OBLIVION RHAPSODY @ Teatro Duse: Mille volte grazie

Al teatro Duse ritornano gli Oblivion con il loro spettacolo più famoso: Oblivion Rhapsody, che rappresenta la summa del loro universo. Lo spettacolo ha raggiunto le mille repliche, la compagnia è felice di festeggiare questo traguardo proprio in casa Duse, la stessa casa che li ha visti debuttare, crescere e diventare la grande compagnia che tutti noi conosciamo

Teatro duse: casa

Gli Oblivion sono una compagnia musicale-teatrale nata a Bologna nel 2003, che ha influenze musicali e parodistiche, il gruppo si è conosciuto alla scuola di musical di Bologna (BSMT) e da lì hanno iniziato a sperimentare la loro attività.
I loro lavori più conosciuti sono arrivati anche grazie ai video su youtube, come “I promessi sposi in 10 minuti”, che debutta prima ancora di essere caricato sul web proprio al Duse, nel 2008.
La cifra stilistica degli Oblivion è la parodia, l’ironizzare sulla letteratura, su temi importanti, giocare con le parole, con le situazioni, riprendendo o no canzoni famose.

Gli Oblivion debuttano vent’anni fa al Teatro Duse e a distanza di vent’anni ritornano dopo che lo spettacolo è arrivato a mille repliche, sicuramente un orgoglio per il teatro e una sferzata di nostalgia per la ventennale compagnia teatrale, perché ormai il Teatro Duse possono chiamarlo ‘casa’.

Oblivion Rhapsody: tutto

Lo spettacolo, non si può dire sia sconosciuto, come scritto è arrivato a mille repliche, ed è la summa, tutto il meglio della compagnia, per l’occasione le musiche sono state suonate dal vivo. Lo spettacolo è un’ora e mezza di divertimento, di risate e tanta nostalgia. La compagnia può vantare un pubblico veramente affezionato, che li conosce da un sacco di tempo e che anche davanti all’ennesima ripetizione della scena vista tanti anni fa non può far altro che ridere di gioia.
Lo show è diretto da Giorgio Gallione, che taglia, strappa, lega, unisce tutte le performance più amate ed imitate della compagnia. Da Manzoni a Dante, Shakespeare e anche il nostro caro amato Gesù, dal quale hanno tirato fuori un grande spettacolo dal nome: “La Bibbia riveduta e scorretta” spettacolo parodistico sulla figura del santo e sulla religione in generale.
La Rhapsody prende il meglio e lo sbatte sul palco, dice Lorenzo Scuda, “senza trucco. Alla vecchia. Rock and roll. Acustico. Parecchio Acustico, data l’età”.
Insomma, è uno spettacolo sempre bello che riesce a coinvolgere chiunque! La varietà del pubblico la dice lunga sulla carriera della compagnia, perché in platea c’erano anziani, ragazzi, ragazze, bambini, mamme e papà che catturati dal magnetismo dei cinque non riuscivano a staccare gli occhi dal palco.
Un’esperienza davvero unica da fare.

Note di regia

“Gioco, paradosso, ironia, sorriso: questo è il comico che vedo negli Oblivion. Il tutto sorretto e condito da un talento continuamente messo in discussione e da una professionalità feroce rivolta soprattutto contro sé stessi. Tutto è libero e volatile nel loro teatro, ma nulla è affidato al caso, c’è un’architettura ferrea che sostiene i loro castelli di carta. Così, sempre, quello che può sembrare solo uno scherzo diventa nella realtà della scena non tanto un ingrediente digestivo o ciecamente spensierato, ma un linguaggio polifonico, meticcio, contaminato. Prezioso come una filigrana lucente ma usato come strumento del pensiero divergente, del mondo alla rovescia.  Una costruzione variegata e complessa di parole e musica che gode della gioia della lingua e del pensiero, ma che si trasforma presto in sberleffo liberatorio, sovversione del senso comune, ludica e ragionata aggressione alla noia. Riguardandoli, ripenso sempre ai valori che Calvino suggerisce come fondamentali nelle sue ‘Lezioni americane’: leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità, visibilità. E tanto serio divertimento. Perché senza gioia le parole e le musiche hanno i piedi di piombo”.

Dati artistici

con GRAZIANA BORCIANI, DAVIDE CALABRESE, FRANCESCA FOLLONI, LORENZO SCUDA, FABIO VAGNARELLI

scene LORENZA GIOBERTI

costumi ELISABETTA MENZIANI

luci ALDO MANTOVANI

regia GIORGIO GALLIONE

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