WITCH IS @Teatro Goldoni: un urlo di dolore e lotta

Un urlo squarcia il buio della sala per il debutto di WITCH IS, un urlo di dolore e lotta femminile, il grido delle donne demonizzate, la voce delle “streghe” – tema generale di ispirazione di Avamposti Teatro 023 festival del Teatro delle Donne al Teatro Goldoni di Firenze. La caccia alle streghe del Medioevo nel progetto creativo di Virginia Landi, Francesca Mignemi e Eleonora Paris diventa l’attuale necessaria battaglia sociale e politica per la liberazione del corpo delle donne dalle moderne schiavitù a cui è sottoposto.

Articolo a cura del gruppo di visione Gufetto Firenze: Sandra Balsimelli, Maddalena Ginanni, Marinella Veltroni, Alice Capozza

WITCH IS: la strega e il potere

WITCH IS @Teatro Goldoni di Firenze
Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo, Giorgia Iolanda Barsotti in WITCH IS

Il nero, il rosso e l’oro padroneggiano nella scena scura di WITCH IS, un mondo magico ed esoterico di iniziazione dominato dal mistero della strega, potente, libera, donna creatrice e distruttrice al tempo stesso; ogni bisbiglio della storia che ci raccontano le tre poliedriche attrici – Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo e Giorgia Iolanda Barsotti – nasconde un significato che va oltre le parole espresse, svela attraverso la fiaba macabra la realtà visibile e invisibile del passato in continuo dialogo con il presente: “la storia vera supera la fantasia”. Questo teatro del fantastico, del sottile incantesimo, fatto di trasformazione, salti di tempo, intrecci di donne di ieri e di oggi, può sembrare tutto un gioco, ma ci intima ad ascoltare con attenzione, con i sensi vivi, perché “non si scherza con il fuoco”. Animate da un ardore passionale che le lega intimamente e in prima persona al tema della strega, della donna sbagliata, perseguitata, imperfetta, inadeguata, le attrici si muovono in scena con ipnotica precisione geometrica, diventando di volta in volta papa, madonne, inquisitori, contadine, braccianti, levatrici, prostitute, guaritrici, donne moderne in corsa per il successo, giovinette per strada che devono, ancora oggi, “stare attente al lupo”. E ci chiediamo: ma è mai finita la caccia alle streghe?

WITCH IS: la deviazione dalla norma

WITCH IS @Teatro Goldoni di Firenze
Debutto di WITCH IS al Teatro Goldoni di Firenze

Le parole, tante, di WITCH IS, cantate, rimate, urlate, irriverenti, diventano litanie magnetiche, formule magiche, filastrocche ipnotiche, spaziano da antiche percussioni a canti tribali, dal folklore al rock stridente; sono grida nella violenza della tortura e sussurri dolorosi nella inevitabile confessione, sono lanci a braccia aperte di lotta, sono paura e bisogno di invocare la propria liberazione. Le attrici cantano, ballano, si spogliano e cambiano personaggi e costumi direttamente in scena, senza soluzione di continuità, gestiscono la consolle campionando la proprie voci, su un palco che si trasforma da banco di imputazione medioevale a consultorio ginecologico nel calvario che accompagna un’interruzione di gravidanza, da palestra per il dictat della linea, a vuota piazza social piena solo di frasi fatte, da pulpito per la predica a tribuna per la rivendicazione dei propri diritti. Le motivazioni politiche, certamente più che teologiche, che portarono Papa Innocenzio VIII il 5 dicembre 1484 ad emettere la bolla papale (irrisa con la bolla di una gomma da masticare) di condanna al rogo delle streghe, sono suonate con tagli di chitarra elettrica, che fendono l’aria: “dai la colpa a lei” alla donna tentatrice, infedele, maliziosa, invidiosa, lussuriosa, detentrice del miracolo della vita, della caverna mostruosa e del principio di tutte le cose. La strega è tutto ciò che è deviazione dal dogma, dalla regola, dal conosciuto e accettato: discorso pericoloso nel nostro passato come nel nostro presente. La condensazione temporale rende le immagini di ieri in sovraimpressione con quelle di oggi: quella lontana violenza, ben rievocata, e talvolta derisa, da WITCH IS, ci mostra la genealogia di un modello di femminile, colpevole di esistere, ancora oggi motivo di scontro, un canone a cui siamo condannate ad aderire, pena l’esclusione, il rogo.

WITCH IS: lo specchio di noi stesse

WITCH IS @Teatro Goldoni di Firenze
una scena di WITCH IS al Teatro Goldoni di Firenze

L’inquisitore medioevale esterno è ormai interiorizzato, trasfigurato nello specchio che riflette il corpo delle donne, che giudica, assolve e condanna, assumendo lo sguardo altrui e decretando il nostro rogo: “non vai bene così come sei”, “nascondi chi sei davvero”. Oggi il rogo è autoindotto in tutte le forme autodistruttive che il femminile adotta contro se stesso, fino al paradosso delle donne che si accusano e sbranano tra di loro come le attrici mostrano in un parossismo violento di toni. L’unica via d’uscita è uccidere lo specchio, incarnando la disobbedienza alle aspettative altrui su di noi. Le attrici mostrano l’evoluzione dissacrante dello stereotipo della vecchia strega pazza nella donna moderna che ha il coraggio di essere se stessa, padrona del proprio corpo e della propria sessualità, sfuggendo all’incubo di aderire all’immagine della ventenne, trentenne e oltre: ho cinquant’anni, che ti aspetti? Donna può e deve significare libera, libera di avere un corpo, libera di essere ob-scena, sporca, carnale, libera di godere e di soffrire, di dire la verità senza filtri. Questa è stregoneria: disobbedienza al controllo maniacale del patriarcato. La provocazione sguaiata e seducente delle tre donne di WITCH IS sembra urlarci in faccia che la prossima strega può essere ognuna di noi: non abbassate la soglia, siate vigili, “non siete al sicuro” perché la lotta non è finita, le disobbedienti hanno un rogo che le aspetta anche oggi. Infine si resta sospesi, indecisi se quel fuoco che dissolve sia liberazione, incantesimo, energia che diffonde o sconfitta e punizione a cui non si riesce a sottrarsi.
E la lotta continua.

Visto al Teatro Goldoni, Firenze, il 19 settembre 2023

WITCH IS

Un progetto di Landi/Mignemi/Paris
Drammaturgia Francesca Mignemi
Regia Virginia Landi
Costumi di Rossana Gea Cavallo
Musiche e disegno sonoro di Andrea Centonza
Luci Laura De Bernardis
Audio Brando Nencini
Con Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo, Giorgia Iolanda Barsotti
Finalista al bando Regist* Under 35 della Biennale Teatro di Venezia 2022
Produzione Il Teatro delle Donne​

PRIMA ASSOLUTA

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