Dal 3 all’8 novembre al teatro Argot Studio, è in scena “I (quindicimila passi)” di e Con Riccardo Festa e Daniele Roccato. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo di Vitaliano Trevisan, vincitore del premio Campiello Francia. Non conosciamo il libro di Vitaliano Trevisan, edito Einaudi, ma quel che ne tira fuori Riccardo Festa ci piace molto e fa venire voglia di entrare nella prima libreria che s’incontra per comprarlo e leggerlo tutto d’un fiato.
Sul piccolo palco dell’Argot una scenografia semplice, fatta di vecchi comodini della nonna, una valigia piena di oggetti di uso quotidiano e due cornici (una grande e una piccola) evocativa di una precisa realtà quella della provincia italiana. Daniele Roccato seduto all’interno della cornice/specchio comincia a suonare il contrabbasso seguendo alla perfezione il flusso della voce di Riccardo Festa che impersona Thomas, il protagonista della storia. L’uomo, seduto inizialmente volgendo le spalle al pubblico e perso nei suoi deliri mentali, si volta e comincia a descrivere dettagliatamente il percorso da casa sua allo studio del notaio Strozzabosco: quindicimila passi esatti, annotando il tutto in un taccuino nero.
Thomas conta e annota nel suo taccuino tutti i suoi percorsi, utilizza il camminare e raccontare in modo ossessivo e, scopriremo presto, l’unico modo per salvarsi la vita. Camminare, contare, osservare ciò che lo circonda e raccontare pezzi della sua triste vita in maniera quasi ossessiva serve a Thomas per non pensare alla morte. Un modo per allontanarla da sé. Siamo di fronte ai deliri di un probabile suicida.
Riccardo Festa riesce a trasmettere forti emozioni, amplificate dalle note del contrabbasso che danno maggiore voce a significato al racconto. La musica, sapientemente arrangiata da Daniele Roccato, diviene la vera protagonista della storia completando la rappresentazione e riempiendo i silenzi di Thomas di mille parole.
Riccardo Festa in modo spontaneo e mai sopra le righe, si muove nello spazio e ci porta nelle strade della provincia vicentina, facendoci entrare nei suoi deliri ossessivi che in realtà indicano solo un fortissimo attaccamento alla vita, il voler a tutti i vostri trovarci un senso, nonostante la morte sia sempre dietro l’angolo. Il contare i passi, il camminare, il raccontare, il non restare immobili, tutte cose che in qualche modo ci salvano.
Uscire da teatro pieni di emozione e con la voglia di leggere un nuovo libro mi sembra un ottimo motivo per non perdere questo bellissimo e coraggioso spettacolo in scena fino a domenica 8 novembre.
NOTE STAMPA
Gufetto segnala e recensisce con particolare interesse spettacoli teatrali che si intrecciano con la più interessante produzione letteraria nazionale e internazionale. Al Teatro Argot da oggi fino all’8 novembre , va in scena “15.000 PASSI”, tratto dal romanzo omonimo di Vitaliano Trevisan: l’adattamento e la regia di Riccardo Festa, presente in scena con Daniele Roccato.
È la prima volta che questo romanzo vincitore
del Premio Campiello Francia, viene portato a Teatro. Un libro ostico, un flusso di coscienza nel quale si rischia di perdersi spesso come ci si perde nei propri pensieri, un via
ggio all'interno di una men
te ossessiva che però spesso ci somiglia così tanto da diventare il nostro specchio. Rotto. Deformante. Ma che rimanda comunque un’immagine di noi. Ecco di cosa si tratta…
Trama
Da casa allo studio del notaio sono quindicimila passi, contati uno dopo l'altro, quindicimila precisi. Ad andare e a tornare. Quindicimila. E mentre conta, Thomas racconta, di come sia arrivato a fare quel tragitto,di come vive, di come ha vissuto, del fratello della sorella della madre del padre della casa, la sua,anzi le sue, di case, dei boschi dell'asfalto dell'Amazzonia di Bacon della morte e dei suicidi, della provincia veneta che ci assomiglia così tanto che bisogna spesso distogliere lo sguardo. Anzi, bisogna guardare a terra e vedere bene dove si mettono i piedi, passo dopo passo. Senza distrarsi e contare.
Note di regia
Per provare a vincere questa scommessa, insieme a Daniele Roccato, abbiamo pensato fosse plausibile cercare di restituire le molte voci che albergano nella testa di Thomas, il protagonista del libro,attraverso il suono del contrabbasso, in modo che questo non fosse un semplice accompagnamento , ma un personaggio vero e proprio, che quasi dialogasse con Thomas, che commentasse,aggiungesse, facesse da contrappunto alle sue parole. Il suono diventa così il vero protagonista del lavoro,l'interplay tra la voce narrante e il contrabbasso,che si inseguono anticipano,smentiscono vicendevolmente, mentre sul palco Thomas si muove in uno spazio che si ispira ai quadri di Bacon,alle sue stanze vuote,a i pochi mobili, ai gesti di un atletismo grottesco,agli ovali monocromatici, ai rimandi,alle ripetizioni, al ghigno di chi più non ride, ma morde.
Per saperne di più su…ARGOT Studio– Stagione 2015/2016
L’Argot Studio, in Via Natale del Grande 27 è una struttura ideata e condotta fin dalla metà degli anni Ottanta (1984) sotto la direzione artistica d Maurizio Panici, ideatore e fondatore, affiancato da altri due importanti soci fondatori, Marco Delogu e Sergio Colabona; dal 2008 la gestione dello spazio è affidata alla nuova direzione artistica Francesco Frangipane e Tiziano Panici, affiancati per un breve periodo dal regista Francesco Giuffrè.
Per la Stagione 2015/16 il tema della programmazione è “Il Folle Volo Continua” che segna un ponte con la scorsa stagione e conferma il percorso artistico e progettuale legato all’anniversario dei trent’anni di attività dello storico spazio di Trastevere, ancora oggi uno dei luoghi più importanti per la diffusione del contemporaneo.
Saranno in tutto dieci gli spettacoli di lunga tenitura che guideranno la programmazione dell’Argot Studio, tra questi quattro novità assolute e cinque produzioni Argot. Due le rassegne teatrali, La Scena Sensibile, storica rassegna rivolta alla scena femminile curata da Serena Grandicelli e Dominio Pubblico Officine – La città agli Under 25, dedicata alle giovani generazioni; iniziativa nata all’interno del progetto di stagione congiunta Dominio Pubblico in collaborazione con il Teatro dell’Orologio di Roma.
Info:
Teatro Argot Studio
3| 8 novembre 2015
Sycamore T Company
Presenta
I QUINDICIMILA PASSI
tratto dal romanzo di Vitaliano Trevisan
adattamento e regia Riccardo Festa
con
Daniele Roccato
Riccardo Festa
aiuto regia: Cecilia Di Giuli
musiche originali: Daniele Roccato
fotografia e grafica: Roberta Sanfilippo
Teatro Argot Studio Via Natale del Grande 27 – Roma
Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21,00 – domenica ore 17.30
Costo del biglietto: 15 euro
Per prenotazioni: 065898111 | mob 3929281031 | info@teatroargotstudio.com