Il quattro luglio è andato in scena Gli Altri spettacolo dei Kepler 451 un’indagine teatrale sulla vita di un hater di Lampedusa. Lo spettacolo è inserito nella rassegna Inchiostro.
Inchiostro, modesto gioco di parole, usato per la rassegna estiva all’interno del chiostro dell’Arena del sole, dal 20 al 6 luglio. Il cuore pulsante della rassegna è per l’appunto l’Inchiostro, la parola scritta, parlata, letta e condivisa che nel Chiostro dell’Arena del sole già ci preannuncia un’estate si spera piena di barocchismi d’animo.
Contenuti
Arena del sole: noi
Si parte dal Noi, si parte da questo concetto dal concetto di comunità oppure da una categoria, il “noi” rassicura, ci protegge dagli “altri” che non sono come “noi”, sono i nemici, quello di cui si parla, come quando diciamo “la gente fa” estromettendoci, come se non fossimo anche noi “la gente”.
Nicola Borghesi con i Kepler è scorretto, si muove sul palco ponendo delle basi, logicamente si destreggia in intricati ma chiarissime logiche di pensiero e quello che vuole è tirar fuori il becero pensiero comune dello spettatore medio in sala, tutti ce l’hanno, il pensiero di essere meglio degli “altri”, di dire: “ma noi non siamo come loro” ma loro chi?
Kepler 451: Loro
Chi sono loro? O meglio chi è lui? Chi è l’effettivo protagonista della vicenda: ebbene è tal Mario Lombardino, un pizzaiolo di Lampedusa che diventato famoso nel marasma del web per delle ingiurie tirate alla capitana della Sea Watch.
La vicenda è piena di colpi di scena, involontari, si vede in questi casi che il dio del teatro è buono e giusto perché ha permesso ai Kepler di modellare e montare uno spettacolo sicuramente vincente sia dal punto di vista della messa in scena sia da un punto di vista pratico di movenze all’interno dello stomaco dello spettatore che ridacchia alle battute ma allo stesso tempo giudica questo pizzaiolo che potrà non essere il più intelligente, sarà vero che non si tuffa nelle torbide vicende del libri di Tolstoj, ma rimane comunque una persona, questo è quello che ogni tanto sfugge a noi nel giudicare loro, questo è quello che è sfuggito anche a Mario Lombardino quella sera.
Nicola Borghesi: Gli altri
Nicola Borghesi è un amante delle storie, degli aneddoti da raccontare e la sua energia potentissima saetta per il palco e ci coinvolge tantissimo perché quelle cose le vuole raccontare al pubblico proprio come fosse un vecchio amico. Nicola sembra dica al pubblico: “Vez, ti devo raccontare questa storia incredibile”. Ed è quello che fa con colpi teatrali e di stile.
Nicola, più giovane nei video (questo è una ricerca iniziata nel 2020, i video reportage che appaiono in scena sono di quell’anno), sembra un uomo e un attore destinato ad assomigliare sempre di più al suo nome, un uomo e un attore che non perderà però la sua energia teatrale nel corso del tempo, forse avrà bisogno di “pause da scrolling”, ma cinque minuti bastano anche durante uno spettacolo.
Conclusioni
Gli altri è un favore al teatro contemporaneo, uno dei motivi per il quale si dovrebbe andare a teatro ancora ed è lo schiaffo in faccia a chi critica il teatro perché troppo intellettuale e borghese, in questo caso è serio, giocoso e Borghesi (gioco di parole modesto tanto quanto “InChiostro” tocca ammettere)
dati artistici
Un’indagine teatrale di Kepler-452
drammaturgia e regia Nicola Borghesi e Riccardo Tabilio
ideazione tecnica Andrea Bovaia
coordinamento Roberta Gabriele
in scena Nicola Borghesi
con il contributo di Emilia-Romagna Teatro Fondazione
con il sostegno di L’Arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale – Centro di Residenza
Emilia-Romagna
con il sostegno di Agorà/Unione Reno Galliera
durata: 75 minuti