Giornata Internazionale contro l’omotransfobia a Firenze. Intervista a Cristian Palmi @Teatro delle Spiagge

Il 17 maggio si celebra La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, esistente dal 2004 ma istituita ufficialmente dal 2007 dall’Unione Europea. Quest’anno una cooperazione tra diverse associazioni del territorio fiorentino ha organizzato una tre giorni di eventi sul tema. Abbiamo intervistato Cristian Palmi della direzione organizzativa dei Teatri d’Imbarco che gestiscono il Teatro delle Spiagge, una delle realtà che partecipano alla realizzazione della manifestazione per presentarci gli eventi dei prossimi 17-18-19 maggio a Firenze.

Giulio Meoni: 17 maggio, Giornata Internazionale contro l’omotransfobia: quali sono gli eventi e i luoghi dove si svolgerà a Firenze?

Cristian Palmi: La nostra Giornata nasce nel 2010, quando la compagnia Teatri d’Imbarco si trasferì nel quartiere Le Piagge, con alcuni incontri e letture assieme ad un confronto con altre associazioni. Quest’anno, ed è un bel traguardo, le attività sono articolate in tre giorni 17, 18 e 19 maggio. I luoghi saranno la Biblioteca Buonarroti e il Teatro le Spiagge, oltre alla Chiesa Battista di Ognissanti che ospiterà una veglia di preghiera per ricordare le vittime dell’omotransfobia organizzata da Kairos. Il programma prevede alla biblioteca letture sul tema LGBTQI, sabato la proiezione del cortometraggio La bella e la bestia a cura di Teatri dell’Invasione e la presentazione del libro Orientamento sessuale e identità di genere; per i più piccoli Famiglie Arcobaleno curano laboratori di storytelling; inoltre è allestita la mostra fotografica Se Mr. leather Italia è il mio babbo gay ed una esposizione di materiale storico dei movimenti fiorentini a cura di Azione Gay e Lesbica. Al Teatro le Spiagge le attività saranno concentrate nel giorno venerdì 18: inizieremo con presentazioni di libri, interventi di esperti e varie performance artistiche tutte nel contenitore Omofobi-e. I colori della Relazione. A seguire due spettacoli teatrali: Ombre d’estate e Quando era una “boy”.

G.M. Chi sono i soggetti che hanno ideato questa serie di eventi e che collaborano alla realizzazione?

C.P. E’ stata una cooperazione tra tante realtà: c’è Rete Lenford,  l’associazione di avvocati che si occupano di queste tematiche e che aiutano coloro che hanno bisogno di un consulto legale in materia; IREOS una delle più importanti realtà associative sul territorio fiorentino; il Florence Queer Festival con cui noi da sempre collaboriamo; ed altre ancora: Agedo (Associazione Genitori di Omosessuali), MIT (Movimento d’Identità Transessuale), Azione Gay e Lesbica, Famiglie Arcobaleno – Associazione Genitori Omosessuali, Kairos – Cristiani omosessuali di Firenze, Rete Genitori Rainbow, Associazione Danza Demidoff. La realizzazione di questi eventi è sostenuto interamente da parte delle associazioni, anche se apprezziamo che quest’anno le istituzioni siano più presenti rispetto agli anni scorsi: il Consiglio di Quartiere 5 del Comune di Firenze ci ha aiutati nella promozione sui social e con varie testate giornalistiche. In questi anni abbiamo sempre fatto la Giornata contro l’omotransfobia ma quest’anno le istituzioni grazie ad un tavolo di discussione hanno integrato la nostra programmazione con una serie di eventi collaterali.

G.M. Il 18 maggio al Teatro le Spiagge andranno in scena due spettacoli: OMBRE D’ESTATE a cura della vostra compagnia Teatri d’Imbarco e QUANDO ERA UNA “BOY” con Nicole De Leo e Dolores Melodia. Puoi darci alcune informazioni su entrambi?

