Vai in scena dal 24 gennaio al 29 gennaio PER MAGIA nella piccola e intima sala dell’arena del sole Thierry Salmon. Incontro tra due intense ricerche professionali umane è il risultato fatto spettacolo che le tue grandi attrici portano in scena. Abiti da sera, brindisi, acconciature, occhi e bocche dipinte: una storia di donne.
Scritta da Martina Capaccioli
“E se per magia mescolassimo le carte, mescolassimo le vite? Chi sei tu?
Chi sono io? E se ci scambiassimo i ricordi? Della terra dove siamo nate,
del teatro che abbiamo vissuto, dei maestri che abbiamo incontrato?
Fummo sorelle un tempo? E se le nostre vite partecipassero di tutte le
vite?”
Contenuti
Abracadabra: per magia io parlo!

Voci di piccole e grandi figure femminili si rinvigoriscono sotto le spoglie di Angela Malfitano ed Elena Bucci. Un appuntamento, forse mancato, fa da sfondo ad una rincorsa dietro il ricordo, per non farlo sfuggire del tutto.
Ricordo? Quale ricordo? Cosa dovrebbe ricordare la donna che, in modo maturo, veste un abito da sera verde smeraldo? Cosa assilla i suoi boccoli elegantemente appuntati e rifiniti con una tiara dai vivi brillanti? Cosa trattengono gli zigomi pronunciati di chi mastica 1000 parole, parole importanti?
Un ricordo che non si ricorda, un segreto, fino a fine spettacolo, un’urgenza.
Elena Bucci è compagna della nostra protagonista in cerca di memorie, la sollecita, la stimola a non lasciarsi andare, a sforzarsi per non dimenticare, ad inspessire la voce per poter celebrare tutti. Tutte, cercare di non mancarne nessuna. Ecco che grazie al suo aiuto capiamo cosa la compagna ha perduto: La sua parte di donna in una storia di donne, e non, nella sua storia. La nostra attrice causa di un’esperienza traumatica aveva dimenticato la parte, la battuta: Nina “sono un gabbiano? No sono un’attrice“.
PER MAGIA: LA FIGURA FEMMINILE AL CENTRO
Asetticamente lo spettacolo commemora la figura femminile e tutte le sue manifestazioni esponenti, andando a scomodare grandi conosciute e non. Tutto tramite lo sforzo di Mariangela di ricordare un importante fatto che, la compagna Elena Bucci non permette di lasciar sfuggire, perché: “Se non lo facciamo noi che possiamo tramite il nostro mestiere allora chi dovrebbe farlo?”

Elena bucci, angela malfitano: Mamma, maestro, Madonna mia.
Le due donne dopo un primo brindisi a base di “quel che c’è basta che bruci“ si appellano a diversi personaggi iconici delle proprie vite, ripescando in modo reale dalla propria biografia.
Le madri: che tante ne hanno dette tante ne hanno romanizzate.
I teatri che tanto si sono fatti sognare, i compagni che ora c’erano, ora abbandonavano e ancora inibivano e deridevano.
I maestri che solo parlando istruivano, formavano, restavano. Le preghiere che ad un mancato appello di chiunque correvano al riparo.
La Romagna, terra culla, sfondo e trampolino delle attrici e dei loro personaggi Per Magia!
per magia: Celebrazione alle future celebri.
Intelligenza intellettuale ed emotiva dietro la struttura dello spettacolo. Le due donne avvicinano con grande maestria alle tematiche a loro care in primis. Amano le loro femmine e le cantano nelle loro mortali bellezze, amano il teatro e lo raccontano e vivono come il più fascinoso degli amanti.
Amano la loro femminilità attrice e celebrano il matrimonio fra il loro essere donne e il loro imprescindibile mestiere, il teatro. Ecco dunque: due attrici. Un’ora di maestria garantita da due nomi che si sono fatti conoscere come splendenti e rispettabili.
per magia – cast e info spettacolo
elaborazione drammaturgica di Angela Malfitano / Elena Bucci
con Angela Malfitano / Elena Bucci
da un’idea di
Angela Malfitano
regia di
Elena Bucci
disegno luci
Loredana Oddone
suono
Franco Nadde
idatore luci
Giuseppe Luisi
grafico
Alberto Sarti
video
Federico Calzolari
collaborazione all’allestimento
Nicoletta Fabbri
assistenza organizzativa
Claudia Manfredi
grazie a Marco Sgrosso produzione. Tra un atto e l’altro aps in collaborazione con Le belle
bandiere e Collettivo Amalia e con
Liberty, Unione Reno Galliera e Teatro Casa del Popolo di Castello d’Argilenell’ambito del progetto
Il Corpo delle Donne. Corpo sociale. Una lunga storia di interazioni
con il contributo di Regione Emilia Romagna – Settori Pari Opportunità e Spettacolo dal Vivo.
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