Lo scorso 28 Novembre ho avuto il piacere di assistere allo spettacolo “Galera Blues” un lungo e intenso monologo scritto da Enza Li Gioi, diretto e interpretato magistralmente dall’attore Mino Sferra, volto noto anche in tv e cinema, nonché docente formatore di Teatro, accompagnato esclusivamente dal chitarrista Paolo Rainaldi. In scena al Teatro Petrolini anche il 19 e 23 dicembre.
Teatro intimo, scenografia essenziale ma chiara, una sagoma nera dietro delle sbarre, valorizzata dall’uso delle luci, che hanno dato ritmo e sfumatura al lungo monologo che ci ha portati a condividere ricordi, difficoltà e dolori di Cosimo Salvatore Parracino, un uomo cresciuto e appassito in carcere come secondino, ossia guarda carceraria. Un uomo dal passato complesso e traumatico, che parla di sè con dolore, senso di colpa e rassegnazione, ridotto su una sedia a rotelle da un cancro in stadio avanzato, ma che nulla rappresenta di fronte all’arresto del figlio, già tossicodipendente, per detenzione e spaccio di droga.
La sua vuole essere una denuncia al sistema carcerario e alla superficialità con la quale vengono affrontati fatti gravissimi, a cui lui stesso partecipò.
Monologo ispirato e dedicato a Mario Dumini, personalità nota per il suo intento a battersi a una maggiore umanità all’interno delle carceri.
Protagonisti la voce profonda dell’attore, accompagnata dal Blues di Paolo Rainaldi, poche ed essenziali note, dentro e fuori il campo, messe lì al momento giusto, per far vibrare le corde dell’interiorità dello spettatore e facilitargli una prossimità empatica con il protagonista.
E’ stato straordinario vedere l’espressività e la voce di Sferra riempire lo spazio scenico, come anche la sua lotta contro l’immobilità, il suo recitare fermo e seduto, con il corpo teso dal dolore. Spettacolo di alta qualità consigliato a chi vuole ammirare le autentiche capacità di un vero attore di esperienza.