COME TE@Teatro dei Conciatori: quando parlare è conoscersi e riconoscersi

Ancora una volta nell’interessante cornice della sala del Conciatori uno spettacolo leggero e profondo allo stesso tempo, COME TE in scena fino al 3 aprile, nel quale i ritmi incalzanti della commedia si fondono con una volontà di introspezione mai forzata ma sempre evidente, generando un risultato di compiutezza e brio che fa sì che i toni altalenanti, lungi dal cozzare tra di loro, finiscano piuttosto per creare una perfetta armonia emotiva e stilistica.

La storia, apparentemente banale, assume man mano i caratteri di una quotidianità surreale e quello che dovrebbe essere un comunissimo colloquio di lavoro finisce per divenire un dialogo dell’assurdo tra due donne che la vita ha voluto a tutti i costi far incontrare. Finalità della loro conversazione è evidentemente quella di una conoscenza forzata che, quando avviene tra anime, seppur rancorose, dotate di una certa forma di sensibilità e disposte ad aprirsi, non può che generare un superamento dei pregiudizi ed una crescita personale inaspettata e divertente.

Lea è una donna in carriera, elegante, risoluta, forte delle sofferenze vissute e certa delle scelte fatte. Ha bisogno di un’interprete che la accompagni per un mese in Russia per l’apertura di una serie di negozi. La donna che cerca deve esser disposta a farle da ombra, dedicandole interamente il suo tempo per la durata del periodo in questione. Irina è una ragazza di origini russe, ma vissuta in Romania, trent’anni più giovane della prima, ma ad essa accomunata dalla stessa energia caratteriale. Supera brillantemente il colloquio grazie al suo entrare ed uscire continuamente dal ruolo della candidata, stimolando nell’esaminatrice curiosità ed interesse. Lo spartiacque nello svolgimento della storia è rappresentato proprio dal momento in cui Lea comunica alla ragazza di aver superato il colloquio ed essere stata quindi selezionata per partire con lei. Alla dichiarazione della ragazza di non poter partire, infatti, il fine ultimo dell’incontro si rivela improvvisamente cambiato e il discorso prosegue con le medesime modalità di prima, ma con un’enfasi che cresce al disvelarsi dei vari colpi di scena.

La regia di Donatella Brocco rende al meglio il meccanismo narrativo dello spettacolo, facendo del dialogo serrato tra le due protagoniste lo strumento cardine della rappresentazione. La scenografia è curata e restituisce in maniera completa e precisa lo spazio dell’ufficio di Lea, all’interno del quale si svolge la vicenda. La scrittura ben costruita rende perfettamente il crescendo emozionale che anima l’incontro, inanellando fatti, ricordi e confessioni via via più intimi della vita delle due donne. Sono proprio la forza espressiva delle interpreti tuttavia e l’azione attoriale sapientemente congegnata e modulata a rendere “COME TE” uno spettacolo curioso e stimolante, divertente nella misura in cui ridere delle proprie debolezze e dei propri pregiudizi diviene possibilità di approfondimento di quel complesso sistema che l’animo umano è.

RIDUZIONI a 10
euro+2 tessera prenotando come LETTORI DI GUFETTO: Tel. 06.45448982 – 06.45470031

Info:
COME TE
di Maria Letizia Compatangelo

Regia: Donatella Brocco con Gianna Paola Scaffidi – Marina Magoni – Igor Mattei
Teatro dei Conciatori, via dei Conciatori 5 – Roma 

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