E se gli studenti, dopo avere assistito divertiti alla ‘pièce’ che racconta con parole di una chiarezza adamantina la magia dell’universo, pretendessero che la scuola si trasformasse in un teatro, quale straordinaria rivoluzione succederebbe nell’istruzione e quanta maggiore cultura si creerebbe invece dell’ignoranza dilagante oggi?
Uno spettacolo non solo da godere, ma da considerare una ricetta e un magnifico esempio da seguire per le migliaia di docenti che propinano ‘indigeste’ lezioni soporifere e per altrettanti relatori che inducono sonni ristoratori anche a chi soffre d’insonnia senza affascinare e sedurre come invece fa Andrea Brunello indossando una chioma alla Feynman. Attore professionista nonché esperto della materia possedendo un Ph.D. in fisica teorica di cui è anche stato ricercatore, si ispira a libri (da leggere Sei pezzi facili utile a comprendere le teorie divulgate) e biografia di Richard Feynman (noto e importante fisico statunitense, nel 1965 premio Nobel per la fisica) per inoltrarsi nei misteriosi meandri di questa disciplina con un calore e una vivacità umana eccezionali grazie anche all’inserimento di commoventi fatti biografici.
Così gli atomi, gli elettroni e le molecole prendono vita in teatro grazie al progetto Jet Propulsion Theatre (JPT) – Laboratorio Permanente della formazione e della divulgazione scientifica – contenitore di idee e progetti ideato e coordinato dall'attore e drammaturgo Andrea Brunello in collaborazione con la Compagnia Arditodesìo, il Teatro Portland di Trento e il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università degli Studi di Trento. Dalla scienza prende forma un’idea drammaturgica che si trasforma in testo teatrale, in questo caso accompagnato dalla suadente musica di Enrico Merlin che ruba ai silenzi dell’universo armonie lontane.
La pièce tradotta in inglese con la supervisione di professori di fisica statunitensi ha conseguito notevoli successi internazionali a cominciare dal Fringe Festival di Edimburgo nel 2013.
Il pubblico è conquistato e rapito senza doversi applicare o sforzare in quanto la scienza fluisce con la freschezza di un’acqua che disseta e ristora lasciando il desiderio di ripetere più volte tale esperienza anche perché il ‘nostro professore’ dotato di straordinario entusiasmo, di solerte attenzione e di rutilanti lavagne luminose non permette che gli allievi-spettatori abbiano cali di attenzione facendo in modo che dello spettacolo pulito e lineare si conservi un gioioso, coinvolgente e poetico ricordo.