Dei liquori fatti in casa @ Albano Racconta(ndo): un piccolo paese delle Langhe fra tradizioni e boom economico

La prima serata del festival di narrazione Albano Racconta(ndo) si apre con uno spettacolo da un lungo passato alle spalle.

Dei liquori fatti in casa ha infatti avuto più di 500 repliche nel corso della sua vita teatrale, fra Italia ed estero.

Sul palco ci accoglie Beppe Rosso, attore e regista, che nel 1997 fonda ACTI Teatri Indipendenti, con cui produce non solo spettacoli teatrali, ma organizza anche eventi culturali e teatrali.

Solo sul palco, con alle spalle bottiglie di vetro dalle forme più varie, ci racconta una storia che si svolge in un paesino delle Langhe: siamo in campagna, all’inizio di quegli anni che segneranno il boom economico italiano.

In paese tutti conoscono tutti: ecco Eugenio, che guida la corriera, Maria, la spia che controlla da dietro le persiane chi passa nella piazza del paese accarezzando il suo gatto Pucci, Giorgio, il miglior giocatore di palla elastica, una vera e propria religione per tutto il paese, il Comunista, ex partigiano divenuto apicoltore che festeggia ogni anno il primo maggio e ha chiamato i suoi pesci rossi con i nomi di battaglia dei suoi compagni morti durante la Liberazione.

A loro poi si aggiungono una miriade di altri volti che anche se toccati fuggevolmente dalla narrazione riempiono la piazza di questo piccolo paese di campagna.

Tutto sembra in equilibrio fino a quando dalla corriera, un giorno qualunque, scende una donna, Brigitte, francese, bella, affascinante, che attraversa la piazza ondeggiando sui suoi tacchi. Si chiude in un negozio sfitto sulla piazza dopo avere fissato intensamente, ricambiata, il bel Giorgio.

Poco dopo, compare l’insegna “Brigitte. Pettinatrice e manicure pour dame”: con lei arriva per le donne del paese la scoperta di un mondo nuovo, quello della moda, delle acconciature.

Da lei trova rifugio Teresina, una siciliana che lavora come domestica da Maria la spia. Trattata male dalla “padrona”, lei straniera trova in un’altra donna, straniera come lei, una amica, una confidente, una consigliera e arriva così a vendicarsi e avere una piccola rivincita, cinica e crudele ma piena di soddisfazione.

Beppe Rosso ci porta in questa piccola comunità che da un lato è ancora intrisa di tradizioni, come i trucchi per distillare un buon vino, dall’altro sta per affrontare i cambiamenti del boom economico, la velocizzazione dei tempi, i sogni sempre più ambiziosi, fino a immaginare l’America e a decidere di raggiungerla.

Tutto lo spettacolo si articola su gesti semplici ma che celano una maestria unica: l’efficacia comunicativa è potente perché riesce a risvegliare nelle menti degli spettatori l’intero paesino, dalla corriera scoppiettante che interrompe la partita in piazza di palla elastica, a quei tacchi che come un ritmo incantatore irrompono in quel limbo fermo nel tempo e nelle tradizioni.

Commovente poi l’immagine del Comunista che festeggia il primo maggio da solo perché tutti sembrano prenderlo in giro e lui appare sperduto in un mondo per cui ha combattuto e in cui non si riconosce più.

Beppe Rosso riesce a farci vedere e vivere tutti questi personaggi e a trasportarci in una dimensione quasi fiabesca nonostante i comportamenti delle persone, i gesti, le parole sono così autenticamente reali.

Tutto procede in una paratassi narrativa e ogni episodio è collegato a quello che lo precede e a quello che lo segue da gesti semplici, come abbiamo accennato prima, ma forse proprio per questo ancora più potenti: le dita che diventano la persiana da cui si può spiare, il rumore dell’acqua che scorre da una bottiglia all’altra mentre si distilla il liquore, una mano sventolata come una bandiera e che sembra essere un gesto di addio a un’epoca che fu e di cui forse si perderà la memoria.

In un’ora abbiamo assistito alla vita di un paese, di una comunità, abbiamo sentito le loro voci, il loro dialetto, visto i loro volti e i loro tic, abbiamo respirato quell’aria e assaggiato quei liquori, in un gioco continuo fra realtà e fantasia.

Dei liquori fatti in casa
testi: Remo Rostagno
elaborazione drammaturgica: Beppe Rosso e Gabriele Vacis
con: Beppe Rosso
scelte musicali: Roberto Tarasco
regia: Gabriele Vacis

produzione: ACTI Teatri Indipendenti
 

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