C.P. OMBRE D’ESTATE è una mise en espace dal romanzo Rimini di Pier Vittorio Tondelli. Alla base del lavoro c’è la letteratura: Tondelli è un grande della letteratura, non solo della letteratura gay, ma del novecento in generale. Il racconto va da Rimini a Firenze con un forte focus su quella Firenze degli anni ottanta così bella, gioviale, folle, ricca di eccessi e cultura. Il motivo per il quale lo mettiamo in scena non è solo perché racconta di una storia di amore omosessuale, la nostra prima intenzione era quella di fare un omaggio a Tondelli. La produzione è completamente a cura di Teatri d’Imbarco: Nicola Zavagli cura la regia ed in scena ci sono gli attori della compagnia: Beatrice Visibelli, Marco Natalucci, Giovanni Esposito, Patrizia Corti.

QUANDO ERA UNA “BOY” nasce dalla collaborazione con il Nuovo Teatro Sanità di Napoli, che abbiamo ospitato per la Giornata contro l’omotransfobia due anni fa, con lo spettacolo Le regole del giuoco del tennis del direttore artistico e regista del Sanità Mario Gelardi. QUANDO ERA UNA “BOY” un primo studio con la cantante Antonella Monetti, in arte Dolores Melodia e Nicole De Leo, attrice transessuale e presidente del MIT, racconta gli outing e le vite dei boys della prima sciantosa italiana Anna Fougez, stella del varietà degli anni ’20 e ’30 e la prima ad usare i boys, così chiamati da lei stessa, ovvero ballerini esclusivamente omosessuali.

G.M. Perché utilizzare il mezzo del Teatro per parlare di questo tema?

C.P. Per rispondere a questa domanda basterebbe osservare gli spettatori quando escono da uno spettacolo. Dopo gli spettacoli il pubblico esce con risposte e domande, il teatro è un mezzo che permette di arrivare alle persone in maniera più diretta, attraverso un racconto, la storia di un personaggio, le emozioni che attori potrano in scena. A volte il pubblico entra dubbioso e pensa “…chissà?” poi si lascia trasportare dalla magia del teatro e tutto cambia, come accadde il primo anno che Anna Meacci portò alle Spiagge La Romanina. Questo significa teatro popolare: quello che racconta le storie delle persone, che parla a chiunque senza snobismo. Personalmente credo che, su temi delicati come l’omofobia, se si propongono spettacoli troppo celebrali si rischia di allontanare il pubblico anziché avvicinarlo: quello che non conosciamo spaventa, il teatro avvicina attraverso le emozioni.

G.M. Credi sia importante per i giovani comprendere quanto sia importante la lotta per i diritti civili? Diritti anche di persone con le quali non condividono, ad esempio, l’orientamento sessuale?

C.P. Basilare! Al Teatro delle Spiagge abbiamo una scuola di teatro ragazzi ed alcuni di loro sono con noi dal 2010; sono nati artisticamente qua dentro ed hanno conosciuto attraverso il teatro tematiche come quelle dell’omofobia, della lotta per i diritti civili, e molte altre. Le persone che tengono i nostri corsi sono i primi a trasmettere questi valori e ad instillare l’interesse per il mondo che ci circonda. Scegliamo spettacoli dal forte impegno civile per i nostri matinée scolastici, circa due/tre a settimana, coinvolgendo alunni che vanno dalle scuole materne fino alle medie, all’interno del progetto Un Mondo in città, in parte finanziato da Le chiavi della città programma dell’assessorato all’educazione del Comune di Firenze: omofobia, giornata della memoria, festa della liberazione, educazione all’ambiente, diritti civili, diversità sessuali. Al termine dello spettacolo c’è sempre una sorta di dibattito: è molto interessante vedere le reazioni dei ragazzi ed il loro interessamento, sanno sorprenderti.

Ringraziamo per la disponibilità Cristian Palmi e seguiremo con Gufetto gli spettacoli di venerdì 18 maggio al Teatro delle Spiagge.

Info:
Giornata internazionale contro l’omotransfobia
OMBRE D’ESTATE
Dal romanzo “Rimini” di Pier Vittorio Tondelli
Compagnia Teatri d’Imbarco
Con Beatrice Visibelli, Marco Natalucci, Giovanni Esposito, Giulia Attucci
Interventi musicali dal vivo a cura di Magic Candle Corporation
Adattamento e regia Nicola Zavagli

QUANDO ERA UNA “BOY” Primo studio
di e con Nicole De Leo e Dolores Melodia

Teatro delle Spiagge, Firenze
17 maggio 2018

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