-di-gretel-18915427553
Ufficio stampa: Eleonora Turco press.teatrostudiouno@gmail.com 329.80.279.43

image_pdfSCARICA QUESTO ARTICOLO IN FORMATO PDF