CON IL VOSTRO IRRIDENTE SILENZIO @ Arena Del Sole: lettere di un fantasma

 Fabrizio Gifuni ci fa sognare all’Arena Del Sole, illuminando il plico di lettere del compianto Aldo Moro, facendoci conoscere questo fantasma che vaga ancora nel castello della storia italiana, nei 55 giorni di prigionia. In scena CON IL VOSTRO IRRIDENTE SILENZIO, andato in scena all'Arena del Sole fino al 10 febbraio.  

CON IL VOSTRO IRRIDENTE SILENZIO, Gifuni: la memoria come salvezza

Fabrizio Gifuni, all’arena del sole porta alla memoria un fantasma italiano, nel quale inciampiamo spesso: Aldo Moro. La memoria è affascinante, è l’unica cosa che ci permette di ricordare chi siamo e da dove siamo venuti, ma è feroce quando, logora e ci fa dimenticare tutto, ci sentiamo impotenti, piccoli e smarriti dentro una prigione. Gifuni, impetuoso oratore della memoria di Moro

‘C’è un problema di memoria, tutti dimentichiamo troppo in fretta’ così sostiene Gifuni nel discorso di apertura, che riesce e dare le linee guida e orienta (magari i più giovani), all’interno del periodo storico. Da subito notiamo l’abilità oratoria dell’attore e di come la sua voce sia calda, avvolgente pronta a scaldare gli inchiostri di Aldo Moro, che scriveva durante la sua prigionia un sacco di lettere rivolte ai suoi cari. Fabrizio Gifuni, interpreta con impeto i suoi scritti che ci illuminano sul significato di ricordare: essere liberi.

Moro: il fantasma della Democrazia Cristiana nella ricostruzione di Gifuni

Aldo Moro era un politico fondatore del partito di Democrazia Cristiana, uno dei politici ad aver ricoperto la carica di presidente del consiglio ministri per più di cinque anni. La storia tragica di Moro tuttavia, non è nei suoi traguardi, ma nei suoi ultimi giorni di vita, giorni che fece in una gabbia grigia, dilaniato nell’anima, e privato, dall’esterno, della sua stessa esistenza. 

‘Moro non è Moro’ così diceva la stampa, unanime, per svalutare le parole di chi stava combattendo il dolore e l’indifferenza con delle lettere. Queste, lette d’un fiato, ci appaiono come un lungo flusso di coscienza pieno di rabbia, tristezza e vana speranza, forse in quella cella, tra quelle righe, già Moro sapeva di diventare un fantasma.

CON IL VOSTRO IRRIDENTE SILENZIO all’Arena del Sole: orchestra della recitazione

Gifuni lascia molto spazio all’intonazione e ricade in dei movimenti del corpo bizzarri che seguono le sue parole, ma non aggiungono nulla di più. Si posiziona a centro scena, con una scenografia essenziale e si lascia andare a sfrenate orchestre recitative.

Gifuni legge le lettere di Moro, tra frenesia e silenzi

Fabrizio Gifuini legge le lettere di Aldo Moro, con un ritmo che viaggia tra il frenetico e il solenne; il ritmo, sembra essere più una scelta musicale che interpretativa: Gifuni preme tasti del suo strumento col tentativo di creare nuove melodie ma ricade spesso negli stessi accordi. Nonostante ciò, la sua concentrazione è di ferro e sembra essere ipnotizzato dalle parole di Moro, ma avrà incantato anche la platea?

Lacrime di Moro: luce che cade dagli occhi

Dall’inizio veniamo trasportati da questa dimensione onirica e di sogno anche grazie alla scenografia, che non contiene elementi particolari, è più opportuno parlare di un lavoro egregio di luci, che cambiano ogni volta che il focus dell’argomento è diverso.

La dimensione del sogno è stata un incubo per Aldo Moro, che nelle ultime lettere si dimette da ogni carica e dichiara: “Con il vostro irridente silenzio, avete offeso me e la mia famiglia”.

Chissà quanta poca luce ha visto Moro nei suoi giorni di prigionia, probabilmente la cosa che lo accompagnava era una piccola luce fioca per scrivere le sue lettere, probabilmente una luce soffusa che funzionava a giorni alterni. Il buio che gli facevano respirare lo creavano anche in ciò che pensava e scriveva.

 “Se ci fosse luce sarebbe bellissimo” così si conclude lo spettacolo e probabilmente anche la vita del presidente Aldo Moro, che mai riceverà degna sepoltura e sarà un fantasma della storia italiana, che ogni tanto fa ritorno e ci permette di ricordare.

Visto al teatro Arena del Sole

Con il vostro irridente silenzio

Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro

Teatro Arena del Sole
Sala Leo de Berardinis

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