Anche quest’anno Gufetto propone il meglio di questa stagione teatrale "off" romana.
In questo best off abbiamo selezionato dei passi, degli stralci delle recensioni sugli spettacoli più belli che ci hanno accompagnato, fatto pensare, fatto soffrire, fatto emozionare, fatto ragionare.
È stato un anno duro per il teatro romano: tanti gli spazi chiusi (Conciatori, Sala Uno, Teatro Orologio) nella prima parte dell’anno, pochi i fondi concessi dalle Istituzioni; graduale lo smarrimento della ricerca drammaturgica, anche se, come sempre, il teatro trova sempre la forza di rialzarsi, e noi di Gufetto seguiamo da vicino questo proposito.
Per questo, quest’anno siamo stati in spazi spesso non convenzionali e diversi, (Angelo Mai, Carrozzerie NOT), siamo tornati nelle realtà consolidate come off della Capitale (Teatro Studio Uno, Argot e Brancaccino), abbiamo percorso i lussuosi pavimenti di nuovi e vecchi teatri (OFF OFF Theatre, India e Piccolo Eliseo) e quelli più modesti di realtà che hanno proposto interessanti spettacoli di teatro civile (Argot, Lo Spazio e Marconi), Musica (Stanze Segrete e Brancaccino), Danza (Teatro Vascello) e ricerca drammaturgica (TordiNona Teatro).
Ecco il nostro meglio del 2017, sono 20 storie, da 20 firme diverse, 20 spunti di vite di teatro che vorremmo fossero anche vostre!
CAFFETTIERA BLU @ Angelo Mai
Recensione di Antonio Mazzuca (14/12/2017)
In scena uno dei testi di Caryl Churcill all’interno di “NON NORMALE, NON RASSICURANTE. PROGETTO CARYL CHURCHILL” a cura di Paola Bono (studiosa dell’autrice), per la regia di Giorgina Pi (una coproduzione Angelo Mai-369 gradi).
La Compagnia Bluemotion, sorta all’interno del Collettivo Angelo Mai ci propone CAFFETTIERA BLU rispettando una delle volontà della scrittrice: quello di costruire la scena partendo da un elemento fisso, un tavolo cui si appropinquano di volta in volta gli attori – sei in tutto (Sylvia De Fanti, Gian Marco Di Lecce, Mauro Milone, Giulia Weber, Laura Pizzirani, Simona Senzacqua)- mescolati al pubblico disposto accuratamente intorno ai quattro lati del desco.
C’è in CAFFETTIERA BLU una dissolvenza di parola e significato che sfocia poi in decostruzione o piuttosto in una sostituzione linguistica del parlato che richiama un’altra decostruzione e sostituzione, quella della veridicità del rapporto familiare che avviene proprio intorno al tavolo (locus per eccellenza del confronto familiare classico).
EASY TO REMEMBER @Off/Off Theatre
Recensione di Rosella Matassa (14/12/2017)
Il nuovo atteso spettacolo scritto da Stefano Ricci e Gianni Forte, è un omaggio all'eccezionalità della vita e dell'opera della poetessa Marina Cvetaeva. Come le istantanee di radiografie di diverse parti del corpo proiettate durante alcuni cambi di scena, le suggestioni stimolate sono fulminee e frammentarie, lontane da qualsivoglia progetto di narrazione strutturata.Spettacolo sulla memoria, EASY TO REMEMBER non propone allo spettatore una pedissequa ricostruzione della biografia della donna Marina, mirando piuttosto a suggerire per allusioni sentimenti e struggimenti relativi al suo vissuto.
BLAKE ETERNAL LIFE @ Carrozzerie N.O.T.
Recensione di Bianca Coppola Melon (13/12/2017)
Uno spettacolo del duo Pappacena/Vezzani, raffinato che ti inchioda alla sedia e ti nutre come un nettare meraviglioso: le parole illuminate di William Blake questo poeta fuori dal comune, accompagnate da una musica straordinaria fusa in un felice connubio sonoro elettro-rock, cominciano a prendere corpo e forma, complici anche le immagini proiettate alle spalle dei musicisti, che oltre alla traduzione delle canzoni, offrono immagini realmente surreali: bambole e fiori che sciogliendosi come cera cambiano aspetto, e mani, maschili e femminili, si legano e si slegano senza sosta.
UNA RAGAZZA LASCIATA A META' @ TeatroArgotStudio
Recensione di Eleonora Bucciero (11/12/2017)
Interpretato dall’energia magnetica di Elena Arvigo e tratto dal romanzo di Elimear McBride “A girl is a half formed thing”, con traduzione di Riccardo Duranti e scenografia di Alessandro Di Cola. Scopriamo il mondo di una ragazza alle prese con i suoi guai. Esibizione davvero toccante di Elena Arvigo. La posizione in cui si pone lei nell’interpretare il personaggio, è trasversale ed è l’unico modo in cui poter far arrivare un personaggio simile.
PASSI Una Confessione @ Teatro Brancaccino
Recensione di Paola Proietti ( 05/12/2017)
All’interno del progetto La Caduta*, il duo Bartolini – Baronio ha analizzato e rappresentato lo scorrere di una vita e degli eventi che la condizionano, alla ricerca di una accettazione e di una ricostruzione a partire dai propri cedimenti. È uno studio, un work in progress; non potrebbe essere altrimenti: dopo la tesi e la controtesi, deve esserci la sintesi e siamo nell’epoca in cui tutto è stato detto e fatto e quasi tutto destrutturato e ristrutturato.
