Una scelta ardita quella di mettere in scena IL FUNAMBOLO al Teatro Vascello: questo testo di Genet, uno dei suoi meno navigati si pone al confine con la pura letteratura. Un saggio, un breve poema in prosa sull'arte del funambolismo, un ardente inno all'arte del circo dietro il quale si nascondono fosche riflessioni.
Daniele Salvo riesce a dargli una dimensione teatrale amalgamando sapientemente musica, danza e effetti visivi, i quali creano uno spettacolo dalla dimensione onirica e suggestiva. Nel 1957 Genet indirizza un giovane acrobata, Abdallah, all'arte del funambulismo. Tutto si svolge nell'arena di un circo, è tutto lì il claustrofobico mondo di Abdallah, dedito a un'unica missione, una gabbia in cui il suo mentore lo ammaestra attorcigliandolo in un gioco crudele d' “amore” malato e torbido.
Questo spettacolo sin da subito ha il sapore di una cerimonia ammaliante dall'intenso impatto visivo, a partire dalle splendide immagini di repertorio che ci introducono in un mondo dalle atmosfere decadenti e “retrò”. Due ballerini fanno da contrappunto con eleganti e sinuose coreografie, la voce di Melania Giglio che ci canta antiche canzoni francesi nei panni di un pagliaccio gotico e sinistro. Andrea Giordana interpreta Genet con asettico rigore. Giuseppe Zeno, la cui presenza scenica sembra perfetta per interpretare questo personaggio un po' surreale di funabolo-burattino, non è di certo agevolato dall'ostico testo a esprimere le sue capacità attoriali.
L'unico modo di veicolare una simile opera in teatro, è principalmente attraverso il potere evocativo della musica, della danza e delle immagini, cosa che in questo spettacolo avviene con acuto lirismo, che a tratti sfiora la ridondanza, ma che non può non imprimersi nello spettatore con potenza.
Info:
TEATRO VASCELLO
dal 4 al 7 ottobre 2016 h 21 | PROSA E CIRCO
IL FUNAMBOLO
di Jean Genet
Traduzione di Giorgio Pinotti
con Andrea Giordana,
Giuseppe Zeno, Melania Giglio
Danzatori Yari Molinari, Giovanni Scura
Musiche originali Marco Podda
Coreografie Ricky Bonavita
Scene Fabiana Di Marco
Costumi Daniele Gelsi
regia Daniele Salvo
produzione BIS Tremila di Marioletta Bderi