DALLA PARTE DELLA FAVOLA @EdV – A garden with a view: la Compagnia delle Seggiole gioca con la fantasia

Prima assoluta per DALLA PARTE DELLA FAVOLA, l’ultimo lavoro de La Compagnia delle Seggiole che ancora una volta ci ha permesso di scovare un angolo nascosto della inesauribile Firenze. Stavolta ad accogliere gli attori della Compagnia è stato EdV – A garden with a view, un giardino privato aperto al pubblico che grazie all’attenta selezione di piante, alle sue installazioni artistiche e alla magnifica posizione sulle colline prospicienti la città, offre un’esperienza ricca di suggestioni e di meraviglia. E non si può non pensare alle favole che ci hanno fatto sognare e che in questo lavoro la fanno da protagoniste grazie all’adattamento dell’omonimo testo di Orvelio Scotti.

A cura di Leonardo Favilli

DALLA PARTE DELLA FAVOLA: dal TESTO alla drammaturgia

Grazie al lavoro della infaticabile Sabrina Tinalli, nel ruolo di autrice, regista e attrice, il testo scritto da Orvelio Scotti è stato pregevolmente adattato per la Compagnia delle Seggiole in uno spettacolo fresco (nonostante il clima), gradevole e davvero molto garbato. Con l’evidente intento di rivolgersi anche ad un pubblico di giovanissimi – molti i bambini in prima fila per la replica cui abbiamo assistito – le vicende di alcuni protagonisti assoluti del mondo della fantasia, dall’orco al lupo cattivo passando per Cappuccetto Rosso, il Gatto con gli Stivali e il Principe Azzurro, si sono fortuitamente intrecciate. Perché, finché nelle favole tutto fila come deve andare, sappiamo bene che il bene vince sempre sul male e che l’orco sarà sempre cattivo, mentre il Principe Azzurro sarà sempre il nostro eroe. Ma cosa potrebbe succedere se uno dei fiabeschi ingranaggi si inceppasse, scombinando il fluire regolare dell’intreccio? Come, ad esempio, se Cappuccetto Rosso perdesse il suo cestino?

I personaggi fuori dal loro tempo e dal loro spazio

A partire da questo imprevisto, la fata (Sabrina Tinalli) coalizza tutti gli altri personaggi per aiutare Cappuccetto (Brenda Potenza) a ritrovare il panierino perduto. E’ così che, rivelando le loro debolezze, doverosamente molto umane, i vari personaggi iniziano a comparire e scomparire dalla scena per pensare alla migliore strategia di ritrovamento. Incontriamo quindi lo svampito ma avvenente Principe Azzurro (Neri Batisti), il balbuziente e sognatore Pollicino (Claudio Spaggiari), lo scettico e sbrigativo Gatto con gli Stivali (Anna Collazzo) e l’accoppiata di cattivi, l’Orco e il Lupo (Fabio Baronti), tutti con trucco e costumi egregiamente curati dallo storico laboratorio Filistrucchi. Dopo essere stati catapultati in un mondo che non riconoscono più, con il Lupo oramai disoccupato e l’Orco sull’orlo della depressione, i personaggi si ingegnano a scoprire il nascondiglio del cestino finché non capiscono che serve una soluzione degna delle favole. Perché se i personaggi tentano di uscire dal loro mondo, è lì che perdono il senso ultimo della loro esistenza.

Una location da favola

Tutto si risolve grazie a Madre Natura (voce di Luca Marras) – con un pretesto che non sveliamo – che aiuterà i nostri sventurati amici, affidandosi alla sua atavica saggezza verso la quale dobbiamo sempre rivolgerci con rispetto e riverenza. Del resto, in un luogo favoloso come il giardino EdV, la Natura è protagonista indiscussa, grazie all’attenzione, alla cura e alla lungimiranza di Alice, la donna che coccola questo spazio. Un paradiso fatto di piante provenienti da varie parti del mondo che, con grande naturalezza e libertà, dialogano con le installazioni artistiche realizzate ad hoc, spesso da scovare, come se sfidassero la curiosità dei fortunati che possono goderne. Spostandosi da un angolo all’altro del giardino, con una soluzione itinerante che è tratto distintivo dei lavori della Compagnia delle Seggiole, noi spettatori abbiamo risalito lentamente il pendio della collina fino all’apice dove il panorama sulla città è da mozzare il fiato. Tra casine realizzate con le piante ed anfiteatri di arbusti abbiamo avuto la netta sensazione di trovarci catapultati in un mondo favoloso quasi quanto all’opposto è successo ai nostri protagonisti.

DALLA PARTE DELLA FAVOLA: un cast rinnovato gioca con ironia e semplicità

Con un cast che abbiamo scoperto molto rinnovato per l’occasione, l’adattamento drammaturgico nonché la regia di Sabrina Tinalli sono risultati complessivamente molto garbati e perfettamente coerenti con il luogo e il testo. Nonostante il clima a tratti canicolare abbiamo apprezzato la scelta delle location per le scene, cui abbiamo assistito divertiti e compiaciuti grazie alla complessivamente convincente performance degli attori. Ognuno ha saputo interpretare con ironia le idiosincrasie e le debolezze dei propri personaggi facendoci sorridere e strappando anche qualche risata. In fondo chi sa guardare con meraviglia alla magia del luogo dove ci troviamo, sa risvegliare quell’io bambino ed ingenuo pronto a stupirsi e a nutrirsi di fantasia. Così tanta che ce n’è da saziarsene tutti.

Non c’è favola senza morale

Come ogni buona favola, anche quella che ci è stata raccontata in quadri incorniciati dalla bellezza della Natura e di Firenze, non manca di morale. Solamente con il rispetto per la natura di ognuno sarà possibile mantenere quell’equilibrio perfetto che è già insito nel mondo, sia quello della favola sia quello più contingente della realtà in cui viviamo noi umani. E’ proprio quando i personaggi hanno cercato soluzioni razionali per il ritrovamento che si sono persi e il loro mondo si è capovolto. Solamente la strada della fantasia poteva condurre al tanto agognato cestino, chiave di volta non solo dell’intreccio ma di un intero mondo che ha rischiato di collassare. Quando anche noi umani capiremo che nel rispetto della Natura e della nostra natura si regge il nostro equilibrio, allora finalmente ritroveremo la strada giusta e conquisteremo uno sguardo nuovo col quale ridefinire valori e priorità.

PRIMA ASSOLUTA

Visto il 2 giugno 2022

DALLA PARTE DELLA FAVOLA   
Viaggio Teatrale nel giardino più bello del mondo

Libero adattamento dal testo di Orvelio Scotti
Testo e Regia Sabrina Tinalli
Interpreti Sabrina Tinalli, Fabio Baronti, Claudio Spaggiari, Anna Collazzo, Brenda Potenza, Neri Batisti, Luca Marras
Costumi realizzati da Alessandra Acciai

Maschere Trucco e Parrucco FILISTRUCCHI Firenze
Direttore di scena e Organizzazione Roberto Benvenuti

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