Fino al 12 marzo al Teatro Duse di Bologna, va in scena “MIRACOLI METROPOLITANI” di Carrozzeria Orfeo, una drammaturgia di Gabriele Di Luca, per la regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi.
Li abbiamo recensiti anche a Firenze.
Contenuti
MIRACOLI METROPOLITANI: ritmo serrato e attualità

A inizio spettacolo una gentile voce da hostess prega il pubblico di spegnere i cellulari: “Spegnete quei cazzo di cellulari”. Si intende così che, sì, questo spettacolo farà anche ridere.
Si apre il sipario, musica elettronica e brevi spot di luce illuminano i personaggi: uno sbuffo di vapore esce da una pentola in cui sta cucinando un cuoco, in un lavello delle mani sciacquano velocemente un piatto, un ragazzo di spalle maneggia degli utensili. Luci: una sgangherata e squallida cucina in uno scantinato, muri sporchi, pentole, coperchi, frullatori, microonde, contenitori da take away e zaini da rider.
Siamo subito catapultati in quell’universo: le urla del cuoco a un ragazzo, il suo figliastro, e alla lavapiatti sono frenetiche e assidue, non c’è un secondo di pausa, non un attimo di silenzio; una voce elettronica, la stessa dell’annuncio pre-spettacolo sui cellulari, scandisce gli ordini da preparare. Arriva una giovane donna manager, in rosso vestita, con delle buste da shopping, parlando al cellulare, che sarà suo compagno fedele durante tutto lo spettacolo; feste, eventi sociali, soldi e smancerie.
Fin da subito il pubblico capisce che il ritmo dello spettacolo sarà questo: veloce e serrato.
MIRACOLI METROPOLITANI: uno scenario distopico

Lo scenario è, alla base, ben architettato: un trascurato ristorante take away per celiaci e vegetariani, una città in cui il sistema fognario è letteralmente agli sgoccioli, disordini e lotte fuori nelle strade. In questo microcosmo prendono vita le storie di ogni personaggio, inizialmente lineari, ironiche e semplici per poi svelare le piccole (o grandi) tragedie nascoste dietro quell’apparenza. Un cuoco stellato che si ritrova a “cucinare” cibi precotti e liofilizzati; sua moglie, una donna in carriera, ex lavapiatti- “le mani non mentono”- splendente sui social ma sola nella realtà; un ragazzo con evidenti disturbi relazionali; una nonna, ex brigatista e affiatata femminista, amante della droga e della schiettezza; un aspirante attore, purtroppo carcerato, che incastra i provini nelle ore libere di lavoro; un professore “aspirante suicida” e una lavapiatti africana, incinta e lontana dall’uomo che ama.
Durante il corso dello spettacolo si capisce una cosa: è stato potenzialmente scritto bene. Le linee di ogni personaggio si incastrano nella linea generale, creano una trama vera e propria che si infittisce mano a mano che si procede; i drammi di ognuno si riverberano sui drammi degli altri e la situazione esterna di scontri e sporcizia si riflette, con accezioni diverse, su ogni singolo.
CARROZZERIA ORFEO al Teatro Duse: due ore forse sono troppe
“Potenzialmente scritto bene”, ho detto prima, perché poi, nell’effettivo, questa architettura di fondo fatica ad emergere, soffocata dal ritmo serrato, dal tono di voce sempre alto e da una continua ricerca di una vena comica; forse troppo per due ore e venti di spettacolo. Dopo 10 minuti ci si chiede: “Ma sarà tutto così?”; ed è tutto così effettivamente. Un tirato tono ironico su tutto, battute a volte efficaci a volte scontate, una critica sociale a tratti da “boomer”, quasi tutti i personaggi- per quanto pieni di drammi e contraddizioni, che dovrebbero dal loro spessore- piatti e superficiali nei modi. Molte persone abbandonano la platea ed escono durante la messa in scena e, per certi versi, le comprendo: uno spettacolo che sembra essere quindici anni indietro, invecchiato male.
Tanti potenziali finali che illudono lo spettatore e lo stancano; la risoluzione drammaturgica di alcune situazioni risulta inoltre brusca e immotivata. Era anni che inseguivo questa compagnia per riuscire a vederli in scena, avevo aspettative altissime che, purtroppo sono state deluse.
MIRACOLI METROPOLITANI, Teatro Duse- Bologna. Info e cast
venerdì 10 marzo 2023 | ore 21
sabato 11 marzo 2023 | ore 21
domenica 12 marzo 2023 | ore 16
UNA COPRODUZIONE MARCHE TEATRO, TEATRO DELL’ELFO, TEATRO NAZIONALE DI GENOVA, FONDAZIONE TEATRO DI NAPOLI -TEATRO BELLINI IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO DI RESIDENZA DELL’EMILIA-ROMAGNA “L’ARBORETO – TEATRO DIMORA | LA CORTE OSPITALE”
Carrozzeria Orfeo
drammaturgia GABRIELE DI LUCA
regia GABRIELE DI LUCA, MASSIMILIANO SETTI, ALESSANDRO TEDESCHI
con ELSA BOSSI, AMBRA CHIARELLO, FEDERICO GATTI, BARBARA MOSELLI, MASSIMILIANO SETTI, ROBERTO SERPI, FEDERICO BRUGNONE
si ringrazia per la voce della moglie BARBARA RONCHI
musiche originali MASSIMILIANO SETTI
scenografia e luci LUCIO DIANA
costumi STEFANIA CEMPINI
fotografie di LAILA POZZO