Lo spettacolo EVA FUTURA è andato in scena dall'8 al 13 dicembre presso la Sala Prove del Teatro Astra di Torino. Primo frutto della nuova collaborazione tra Compagnia San Paolo e il Polo del '900, nuovissimo centro culturale torinese, ci offre un gruppo di interpreti deliziosi ci accompagnano in un luogo che non sfigurerebbe in un ambientazione steampunk vicina a Julio Verne, piuttosto che ai richiami industriali evocati da un "Metropolis", come ci si potrebbe aspettare leggendo le note sullo spettacolo o per la (un poco fuorviante) locandina.
Si parla di androidi, o meglio, di una donna artificiale, di una bizzarra versione di Edison, di pavoni meccanici, di daemon e di una servetta un po’ rozza. Ma soprattutto si parla di estetica e di anima, di ideale e di metafisica con una facile metafora, ma non per questo meno piacevole o efficace.
La scena è costruita con una stanza dove sono sufficienti due aperture per richiamare diversi ambienti, dove su una parete una proiezione apre una sorta di finestra virtuale che ci permette di avere flashback e di affacciarsi ancora su altri ambienti e altri contesti, persino un mondo "altro", e ancora uno specchio che cambia in significative trasparenze, qualche gioco d’ombre e un voluminoso marchingegno fatto di leve, manopole e misuratori. L'insieme funziona e riesce ad offrire suggestioni e rimandi. C’è un uso intelligente dello spazio scenico, che ne risulta così ampliato, moltiplicato e ottimizzato al massimo, nonostante gli spazi contenuti in cui la piece si svolge (la piccola sala prove del Teatro Astra)
Il testo, come la sua interpretazione dai bravi attori, è giocoso e intrigante e il risultato è piacevole, divertente dove deve esserlo, ben ritmato e con ottimi spunti.
Forse, la nota più discordante è il finale, che risulta arrivare un po’ netto e brusco. Non un finale sbagliato o incongruo, ma decisamente rapido rispetto a tutto il resto dello spettacolo, con l’effetto di lasciare un poco monchi, o quantomeno con l’appetito aperto per un epilogo mancante.
Debutta martedì 8 dicembre inaugurando la nuova conformazione côté cour della Sala Grande del Teatro Astra, dedicata ai progetti più innovativi e sperimentali, la nuova produzione TPE ideata e condivisa con il Polo del ‘900 di Torino e realizzata grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. La messinscena di Eva Futura, racconto fantascientifico ispirato al romanzo di Villiers de L’Isle-Adam dedicato all’amore e centrato su un’affascinante e perfetta androide dalle sembianze umane, sarà curata da Alberto Gozzi e dall’equipe di Radiospazio Teatro. Orari spettacolo: martedì e mercoledì ore 21; giovedì, venerdì e sabato ore 19; domenica ore 16.
Interno notte. Scena: l’arcano laboratorio di Thomas Alva Edison, l’inventore che, con i suoi 1093 brevetti all’attivo sta traghettando il XIX secolo verso la modernità. Arriva un telegramma. Dev’essere davvero urgente, se il postino osa suonare a quest’ora. Il breve dispaccio annuncia la visita di un vecchio amico di Edison, Lord Ewald, che irrompe di lì a poco. Il caso è grave: l'aristocratico ama appassionatamente Alicia Clary, una donna nella quale s’incarna la più crudele delle contraddizioni; la sua bellezza (sontuosa) è inversamente proporzionale all’acutezza del suo spirito. Ma qui l’azione si sviluppa in direzioni molto lontane dalla commedia sentimentale; il mago Edison – così lo rappresenta Villiers – è in grado di mettere in campo l’armata delle sue molteplici invenzioni, dall’elettricità al fonografo, alla fotoscultura; agisce nel presente ma il suo pensiero si proietta nel futuro del nuovo secolo al quale lancia una sfida: creerà un androide identico alla bellissima Miss Clary, ma dotato di quell’acume che la natura le ha negato. Perché una sofisticata intelligenza artificiale, inserita in un corpo perfetto, non dovrebbe risultare più umana e appassionante di una mente mediocre? Lo spettacolo Eva futura rientra nel progetto di collaborazione con la Compagnia di San Paolo per l’apertura del Polo del ‘900.
Il progetto rientra all’interno della collaborazione tra TPE e il Polo del ‘900 il centro culturale che avrà sede presso i Quartieri Militari juvarriani di Torino (Palazzo San Celso e Palazzo San Daniele di Corso Valdocco, angolo via Del Carmine). Offrirà alla cittadinanza un ricco panorama di servizi (biblioteca, mostre, performance, ludoteca, bar, bookshop, archivi cartacei e audiovisivi, l’allestimento permanente “Torino 1938-1948” con il rifugio antiaereo…). Il centro si occuperà di temi legati all'attualità a partire dalle esperienze e dalle competenze dei diversi enti che stanno lavorando al progetto, depositari di fonti documentarie significative, impegnati nella ricerca e nell'animazione intorno al Novecento e alla contemporaneità. Il Polo del ‘900 è coprogettato e sostenuto da Compagnia di San Paolo, Comune di Torino e Regione Piemonte.
EVA FUTURA
regia Alberto Gozzi / liberamente ispirato al romanzo di Villiers de l’Isle-Adam
con Andrea Fazzari, Eleni Molos, Anna Montalenti, Fiorenza Pieri, Rocco Rizzo
sequenze video Francesco Ghisi / scene Alice Delorenzi / costumi Augusta Tibaldeschi / luci Mauro Panizza
assistente alla regia Claretta Caroppo / tecnico Paolo Raimondo
trattamento scenografico Yasmine Pochat / costruzioni scenografiche Pey