Al Teatro Duse, dal 25 al 27 novembre va in scena Trappola per Topi tratto dall’omonimo romanzo di
Agatha Christie, traduzione e adattamento di Edoardo Erba, e alla regia di Giorgio
Gallione.
Recensione a cura di Altea Bonatesta, redatta da Martina Capaccioli
Teatro Duse: freddi interrogativi ad alta quota
Il sipario si apre con un classico interno casa, poltroncine, tavolino da fumo e sedie di
una hall di albergo: una locanda, come si scoprirà a pochi momenti dall’inizio dello
spettacolo.
Grandi vetrate a fondo palco fanno intravedere l’esterno: folate di neve entrano in casa a scandire gli ingressi dei vari personaggi che animeranno la messa in scena. Coloro che apriranno le danze sono i due proprietari della locanda, marito e moglie, che mano a mano accoglieranno i vari ospiti di quella notte; si vocifera, tra un arrivo e una sistemazione, di un omicida, con berretto e cappotto, a cui si sta dando la caccia. La troppa neve taglia le comunicazioni col mondo esterno. Il giallo inizia.
Lodo Guenzi al Teatro duse: trappola per topi

Spettacolo in due tempi che segue il solito andamento del giallo: presentazione dei
personaggi, misfatto, indagine per scovare il colpevole. Il poliziotto in questione è interpretato, come si evince dalla locandina davanti al teatro in cui campeggia la sua faccia, da Lodo Guenzi; più conosciuto come membro del gruppo indie Lo Stato Sociale ma attore diplomato alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.
Porta sul palco, entrando in scena con degli sci sulle spalle, una cappello e una
maschera da neve, un personaggio che ricalca e tocca abbastanza bene le sue corde: leggero, spensierato, ironico e bipolare. Tutti gli altri attori in scena ricalcano uno stereotipo leggermente esasperato e a tratti
attualizzato: una ragazza scontrosa verista di pelle nera, con capelli fuxia e tendenze
anticonformiste, un giovane architetto sempliciotto e tratti adolescenziali, un jocker
totalmente privo di sentimenti con tendenza alla follia e all’istrionismo, una signora in
bianco e nero, una Crudelia: acida e limitata, un ex colonnello vestito di tutto punto
con una passione per le cantine, fino ad arrivare ai due proprietari, una marito
ingenuo e poco perspicace con il volto di Mickey Mouse sul maglione e la moglie
civettuola amante della cucina e delle distrazioni dalle situazioni impegnate.

Trappola per topi: crimini sul palco
Lo spettacolo nelle sue due ore passa leggero e in fretta, gran parte del merito va
scrittura geniale della Christie. La messa in scena e i movimenti degli attori sul palco
risultano sistematici; potrebbe sembrare un montaggio registico poco assunto dagli attori in prima persona e superficialmente curato. Si denota una fascinazione per
battute e gag cattura pubblico da parte della regia che non sempre tira a segno.
Sembra che si arrivi, inoltre, troppo presto alla risoluzione del caso e le storie di alcuni personaggi rimangono incompiute e sospese.
Spettacolo che sembra puntare più sulla scenografia e sul nome in cartellone che
sull’effettiva resa al pubblico.
Dati artistici
LA PIRANDELLIANA
LODO GUENZI
di AGATHA CHRISTIE
traduzione e adattamento di EDOARDO ERBA
regia GIORGIO GALLIONE
con CLAUDIA CAMPAGNOLA, DARIO MERLINI, STEFANO ANNONI,
ANDREA NICOLINI, MARIA LAURIA, TOMMASO CARDARELLI, MARIA
GRAZIA POMPEI
musiche PAOLO SILVESTRI