STORIA DI UN’AMICIZIA @ ARENA DEL SOLE: FANNY & ALEXANDER

STORIA DI UN’AMICIZIA @ ARENA DEL SOLE: NOIA E CONFUSIONE

Per i trent’anni della compagnia di Fanny & Alexander, all’arena del sole va in scena Storia di un’amicizia, spettacolo di tre atti da quasi tre ore e mezza, tratto dalla tetralogia della talentuosa scrittrice Elena Ferrante

Fanny & Alexander: timori e paure con STORIA DI UN’AMICIZIA

Fanny & Alexander portano la loro versione dei libri della Ferrante all’arena del sole con uno spettacolo lungo, borioso e senza vie di fuga.

Lo spettacolo sembra studiato nel minimo dettaglio, anche vedendo la grande quantità di persone che ci hanno lavorato, ma a volte l’apparenza inganna.

La partenza a sipario chiuso con le due donne protagoniste davanti, illuminate solo da una luce bianca circolare, appare già statico e noioso ma è ancora ricco di speranze di migliorare nelle sue successive tre ore; ma dopo la successiva ora la speranza è già bella che sepolta.

All’arena del sole: il cadavere di Pina Bausch

I movimenti coreografici, ispirati liberamente da Pina Bausch e altre coreografe, appaiono disordinati e quotidiani, senza un vero nesso logico con le parole ma fatti solo perché non si sa quello che si vuole fare; viceversa, altri movimenti sono didascalici che non aggiungono niente al detto e quindi privi di ogni senso teatrale.

Il tentativo di emulare i grandi danzatori del passato appare un grande sforzo e distoglie l’attenzione del pubblico dal testo e dall’intera storia, già compromessa dalla recitazione delle attrici.

Fanny & Alexander: Storia di un’amicizia

Le due attici si dimostrano prive d’emozione e si sforzano ogni volta, ad ogni battuta di aggiungere qualcosa in più, ma tutto ciò che la platea sente sono dei robot che declamano una storia struggente tra due amiche.

Monotone, pedanti, fanno perdere il filo del discorso con orpelli non utili come vocine, doppie voci accavallate o risate forzate e false, un vero disastro.

Una delle fatiche di Ercole, imparare l’intero testo a memoria ed essere sintonizzate all’unisono ma rimane una fatica a sé, che non porta ad un risultato più alto, ma rimane solo uno sforzo immane di mettere in scena qualcosa che non si è capaci di mettere in scena.

SCENOGRAFIE, LUCI E MUSICHE STORIA DI UN’AMICIZIA

Non c’è niente da dire sul compartimento luci, sonoro e scenografico che risulta essere molto bello visivamente, purtroppo annacquato dalle due attrici, che cercano in tutti i modi di sfruttare per aumentare l’attenzione e dare una valenza poetica e sentimentale, anche qui fallendo miseramente.

Ciò che resta dell’amica geniale della Ferrante è praticamente nulla, una serie di libri valida che viene trattata con pesantezza e noia, quasi come se la compagnia volesse invitarci ad uscire dalla sala e goderci un po’ di sole, assente nel teatro che porta quel nome.

DATI ARTISTICI


Tratto dalla tetralogia “L’amica geniale” di Elena Ferrante (Edizioni e/o)
ideazione: Chiara Lagani e Luigi De Angeliscon Chiara Lagani e Fiorenza Menni
Drammaturgia: Chiara Laganiregia, light design, spazio scenicoLuigi De Angelis

sound design Tempo Reale/Damiano Meacci
video Sara Fgaier
ricerca e allenamento coreografico Fiorenza Menni
progetto sonoro Luigi De Angelis
vocals Emanuele Wiltsch Barberio
percussioni Cristiano De Fabritiis
supervisione tecnica e cura del suono Vincenzo Scorza 
tecnico di palcoscenico Mirto Baliani
costumi Chiara Lagani collezione Midinette
fotografia e riprese video Alessandra Beltrame e Stefano P. Testa
postproduzione Davide Minotti
sviluppo Super 8 Alessandra Beltrame presso Cinescatti
materiali di archivio Associazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e Bruno Belfiore
organizzazione Maria Donnoli, Marco Molduzzi
comunicazione e promozione Maria Donnoli
una coproduzione Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Ravenna Festival, E-production
in collaborazione con Ateliersi
ringraziamenti Lorenzo Gleijeses, Giorgia Sangineto, Sofia Di Leva, Andrea Argentieri

testi Elena Ferrante (brani da L’amica geniale), Chiara Lagani (brani liberamente ispirati a Frank Lyman Baum, Toti Scialoja, Wislawa Szymborska) 

musiche Luigi De Angelis (composizioni elettroniche liberamente ispirate a John Sebastian Bach, Marin Marais,Alfred Schnittke e alla tradizione della taranta e tammurriata napoletana), Patti Smith, temi per voce da Manuel De Falla, Dmitrij Šostakovič, Alfred Schnittke e dalla tradizione catalana   

catalogo gestuale liberamente ispirato alle coreografie di Pina Bausch, Maurice Bejart, Trisha Brown, Anna Teresa De Keersmaeker 

nell’ambito del progetto TRENTAF&A! 30 anni di Fanny & Alexander

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