Di Francesca Lupo
Negli spazi di Ateliersi, a Bologna, la sera del 17 ottobre la danzatrice e coreografa Zoé Lakhnati, ospite di una residenza insieme a Macarena Bielski Lopez e Antoine Dupuy Larbre, e la compagnia Masque Teatro vanno in scena con due studi. Tra le due performance viene organizzato un momento collettivo di condivisione di impressioni e domande sul primo lavoro in un clima familiare, accogliente e aperto.
Contenuti
Ateliersì: Via S. Vitale 69, Bologna
Ateliersi è un collettivo di produzione artistica: nascosto tra i portici, è gremito di gente, tra una piccola sala bianca al piano terra dalla quale si passa per accedere al teatro e la caffetteria, luogo di ristoro e di incontro al primo piano. Interessato ad una continua ibridazione di linguaggi e temi è luogo di ospitalità di progetti di creazione e di residenza. I tre giovani artisti hanno vissuto a Bologna per due settimane nell’ambito del progetto Nouveau Grand Tour ideato dall’Institut français: ispirandosi all’omonima pratica del Settecento, l’obiettivo è lo scambio e il conseguente arricchimento culturale di artisti under 30 di tutte le discipline. Ed è proprio con la restituzione al pubblico del lavoro creato in residenza che ha inizio una serata intensa.

Da Schwarzenegger a Laura Palmer: corpi forti e morti
Lakhnati è distesa sotto un portico a pancia all’aria dall’altra parte della strada, vestita di una felpa, dei jeans, scarpe da tennis, i capelli raccolti. A volte trascinandosi, altre in piedi, con sguardo allucinato raggiunge il pubblico che si accalca intorno a lei. Dopo averlo fatto uscire, lo riporta dentro l’edificio. Nella sala precedente all’ingresso del teatro tre mappe concettuali composte da immagini e scritte si diramano, divise in tre temi: da sinistra verso destra, l’isteria, la rappresentazione della morte del corpo femminile e il bodybuilding. Una volta in teatro, viene circondata dagli spettatori mentre alterna e collega fluidamente pose stentoree e ferite lancinanti in uno spazio illuminato da una luce sì calda ma insinuante. Successivamente si sposta all’aperto del chiostro di Ateliersi. La musica elettronica di Bielski Lopez si muta in un canto spagnolo prodotto dalla sua nuda voce, accompagnato dagli ultimi passi di Lakhnati. Il loro Arnold rammenta la forza e la strutturale caducità del corpo umano, sempre più costretto in etichette e tragedie contemporanee.
Voodoo: Superuomo e marionetta

Un altro studio è quello di Voodoo di Masque Teatro, compagnia di Forlì nata nel 1992. Due quadrati di luce rinchiudono a destra la performer Eleonora Sedioli e a sinistra un albero riprodotto mimeticamente. La ripetizione della frase sonora e della partitura coreografica stimolano una trance inquietante senza via d’uscita, il nero del buio in sala si unisce alla cenere sparsa su tutto il palco. La luce delinea i muscoli di Sedioli mentre con fatica cerca di alzarsi dalla sedia e con altrettanta di raggiungere l’albero, sotto il quale si accovaccerà stremata alla fine della performance. Una semplice retta si traduce in fatica, impossibilità, violenza dalla quale Sedioli viene buttata giù al centro del ring-palco, dove invano schiva pugni invisibili. Una volta giunta sotto l’albero si libera dei vestiti e contorce il suo corpo sino a perdere quasi le sembianze umane, ormai ricoperta di cenere. Il luogo senza tempo, mentale ed angusto costringe ad una visione senza sosta della lotta perenne dell’essere umano in cerca di qualcosa, qualcuno, se stesso. Nel perenne dubbio che questa lotta sia cercata, questa retta liberamente percorsa e non istigata, magari dalle stesse forze che minacciano il corpo in Arnold.
Dati artistici
ZOÉ LAKHNATI / Arnold @Artists in ResidenSì
apertura della residenza artistica
di e con Zoé Lakhnati
in collaborazione con Macarena Bielski Lopez e Antoine Dupuy Larbre
tutoring Federica Amatuccio
nell’ambito del progetto Nouveau Grand Tour, ideato e concepito dall’Istituto di Francia in Italia (IFI) / Ambasciata di Francia in Italia
MASQUE TEATRO / Voodoo
primo studio
con Eleonora Sedioli
ideazione Lorenzo Bazzocchi
tecnica Angelo Generali, Lucia Ferrero
comunicazione Francesca Mambelli
produzione Masque teatro
con il contributo di MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì