Tornerà in scena al Teatro Menotti dal 28 dicembre al 1 gennaio 2016, DEGNI DI NOTA, con protagonisti due interpreti d’eccezione come Andrea Miró e Alberto Patrucco.
Un titolo che pecca per difetto quello dell’eccezionale e ultradivertente ‘pièce’ di Teatro e Canzone – scritta da Alberto Patrucco insieme ad Antonio Voceri e frutto di un coinvolgente e intenso lavoro di circa due anni – in prima nazionale al Teatro Menotti di Milano in questo scorcio di 2015 e grandioso ‘incipit’ del 2016.
Dopo averla delibata con grande soddisfazione e godimento, la si ritiene ‘degna’ di un superlativo assoluto per il termine ‘degni’ del titolo riferito sia ai due Giorgio, pilastri portanti della ‘pièce’, sia ai due interpreti che in chiave attuale propongono pensieri critici e intelligenti su tematiche universali quali la vita, l’amore e la morte. Finalmente uno spettacolo valido e piacevole che lascia qualcosa dentro ed entra in sintonia con chi desidera pensare con il proprio cervello fornendogli stimoli appropriati.
Dal palco aleggiano sull’attenta platea un ottimo affiatamento e un’intensa comunicativa – complici anche tre bravissimi musicisti e l’ottima ed equilibrata regia di Emilio Russo – tra Andrea Miró, pseudonimo di Roberta Mogliotti (Rocchetta Tanaro/AT, 1967), raffinata ed eclettica cantautrice, polistrumentista, produttrice e direttore d’orchestra e un grande ed elegante autore e attore di teatro comico come Alberto Patrucco (Carate Brianza/MI, 1957) che durante la sua carriera costellata di successi ha tra l’altro tradotto (con il consenso degli eredi) adattandoli e interpretandoli insieme ad Andrea Mirò alcuni gioielli di Georges Brassens, inediti in italiano, rendendoli godibili attraverso due cd di cui alcuni brani sono ripresi e inseriti in questa gemma preziosa di fine anno.
Un incontro singolare tra due geniali autori (di anni differenti) antitetici, ma sinergicamente affini per le tematiche universali trattate quali vita, amore e morte: Georges Brassens (Sète 1921 – Saint-Gély-du-Fesc, alla periferia di Montpellier, 1981) con il suo anarchico “minimalismo” e Giorgio Gaber (Milano 1939 – Montemagno di Camaiore/LU 2003) con il suo elegantemente sferzante “massimalismo” bonario.
Lo spettacolo si articola in un’affascinante e armonica mélange di canzoni che coniugano poesia e satira alternate da prose altrettanto incisive con una singolarità: il fatto che sia una donna a cantare Brassens dilatandone con eleganza femminile i significati.
‘Degno di nota’ anche il fatto che il Teatro Menotti sia il primo in Italia che, proseguendo con il progetto ‘Protagonisti insieme a Banco Alimentare’, organizza un’azione concreta di solidarietà invitando in alcuni giorni il proprio pubblico a donare un prodotto alimentare a lunga conservazione per chi è più bisognoso e offrendo in cambio un biglietto d’ingresso a Degni di nota a soli 5 €.
Una pièce che lascia un bagaglio di contenuti e che sicuramente non annoia risentire: un modo intelligente per iniziare un nuovo anno in maniera non banale divertendosi veramente!