Inaspettata e magica l’atmosfera dell’Isolotto, antico periferico quartiere fiorentino, attraversato dallo spettacolo itinerante CONVERSAZIONI AZIONI DALL’OPERA DI ELIO VITTORINI, a cura di Laura Croce e Luisa Bosi, che Murmuris ripresenta dopo il primo allestimento del 2016. Tra le vie della città lo spettatore è accompagnato sulle orme di Silvestro e del suo ritorno in Sicilia, scoprendo a poco a poco scorci di un quartiere misterioso che si anima, sotto i suoi occhi, dei personaggi evocativi del celebre romanzo, affacciati alle finestre, arrampicati sugli alberi, in corsa pazza in bicicletta, mescolati in mezzo al pubblico come insistenti venditori di arance. Il potente mix di suggestioni e di contaminazioni di strumenti e generi trasforma la Sicilia del romanzo in una metafora del mondo intero, dove il “dolore del mondo offeso” si consegna a noi come segno irriducibile di umanità.
Si è costretti a cambiare continuamente punto di vista se si vuole seguire il viaggio onirico ed evocativo nelle pagine di Vittorini. Roberto Gioffrè, affacciato ad una finestra del Viale dei Bambini ci invita a seguirlo per strada: ci accompagnerà lungo il tragitto il suo racconto, intervallato da brani di Conversazioni in Sicilia registrati e trasmessi in auricolare; ci permetterà di entrare nei meandri del quartiere più popolare e più relisliente di Firenze: i suoi giardini, l’archivio storico, dove una struggente Roberta Bosetti ci appare in video, muta immagine della madre di Silvestro, il bellissimo Oratorio della Madonna della Querce luogo di onirici incontri con gli spettri del passato, i «Cesari non scritti. Macbeth non scritti».
Si è costretti ad immergersi in un flusso di coscienza in cui sogno, memoria e realtà si fondono, intessendo una danza intorno al ricorrere di un tema, quello della sofferenza, dell’umanità dolente e una domanda che sembra non darci pace: l’uomo è più uomo se e quando soffre? Chi ha fame, chi soffre, chi è in esilio, straniero in mezzo a stranieri non è proprio per questa sua condizione più umano ancora? E di chi dovrà importarci se non dell’umanità dolente, del dolore del mondo offeso, piuttosto che dei nostri miseri attaccamenti egoistici o degli “astratti furori” in cui, come il protagonista, spesso sprechiamo la vita, in una “quieta” e “sorda” mancanza di speranza? Al cast, che si intrufola in mezzo agli spettatori, si uniscono Kebba Cham, Muhammed Wally, impersonando moderni migranti e, con i loro canti, ci ricordano la “nostra” Africa, mettendoci brutalmente allo specchio delle nostre memorie rimosse, della nostra identità di esuli, della storia del nostro popolo.
Sullo sfondo, l’atmosfera del quartiere Isolotto, nucleo pulsante di una Firenze ancora capace di essere “comunità”, quartiere storico di operai e di immigrati, nato da un’umanità sopravvissuta alla guerra, erede della capacità visionaria e utopica di La Pira, che seppe vedere in un luogo degli “ultimi” un occasione di rinascita per la città. Lo spettacolo su Vittorini si fonde in maniera suggestiva e profonda con questo contesto urbano.”Qui, per noi, Conversazione in Sicilia è un viaggio breve e lunghissimo alla scoperta dell’unica possibilità per restare Uomini: la compassione. Qui per noi si tratta di far incontrare un testo, che confonde per la sua bellezza, e un luogo abbandonato che potrebbe essere risorsa per la città è che invece giace fatiscente.”
Bellissima prova per Murmuris, da anni impegnata nella promozione del teatro contemporaneo, grazie al festival Materia Prima, e nella costruzione attenta di una rete di rapporti virtuosi col territorio, come dimostrano la collaborazione con la Casa Circondariale di Sollicciano, il percorso di formazione del pubblico denominato Casateatro – Laboratorio per spettatori consapevoli, nato in collaborazione con Unicoop Firenze, il dialogo con gli studenti delle scuole – a cui abbiamo collaborato col progetto Gufetto Scuola, gli interventi a recupero della memoria cittadina come, ad esempio la rassegna, ad oggi in corso, presso la Museo Casa Rodolfo Siviero dedicata a pagine inedite della Resistenza fiorentina. Una realtà pregevole che si conferma, anche in questa occasione, come una delle realtà più vive e fresche del panorama fiorentino.
CONVERSAZIONI AZIONI DALL’OPERA DI ELIO VITTORINI
tratto dall’opera “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini
una produzione Murmuris
ideazione e cura Laura Croce, Luisa Bosi
con Simona Arrighi, Luca Avagliano, Massimo Bono, Luisa Bosi, Roberto Gioffrè, Simone Martini, Francesco Mancini, Martino Tazzari, Carolina Pezzini
e con Kebba Cham, Muhammed Wally
video Jacopo Jenna
in video Roberta Bosetti
voce Massimo Conti
luci e allestimento Gabriele Termine
coordinamento e organizzazione Elisa Bonini
comunicazione Francesco Migliorini
in collaborazione con Sezione Soci Unicoop Firenze Sud-Ovest, Comune di Firenze – Quartiere 4 Isolotto Legnaia, Baracche – Comunità dell’Isolotto
Spettacolo itinerante da Piazza dell’Isolotto, Firenze
7 settembre 2019