I 4 ELEMENTI @Teatro Centrale Preneste: plastica, parola e corpo, un messaggio di responsabilità 

“I 4 elementi” è stato in scena il 26 Ottobre al Teatro Centrale Preneste, un progetto artistico di Stefania Toscano, che ne cura la parte coreografica, con il contributo drammaturgico di Paola Sarcina e quello video di Federico Spirito.

Tre donne si avvicinano alla scena dagli spalti, hanno una lanterna in mano e addosso una tuta bianca che le copre quasi completamente. La scena è quasi vuota. Al centro solo un cumulo di sacchi della spazzatura. È uno scenario quasi postapocalittico, molto triste, sporco e insieme asettico. Le donne-operatrici igieniche si avvicinano muovendosi scattosamente, parlano in modo robotico, macchine destinate a ripulire ciò che rimane della permanenza dell’essere umano sulla terra. In questa prima parte dello spettacolo assistiamo a un uso interessante del video, che oltre che a inserirci nei temi della performance – l’ecologia, l’inquinamento irresponsabile della Terra da parte dell’essere umano– produce una sorta di “passato della scena”, vediamo in video ciò che abbiamo davanti a noi sul palcoscenico, e capiamo che sotto quei sacchi, in realtà, c’è una persona, la danzatrice. Lo spettacolo ha un inizio forte, rafforzato dalla presenza delle attrici che si fanno valere specialmente per una dizione molto buona dei testi. Particolarità del testo è esser stato presentato in due lingue, in italiano e arabo, pur non comprendendo tutti in sala le parole dell’attrice marocchina rende comunque l’idea di un messaggio universale, d’interesse per tutti i paesi. Lo spettacolo alterna momenti di lode al creato e alla bellezza perfetta della natura a invece la preoccupazione verso le sorti di questo mondo così prezioso e così maltrattato. Peccato che dopo l’inizio l’andamento sia molto, troppo lineare, seguendo letteralmente la traccia data dal titolo, dunque una trattazione di un elemento alla volta -acqua, terra, fuoco, aria- attraverso il mezzo della parola e della danza. Il ricorso alla citazione di autori di ogni epoca e paese, da Pitagora e Eraclito, a Shakespeare, a Emily Dickinson e Papa Francesco, se da un lato è interessante dall’altro non riesce a costruire un discorso proprio. Le danze sono aggraziate e hanno spunti coreografici interessanti, come quello dell’uso del telo di plastica e delle bacinelle d’acqua, e se all’inizio proviamo una sensazione strana, quasi di fastidio, a vedere tutta quella dispersione disordinata, sporca, di acqua e terra, di plastica, dall’altra ci porta a una dimensione molto carnale e terrena del corpo in relazione al mondo. Sarebbe stato interessante affidare lo sviluppo di ogni elemento non solo agli oggetti di scena e ai costumi ma a una qualità di energia nella danza che ne seguisse sensibilmente le differenze, tentativo che è stato presente ma non molto forte.

“I 4 elementi” è uno spettacolo dagli intenti nobili e dal messaggio amaro ma propositivo, che si avvale di ottime idee coreografiche, specialmente per quanto concerne gli oggetti di scena, la “pecca” è che il suo linguaggio rimane molto lineare e prevedibile, ciò ha il beneficio della chiarezza ma non quello della profondità, e se sono presenti testi originali -di Paola Sarcina- questi non acquisiscono forza perchè si perdono nel collage degli scritti di altri.

 

Progetto artistico di Stefania Toscano – drammaturgia, regia e costumi Paola Sarcina – progetto video Federico Spirito – musiche di Amar, Brahms, Chopin, Händel, Shaumbra, The PianoGuys – con Aziza Essalek, Diana Forlani, Paola Sarcina, Stefania Toscano

 

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