Bob Wilson torna al Teatro Comunale con Relative Calm opera realizzata con Lucinda Childs, che divsa in tre parti folgora gli spettatori in un preciso disegno di musica e ballo. Con Tonino Battista alla direzione d’orchestra e Michele Pogliani come direttore del corpo di ballo, Relative Calm lascia alla platea un regalo prezioso: il valore del tempo
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BOB WILSON E LUCINDA CHILDS AL TEATRO COMUNALE
I seguaci accaniti del balletto non possono che rimanere a bocca aperta davanti al lavoro di un titano dell’opera come Bob Wilson. In sala si respira un’atmosfera dolce, candida, c’è quasi l’assenza della parola, del chiacchiericcio, il pubblico è già con i danzatori. L’opera si divide in tre parti, i due, Wilson e Childs, hanno strutturato Relative Calm come un biscotto Ringo: sopra e sotto con musiche e coreografie moderne, in mezzo una suite di Igor Stravinsky che possiamo collocare nel 1922.

La prima e la terza parte sono musiche rispettivamente di John Gibson e John Adams e sono le più dolci, le più pacate, in un attimo di rilassamento, quasi a contenere la forza dirompente della parte centrale. Sono i due muri di forza insomma, con musiche originali e coreografati divinamente.
I dodici danzatori incantano con dei movimenti ripetuti, ma mai noiosi o banali. Per quanto simili, le due parti estreme, però hanno delle grosse differenze sia nelle musiche che nel ballo, usando una metafora si può dire che non sono l’uno il fratello dell’altro ma appartengono alla stessa famiglia. Discorso a parte si deve fare per la Pulcinella Suite.

PULCINELLA SUITE: UN CLASSICO DI IGOR STRAVINSKY
”Mi sono confrontato con la suite di Pulcinella nello stesso modo in cui mi rapporto sempre con le partiture già scritte: rispetto il compositore ma poi non voglio diventare un suo schiavo, quindi lo metto in scena a modo mio” ed è proprio ciò che dice Bob Wilson quello che ha fatto.
La seconda parte è sì la suite di Stravinsky ma come il regista la voleva, un’esplosione innovativa visuale e molto audace. Il rosso è il colore principale, lo vediamo nei costumi, nei dettagli, nei bellissimi trucchi e anche sullo schermo: alle spalle dei danzatori è come se qualcuno dipingesse meticolosamente una tela con un pennello rosso. Appare prima un cerchio (simbolo del lavoro) e piano piano si sposta, queste linee curve ricordano i movimenti dei danzatori e piano piano scopriamo un disegno inaspettato, un occhio la visione onirica dei nostri giorni, che lascia aperti immaginari e fantasie.
Il tempo di Bob Wilson

«Il tempo è un bambino che gioca componendo e scomponendo all’infinito le tessere della stessa scacchiera» con una citazione di Eraclito descriviamo perfettamente lo spettacolo, scandito dal tempo, dal ritmo di un granello di sabbia che passa da una parte all’altra della clessidra. La danza precisa, virtuosa ed energetica come intrappolata da un vento che soffia appena i danzatori si muovono, pare che con una folata di vento spostino pian piano le lancette del tempo e dello spettacolo.
NOTE DI REGIA
Il tempo è un bambino che gioca all’infinito componendo e scomponendo le tessere della stessa scacchiera. Questa è l’immagine del tempo evocata dal filosofo greco Eraclito 2.500 anni fa – dice Robert Wilson – e l’intera esecuzione è un orologio che misura il tempo, come le ore di un giorno: è una costruzione dello spazio e del tempo. Lo spazio è diviso in tre zone di realtà che si sovrappongono l’una sull’altra in modo trasparente. Tutte e tre le zone sono di realtà diverse, di tempi diversi. Che sia la danza, le luci, le proiezioni o il pendolo che dondoleranno sopra il palco, sono tutti sincronizzati con la partitura della musica e si riferiscono alla musica, ma sono tutti 3 del loro tempo.
– Robert Wilson
INFO
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ROBERT WILSON
Coreografia
LUCINDA CHILDS
Musiche
JON GIBSON, IGOR’ FEDORIVIC STRAVINSKIJ, JOHN ADAMS
Direttore orchestra
TONINO BATTISTA
Corpo di ballo
MP3 DANCE PROJECT
Direttore del corpo di ballo
MICHELE POLIGIANI
Performes
AGNESE TRIPPA, LORENZO GANNI, GIOVANNI MARINO, IRENE VENUTA, SARA MIGNANI, FRANCESCO CURATOLO, ASIA FABBRI, RACHELE ZEDDE, MARIAGRAZIA AVVENIRE, MARIANTONIETTA MANGO, GIULIA DE MARZI, ANTONIO TOPO, ALEZ GATTOLA
Collaboratore allo spazio scenico
FLAVIO PEZZOTTI
Collaboratore al disegno luci
CRISTIAN SIMON
Collaboratore al progetto video
TOMEK JEZIORSKI
Costumi
TIZIANA BARBARANELLI
Suono
EMANUELE PONTECORVO
Trucco
CLAUDIA BASTIA
Direttore tecnico
ENRICO MASO
Direttrice di scena
PETRA DEIDDA
Assistente alle luci
FABIO BOZZETTA
Assistente al progetto video
MICHELE INNOCENTE
Assistente ai costumi
FLAVIA RUGGERI
Foto
LUCIE JANSCH
Project manager
MARTA DELLABONA
Produzione e comunicazione
MARTINA GALBIATI
Assistente personale di Robert Wilson
ALEKSANDAR ASPARUHOV