Al Teatro Cometa Off di Roma, dal 17 al 29 novembre è in scena lo spettacolo di Gianni Clementi (vincitore del premio Le Maschere per il Teatro Italiano 2014 come migliore autore di novità italiana) “EPPUR MI SON SCORDATO DI TE”, interpretato e diretto da Paolo Triestino.
Tra le domande che ogni adulto si pone almeno una volta nella vita impera la più affliggente, che tamburella in testa ogni volta che si scende ad un compromesso: cosa penserebbe il “giovane me” di come sono diventato? Il timore del responso può addirittura togliere il coraggio di esprimerla ad alta voce, ma cosa succederebbe se il corso degli eventi ci imponesse una risposta? A causa di un operazione al cervello, Antonio è vittima di una forte amnesia. Non ha confidenza con il suo presente, a mala pena rammenta il significato delle parole, ma sono vivi e nitidi nella sua mente i ricordi degli anni del liceo, della sua giovinezza.
Una pièce divertente e al contempo delicata e romantica che catapulta lo spettatore nell'atmosfera degli anni 70, quando nell'aria si respiravano il fermento culturale e la lotta politica.
Con colorita e romanesca ironia, il protagonista racconta i suoi diciotto anni, gli entusiasmi e le insicurezze di un epoca in cui era necessario schierarsi ed ogni dettaglio era intriso di ideologia a partire dall'abbigliamento e la musica. Un one-man show emozionante che afferra il pubblico dai sentimenti e lo trascina nella bellezza di quegli anni intensi.
La scenografia (Max Quaranta), inizialmente amorfa, composta da una tripla seduta da cinema in legno, una chitarra e una grande parete bianca posta in fondo al palco, improvvisamente si carica di energia. Sullo sfondo bianco sono proiettati video (Fabiana Dantinelli) con le significative immagini del Grande Dittatore di Chaplin, dell'omicidio di Kennedy, del varietà, da Corrado alle gemelle Kessler, di Battisti e dell'immancabile Jo Condor. Anche le sedie, grazie all'immaginazione, la convinzione nonché la mimica dell'attore, di volta in volta assumono ruoli diversi.
La voce di Paolo Triestino impeccabile e concentrata, mantiene la sua intensità per tutta la durata del monologo. Accompagnandosi con la chitarra intona le canzoni più celebri di Battisti, senza eccessiva spettacolarità, in alcuni passaggi quasi sussurrando, restituendo allo spettatore un interpretazione autentica in un atmosfera familiare a tratti nostalgica. Impossibile anche per la platea più educata non intonare qualche verso. Lo spettatore viene conquistato e partecipa rapito.
E' una doccia fredda scoprire che Antonio, in sintonia con l'Antonio del passato, capellone e ribelle, non riuscirà a riconoscersi in ciò che è diventato da adulto. Intorno a sé, tra i suoi cari, troverà “donne cernia”, cognati discutibili, colleghi di lavoro senza scrupoli.Che ne è di quella ragazza che gli sorrise tra i corridoi di scuola, della sua chitarra, degli entusiasmi della giovane età?
“EPPUR MI SON SCORDATO DI ME” non vuole solo intrattenere, anche se il titolo evocativo del testo di Battisti e la presenza della chitarra in scena farebbero pensare altro, ma è anche una riflessione su come spesso si è tristemente portati ad allontanarsi dalle proprie passioni e ideali.
La confidenzialità con cui Triestino approccia il pubblico fa pensare che l'autore del testo abbia voluto condividere un flusso di coscienza e alcune riflessioni fondamentali sugli eventi avvenuti negli anni 70, e scambiare le proprie sensazioni con il pubblico, riuscendoci con un testo lungo, scorrevole, divertente e coinvolgente, sopratutto non banale.
Il Cometa Off, a ridosso di quanto avvenuto in Francia ha voluto stringersi attorno a Parigi accogliendo il pubblico in sala con la proiezione sul grande telo in scena del tricolore francese. Lo stesso Triestino, al termine dello spettacolo ha invitato gli spetattori ad unirsi al canto e accompagnandosi con la chitarra ha intonato i versi de Il mio canto libero.
Note Stampa
La vita di Antonio, un quasi sessantenne, ha preso una sua strada. Ma come è stato che si è scordato di sé? E Francesca, è ancora lei? Il ragazzo che siamo stati, ci riconoscerebbe oggi o ci manderebbe a quel paese? E se ci “ritorniamo in mente”, cosa vorremmo essere ancora e cosa non vorremmo più, di quello che siamo diventati?
Tutti abbiamo una colonna musicale della nostra vita, a percorrere ricordi ed emozioni. Antonio ci propone la sua, esilarante ed appassionata, stupita e commovente, affascinante ed amabilmente contradditoria.
Paolo Triestino sarà interprete e regista di questo entusiasmante allestimento che accompagnerà il pubblico in un susseguirsi di emozioni indimenticabili.
Lo spettacolo sarà in scena alla Cometa Off dal 17 al 29 novembre
Cometa Off
Roma, Via Luca della Robbia 47 (Testaccio)
Telefono: 06.57284637
Dal martedì al sabato: ore 21:00
Domenica: ore 18:00
Biglietto 17,50 euro + Tessera associativa 2,50 euro – ridotto € 12,50 + Tessera associativa 2,50 euro