CHORISIA@Teatro Studio Uno: l’albero ci narra dell’essere umano

Il Teatro Studio Uno, dopo CUTE (vedi la nostra recensione), ha accolto un nuovo originale lavoro di Lisa Rosamilia: lo spettacolo CHORISIA. Anche questa volta l’esplorazione di questa giovane e talentuosa coreografa ci porta nel mondo dei simboli: scenografia e danzatrice sono impegnate in un pas de deux che le vede coinvolte entrambe, a volte è la ballerina ad agire sul mondo che la circonda ed altre volte pare essere quest’ultimo, con le sue mani fatte di teli elastici, corde, terra e persiane, ad agire su di lei.

Una dialettica costante che non si esaurisce in un dualismo invalicabile, ma in una dialogo tra opposti la cui forza muove il percorso dell’essere impolverato e selvaggio che agisce sulla scena. Dentro-fuori, spazio sconosciuto-spazio abitato, materiali industriali-materie grezze e naturali, restare-fuggire. il collage di infissi che segna il confine tra due mondi e due modi di stare al mondo sono la soglia attraverso cui di volta in volta la danzatrice, i cui movimenti sono commentati dalle sonorizzazioni di Giada Bernardini, è forzata ed entrare, e da cui poi si sforza ad uscire, finché pare trovare un nuovo equilibrio, ma la sua strada prevede che debba uscire lo stesso.
La danzatrice è l’ago della bilancia che si sposta continuamente in un alternarsi mai definitivo, forse per questo, nonostante sia un percorso che compie una crescita, un suo affermarsi nell’iniziale spazio indefinito che la circonda, mantiene un carattere angoscioso, a volte ad alti toni, a volte bassi. Un’esplorazione che mantiene una sensibilità molto femminile, fisica, se non tattile, che lascia tante domande senza cadere in un astrattismo disorientato e straziante.

CHORISIA è il nome di una pianta molto particolare, sul suo grosso tronco crescono rigide spine. All’inizio il primo albero che crediamo sia il protagonista è quello della scenografia, un tronco secco e senza vita, trafitto(o protetto) da chiodi. Ma è la danzatrice a narrarci l’essere albero, è una pianta che trova il modo di crescere anche dove non sarebbe possibile, come quelle piante selvatiche che nascono negli architrave delle vecchie case o nelle grondaie. Mani, braccia, piedi si muovono incessantemente alla ricerca di un punto d’origine, come radici che cercano l’acqua. Unendo il cielo alla terra, l’albero si radica sia in alto che in basso, affondando come radici i suoi rami nel cielo, congiungendo così il mondo luminoso della coscienza a quello oscuro e sotterraneo dell’inconscio.

Punto cardine dello spettacolo è la “scoperta” della terra fertile, che viene estratta dal ventre cavo del tronco in scena e sparsa sulla scena dalle mani di Lisa. L’aroma si solleva verso il pubblico mentre il terreno viene sparso su tutto il palco con ampi gesti circolari. Con cura viene creato un solco, dove avviene la penultima tappa del viaggio, la semina. È curiosa la sensazione che a dominare sia il desiderio del lasciar traccia di sé, non c’è un istinto materno. La danzatrice prende tra le mani i suoi capelli, le dita scorrono fino le punte, e con una piccola forbice taglia una piccola ciocca, che cade al centro del solco. Un’azione cruda, radicale come può esserlo solo un gesto che segna fisicamente il danzatore oltre i limiti del tempo teatrale, ripetuta per tutta la lunghezza del solco che ora segna un confine nuovo, diverso.

Lo spazio ora pare essere liberamente abitabile, e la danzatrice si muove nuovamente verso l’intreccio di finestre, porte e vetri, si inerpica su un’altalena, e lo spettacolo si conclude col suo cigolio concitato e aspro.


NOTE STAMPA

Al Teatro Studio Uno torna la talentuosa compagnia MATROS dal 4 al 7 febbraio 2016 con un nuovo imperdibile lavoro “Chorisia, suggestivo e conturbante  spettacolo di Teatrodanza con Lisa Rosamilia e le musiche dal vivo di Giada Bernardini. La Compagnia è reduce dal successo dello spettacolo CUTE (vedi la nostra recensione di M. Ferrara, Dicembre 2015) lo scorso dicembre.

BIGLIETTO RIDOTTO a 8 euro prenotando come LETTORI DI GUFETTO al 3494356219- 3283546847

Lo spettacolo
Un essere impolverato, silente, gli occhi bendati dai propri capelli, fatica a respirare. Alle sue spalle una cornice di finestre, punto di confine tra il dentro e il fuori.
Ascesa e discesa, Chorisia è il racconto di un viaggio dal mondo di sopra, dove vive l’essere esterno che tutti possiamo vedere, alla creatura interiore che risiede nell’invisibile. Un dualismo in apparente opposizione, delineato da un reticolo di finestre, metafora del passaggio tra dentro e fuori, chiusura e apertura, rifugio o gabbia, rifiuto e accettazione.
Conscio Inconscio si alternano, si trovano, si perdono, si fondono e comunicano; apparizioni dello strato sepolto divengono visioni necessarie al processo di coscienza e conoscenza del sé.
Simbolo archetipo dell’individuazione, l’albero è il legante tra i due mondi, dalle sue radici ancorate alla terra attinge ad acque invisibili e spinge linfa vitale verso l’alto, cosi che la sua natura possa apparire in superficie. Un flusso presente e continuo, un ritmo ciclico, immergersi per trovare un passo nuovo, più consapevole e sicuro, in equilibrio tra l’andare e il tornare.

La danza si muove sospesa tra i due mondi, una danza corpo-finestre sul confine che separa dal reale, il movimento si carica di domande raccontando attraverso l’attimo l’istante in cui il sé nascosto si può sfiorare e ne segue le tracce. Il suono delinea il gesto, musiche e sonorizzazioni dal vivo accompagnano il racconto, evocando atmosfere, stati o passaggi.

Per saperne di più sulla Compagnia Matroos
La Compagnia Matroos lavora da circa dieci anni con un’attenzione rivolta alla contaminazione di generi, dalla danza alla musica, teatro, arti figurative, creazioni scenografiche e installazioni. L’atto performativo è una sinergia simultanea tra danzatrice, musicista e oggetto di scena, che coralmente danno vita e forma agli spettacoli.

Info
LA COMPAGNIA MATROOS
Presenta
CHORISIA
Spettacolo di Teatrodanza con musica dal vivo

Ideazione Scenografia Coreografia – LISA ROSAMILIA

Musica Sonorizzazioni – GIADA BERNARDINI

Tecnico alla Scenografia – Fabio Sabbino

Luci – Simone Fraschetti

                                                                                                                                
 Dal al 7 febbraio 2016 | Sala Specchi

Teatro Studio Uno, Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara). Ingr. 10 euro.

Giov – Sab ore 21.00, Dom. ore 18.00                                                                                                                               

CHORISIA. Dominio Eukaryota. Regno Plantae. Ordine Malvales. Famiglia Bombacaceae. Genere Ceiba Speciosa.

PRENOTAZIONI http://j.mp/prenotaTS1 
Per info: 3494356219- 3298027943

www.teatrostudiouno.com – info.teatrostudiouno@gmail.com

Ufficio Stampa: Eleonora Turco press.teatrostudiouno@gmail.com  329.80.279.43

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