IL COMPLESSO DI ANTIGONE@Teatro Antigone: ma quanto e quale amore?

Dal 10 al 13 dicembre è andato in scena “IL COMPLESSO DI ANTIGONE” di Johannes Bramante, in scena al Teatro Elettra, per interrogarci sui complicati risvolti dell’amore.

L’autore, anche regista dello spettacolo, ha riscritto l’immortale tragedia di Sofocle in tre quadri, mantenendo i versi nel secondo, con un’intenzione poetica che, con forza, è arrivata alla platea; nel primo e nel terzo quadro, invece, il linguaggio è totalmente contemporaneo, ma di quale contemporaneità stiamo parlando? Le protagoniste, Francesca Accardi nella parte di Antigone, e Beatrice Messa, che interpreta Ismene, sono brave e padrone della scena, ma il lessico è decisamente volgare e sembra anche fuori luogo. Nel senso, la parola dovrebbe servire a traghettare un pensiero e renderlo fruibile a chi ascolta. Qui la storia è volutamente contorta: Antigone, moderna ragazza dei nostri tempi è fidanzata con Polinice (suo fratello nella tragedia originale), inquieto giovane, in cerca del senso perduto nella stralunata realtà del ventunesimo secolo.
Ismene sorella o amica in questa piece? Probabilmente tutte e due, e in questa relazione parentale/amicale sostiene o colpevolizza il ragazzo di Antigone a seconda dell’intenzione della sorella/amica. Insomma, la chiarezza è latitante, come lo è nel nostro presente, e forse non è neanche da pretendere, ma non si capisce dove si vuole arrivare e soprattutto: qual è “Il complesso di Antigone” nei nostri giorni?

Possiamo pensare e immaginare a una ricerca di verità e stabilità, delineare i contorni dell’amore, per capire se abbiamo bisogno di un oggetto specifico, oppure se basta essere innamorati dell’amore stesso.
Ma allora perché condirlo con parole triviali, solo per renderlo moderno? Per dare coraggio dove non c’è? Gli interrogativi si perdono nelle troppe parole rimaste inesplorate, ma che forse, in parte, ci restano in testa e girano cercando una collocazione.

Nell’ultimo quadro la tragedia c’è, Polinice con un video a sorpresa che fa proiettare alla festa dove si doveva presentare con Antigone e Ismene, dichiara di arruolarsi con le forze islamiche per cercare e trovare finalmente il suo perché. Antigone si dispera, Ismene non capisce ma la consola. In una mescolanza di buoni cattivi e di cattivi buoni, che non si sanno riconoscere e che non possono trovare la loro armonia, Johannes Bramante ha provato a trasmetterci il suo percorso di verità con tutti i dubbi che questo implica. Auguriamo di continuare con chiarezza e lealtà questo cammino.


Al Teatro Elettra va in scena il testo inedito di Johannes Bramante, IL COMPLESSO DI ELETTRA, che riprende il mito narrato da Eschilo e Sofocle, concentrandosi sulla notte che precedette la fatidica decisione di Antigone e della sorella minore Ismene in relazione al duello mortale dei loro fratelli Eteocle e Polinice durante la guerra dei Sette contro Tebe

Nella drammaturgia di Johannes Bramante le figure di Antigone e Ismene sono trasportate in un presente mondano. Le due sorelle agiscono nella quotidianità di ragazze privilegiate del XXI secolo: sarà la scelta del loro fratello Polinice di combattere quello stesso sistema di valori a scuotere profondamente le loro convinzioni e sicurezze. Infatti, si troveranno a dover reagire di fronte alla decisione fatale di Polinice che abbandona la “città di Tebe” con le sue convenzioni e si associa ai gruppi terroristici che minano la cultura del mondo occidentale a cui le figure tragiche di Antigone e Ismene appartengono. Il dilemma di Antigone, nel passato come oggi, sarà se restare fedele alle leggi della cultura alla quale appartiene o di abbracciare la memoria del fratello anche nell'estrema scelta, nemica di ogni sistema familiare.

Lo spettacolo si articola in tre atti, di cui il primo e il terzo sono finestre sulla vita dinamica e moderna di due ragazze costrette anzitempo a prendere decisioni dolorose davanti all'amato Polinice che sposa ideali fanatici e violenti; mentre il secondo atto, quasi un intermezzo, è uno squarcio elegiaco in cui gli stessi personaggi vivono visionariamente la natura più profonda della scelta stessa e della responsabilità che essa comporta, soprattutto in tempi estremi in cui il gioco delle parti si offusca ed il bene e il male non sono così facilmente individuabili come a prima vista appare.

La Compagnia Coturno 15
La Compagnia Coturno 15 si fonda a Roma nell'autunno del 2014 con il proposito di riunire artisti giovani con background internazionale. Lo scopo del lavoro della Compagnia è quello di portare in scena testi inediti, concernenti l'urgenza di dare vita alle dinamiche interpersonali e sociali del XXI secolo. Priorità della Compagnia Coturno 15 è sempre stata la concentrazione e focalizzazione di tematiche, talvolta controverse, riguardanti lo scontro-incontro delle varie realtà culturali e filosofiche delle più sparse correnti di pensiero e di azione del nostro tempo. Nel corso del suo primo anno di vita, la Compagnia Coturno 15 ha realizzato spettacoli che spaziano dalla differenza sociale (“Tesoro” autunno 2014) allo scontro titanico di culture diverse (“Cleopatra” primavera 2015) fino ad arrivare ora alla sottile linea che divide la legge occidentale dalle ideologie più estreme (“Il Complesso di Antigone” dicembre 2015). Fino ad ora hanno contribuito alle messe in scena degli spettacoli della Compagnia Coturno 15 soltanto artisti under 35 formati, fra l'altro, all'Accademia Silvio d'Amico (Francesca Accardi e Antonio Santoro), all'Accademia di Santa Cecilia (Gabriele Biffoni), al Polimoda di Firenze (Kai Nesselrath), allo Stabile di Genova (Sarah Nicolucci), alla Central Saint Martins School of Art di Londra (Johannes Bramante e Kai Nesselrath), a Miss Ethiopia (Liliana Mele), all'Atelier Giorgio Albertazzi (Beatrice Messa) e svariati altri dalle più disparate realtà europee e non.

Compagnia Coturno 15
presenta
“Il Complesso di Antigone”
con
Francesca Accardi nel ruolo di Antigone
Beatrice Messa nel ruolo di Ismene
Costumi Kai Raffael
Assistente alla regia Sarah Nicolucci
Testo e regia Johannes Bramante
Ufficio stampa: 342 5565886  stampacoturno15@gmail.com

10-12 dicembre 2015 – ore 21
13 dicembre 2015 – ore 18
Teatro Elettra
Via Capo d'Africa, 32 Roma

image_pdfSCARICA QUESTO ARTICOLO IN FORMATO PDF