LA COSCIENZA DI ZENO @ Teatro Duse: la parole di Svevo prendono vita

Dal 3 al 5 novembre è andato in scena al Teatro Duse di Bologna “LA COSCIENZA DI ZENO”: un omaggio, per i cento anni dalla pubblicazione, al grande romanzo di Italo Svevo.
Nei panni di Zeno Cosini un profondo Alessandro Haber, diretto da Paolo Valerio, per una produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e di Goldenart Production.
Lo spettacolo è stato recensito anche a Roma.

La sfida della parola: italo Svevo sì, ma ad alta voce

Un grande occhio proiettato sul fondale, la voce del Dottor S. che nel preambolo della Coscienza di Zeno annuncia: “Queste memorie […], le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia”, l’occhio proiettato che si ingrandisce sempre più, come a dire: “Ecco, guarda tu stesso”; così inizia la messa in scena di uno dei capolavori letterari più influenti del ‘900.
Subito, Haber seduto in poltrona, inizia a raccontarci del primo e forse più famoso episodio in cui ci si imbatte nel romanzo: l’ultima sigaretta.
Il lettore più affezionato si chiederà: come è possibile che un romanzo così intimo, basato su memorie scritte in forma di diario, riflessive e arzigogolate, trovi altrettanta vita su un palco? Come colmare il divario tra parola scritta e recitata?
Un bell’azzardo, prendere, smontare e riavvolgere con un linguaggio diverso, un capolavoro; un diamante brilla da solo, il gioco è trovare una luce nuova sotto cui guardarlo.

LA COSCIENZA DI ZENO: Paolo Valerio firma una regia impeccabile

La regia di Paolo Valerio è stata all’altezza della sfida: il vecchio Zeno Cosini, Alessandro Haber, racconta con le parole di Svevo, la sua esistenza, tra scelte codarde, riflessioni sarcastiche e una vena di pessimismo. E cullati dalla voce di Haber vediamo il giovane Zeno Cosini, Alberto Onofrietti, che rivive in prima persona quegli attimi, ripercorsi come scene di vita non realistiche, ma come vaghi ricordi, di cui ci rimane un gesto, uno scambio di battute modificate dalla memoria, una sensazione.
Il collante di tutto, oltre alle parole di Svevo, l’ensemble di attori che -pur con piccoli ruoli- crea la vita e il fermento dei ricordi lontani: Francesco Migliaccio, Valentina Violo, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Emanuele Fortunati, Meredith Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin e Giovanni Schiavo.

La coscienza di zeno_scena

LA COSCIENZA DI ZENO: la scenografia al Teatro Duse

Paolo Valerio è riuscito a trasmettere l’anima del romanzo anche grazie a Marta Crisolini Malatesta, scenografa e costumista.
In scena, oltre alla poltrona di Haber, solo delle sedie nere che creano le varie situazioni: un salotto, una seduta spiritica, un letto e via dicendo.
Sul fondale, appeso, un grande cerchio, cornice vuota dentro cui vengono proiettate foto e video che accompagnano la scena sul palco dandone una visione pseudo onirica, in linea con la psicanalitica dell’opera di Svevo.

Paolo Valerio e i riferimenti a Hitchcock

Sono presenti riferimenti video a Hitchcock, con un uomo che cade roteando in un tunnel (Vertigo), o con un’inquadratura vorticante su un occhio aperto (Psyco); le foto proiettate, degli attori in veste di personaggio, come grandi cammei tenuti appesi al collo, ricordano le vecchie foto di famiglia dei nostri nonni, in cui i colori reali sono filtrati da un verdastro bianco e nero.
Proiettate, vediamo le immagini filtrate dalla psiche di Zeno: le tre sorelle di casa Malfenti che a tratti appaiono tutte con un unico volto, quello dell’amata Ada, la schiena nuda dell’amante Carla- riferimento a Le violon d’Ingres di Man Ray, il volto di una donna costellato di perle.
Il tutto reso possibile grazie a Alessandro Papa –per i video-, Simone di Luca– foto di scena, Gigi Saccomandi –alle luci, e Oragravity– per le musiche.
Movimenti corali molto curati, precisi e vividi a cura di Monica Codena.

Alessandro Haber: la voce dell’io di Zeno

Prova d’attore non indifferente per Haber, che riesce a entrare in punta di piedi e a farsi carico, piano piano, del peso dello spettacolo: sua la voce che ci guida lungo tutto il percorso e a cui facciamo affidamento per seguire l’oscillante vita di Zeno.
Ogni tanto Haber entra nelle scene, non più raccontandole ma vivendole in prima persona; parlando con Ada, accarezzando Carla o incoraggiando il sé giovane, fino ad arrivare al monologo profetico finale, in cui l’esperienza accumulata negli anni gli permette di far emozionare.

Visto il 3 novembre

La coscienza di zeno_haber scena

LA COSCIENZA DI ZENO: cast e dati artistici

TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, GOLDENART PRODUCTION

Alessandro Haber

di ITALO SVEVO

regia PAOLO VALERIO

fotografie MARCO BELLUCCI

e con ALBERTO ONOFRIETTI, FRANCESCO MIGLIACCIO

e VALENTINA VIOLO, ESTER GALAZZI, RICCARDO MARANZANA, EMANUELE FORTUNATI, MEREDITH FARULLA, CATERINA BENEVOLI, CHIARA PELLEGRIN, GIOVANNI SCHIAVO

adattamento MONICA CODENA, PAOLO VALERIO

scene e costumi di MARTA CRISOLINI MALATESTA

luci di GIGI SACCOMANDI

musiche ORAGRAVITY

video ALESSANDRO PAPA

movimenti di scena MONICA CODENA

fotografie di scena SIMONE DI LUCA

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