DFS @ Teatro Vascello: armonizzazione collettiva

Il 23 novembre, nell’ambito di Romaeuropa Festival 2018, al Teatro Vascello di Roma è stato presentato in prima nazionale lo spettacolo DFS, di Cecilia Bengolea e François Chaignaud.

Buio. Il canto polifonico a cappella dei primi ballerini in scena. Progressivamente ante gli occhi degli spettatori si delinea il dancefloor rosso sul quale danza sulle punte, dancehall giamaicana e melodie armoniche vocali hanno dialogato durante 50 minuti ricchi di svariate sfumature.

DFS nasce dopo diverse ricerche capaci di unire con umore stili e tecniche molto diverse tra di loro. Cecilia Bengolea ha viaggiato più volte in Giamaica affascinata dalla cultura musicale della dancehall e dallo stile di vita collegato ad essa. Da parte sua, François Chaignaud da anni si interessa allo studio dei canti polifonici, intesi in questo spettacolo soprattutto come “un esercizio collettivo di armonizzazione”.

I due eclettici artisti, nell’estate del 2015, sono tra i primi coreografi invitati dal TanzTheater Wuppertal di Pina Bausch, dopo la scomparsa della celebre coreografa, a creare un pezzo per la compagnia. 

In DFS, Bengolea e Chaignaud, insieme ad altri quattro interpreti (Damion BG Dancerz, Valeria Lanzara, Craig Black Eagle, Erika Miyauchi) hanno dato vita ad un coraggioso e coinvolgente spettacolo dove la sperimentazione ha messo in contrasto esperienze che hanno dato modo di poter esprimere la loro versatilità. 

Scarpe da ginnastica che si alternano alle punte, linguaggi diversi che hanno creato un vero rito collettivo dove la condivisione diventa protagonista, in particolare nel momento nel quale, verso la metà dello spettacolo, il pubblico viene invitato a salire sul palco. Circa una ventina di spettatori, di tutte le età, imparano dei passi di dancehall e danzano insieme ai sei performer. E non è forse questo il vero senso della danza?

 

 

 

 

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