MACBETH WILL NEVER DIE @ Teatro Tordinona
Recensione di Flavia Martino (03/12/2017)
“Salve a te, Macbeth”: questa la prima battuta del nuovo spettacolo di Pierpaolo Sepe. Entrando nella sala, gli otto interpreti (Federico Antonello, Marco Celli, Giulia De Luca, Paolo Faroni, Vincenzo Paolicelli, Noemi Francesca, Biagio Musella, Marco Trotta) sono seduti a proscenio e fissano gli spettatori che mano a mano prendono posto. Da qui in poi, il contatto fra il palco e la platea diventa inscindibile.
In un’ora si assiste a un turbinio di partiture fisiche che si susseguono con un ritmo sempre più incalzante e danno la netta spirale di odio e violenza che lo porta al potere ma che segna anche la sua fine precipitosa.
MUSIC-HALL @Teatro Brancaccino
Recensione di Francesca Brunetti (17/11/2017)
Il testo di Jean Luc Lagarce, autore francese tra i più rappresentati al mondo, sbarca a Roma sotto la regia di Marco Carniti e con la brillante traduzione di Gioia Costa. A dare vita (o morte) all’opera un trio di attori composto da Sandra Collodel, Sebastian Gimelli Morosini e Dario Guidi.
MUSIC-HALL è uno spettacolo che parla di sé. È la storia di un’opera che si ripete, si adatta e cambia fino ad arrivare a sgretolarsi su se stessa. I tre attori sono incastrati nella storia: una ragazza, ormai troppo segnata dal tempo, e i suoi due boys, due ragazzi trovati come sostituti dei precedenti attori e corrotti dall’illusione del mondo dello spettacolo.
LA PARTE MIGLIORE DI ME @ Teatro San Paolo Ostiense 190
Recensione di Samantha Grasso (14/11/2017)
Uno spettacolo della Compagnia Orto degli Ananassi. Culla dello spettacolo resta la recitazione dei due protagonisti, invasi: le luci di Lucio Diana lasciano vedere, a contrasto con le ombre dei pensieri e del palco, il sudore di Andrea e gli occhi lucidi di Ilaria, la fatica e la commozione del cuore scandite, puntuali, dalla musica e dai rumori di scena, dalla mimica e dalle immobilità. Le loro, le nostre.
SE CI SEI BATTI UN COLPO @ Teatro Lo Spazio
Recensione di Simone Romano (08/11/2017)
Fabio Mascagni interpreta con grande comicità ben tredici personaggi nello strabiliante monologo di Letizia Russo SE CI SEI BATTI UN COLPO . Come si può vivere senza cuore? Eppure Franco vive. Unico caso al mondo, nasce con una malformazione insolita: è privo dell’apparato cardiaco.
La magia di questa drammaturgia sta proprio qui, in questa rivelazione comica e spaventosa, della mancanza di cuore della moderna umanità sempre più insensibile e lontana dalla comprensione e dalla compassione, mostrandoci come anche noi, talvolta, siamo senza cuore.
MODERN FAMILY 1.0 @Teatro Brancaccino
Recensione di Giuseppe Donatelli ( 27/11/2017)
Lo spettacolo, figlio delle menti di Giovanna Donini, Annagaia Marchioro e Virginia Zini, ci porta nella casa di due ragazze che, come tante, hanno deciso di costruire una vita insieme e che ora devono affrontare uno dei momenti salienti della vita delle giovani coppie, il trasloco.
CARUSO e altre storie italiane @ Teatro Vascello
Recensione di Martinica Ferrara (03/11/2017)
Un incantesimo di danza, di musica che palpita dal cuore del nostro Sud e di quella amata e insuperabile di Lucio Dalla e del grande tenore a cui il cantautore dedicò il famoso pezzo e da cui prende nome lo spettacolo, Enrico Caruso. Ma la forza fisica, l’estrema flessibilità e atletismo dei corpi non sovrasta mai la grazia e la qualità artistica della danza. Lo stile è a tratti lirico e drammatico, ma anche giocoso, pieno di brio infantile e ironico
DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE @ Teatro Argot
Recensione di Laura Campioni(14/10/2017)
Testo di Filippo Gili. Regia di Francesco Frangipane.
È uno spettacolo che va visto. “Qual è il tempo dell’istinto?” Tre secondi? Un millesimo di secondo? Un istante, passato il quale subentrano ragionamenti, sensi di colpa, riparazioni, aggiustamenti…E se poi ci dovessimo trovare a dover prendere la decisione che segnerà per sempre le sorti di chi resta e di chi va?
La magia di questa drammaturgia sta proprio qui, in questa rivelazione comica e spaventosa, della mancanza di cuore della moderna umanità sempre più insensibile e lontana dalla comprensione e dalla compassione, mostrandoci come anche noi, talvolta, siamo senza cuore.
IL GIOCO DELL'AMORE E DEL CASO @ Teatro India
Recensione di Giuseppe Sciarra (19/06/2017)
In scena al Teatro India, l'interessante spettacolo di Pierre de Marivaux per la regia di Lorenzo Lavia, una produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale in collaborazione con Accademia di Costume e Moda e Conservatorio di Musica Santa Cecilia.
Lorenzo Lavia, alla sua terza regia teatrale, fa totalmente sua la poetica di Marivaux, e più che guardare gli altalenanti lavori registici di suo padre Gabriele, se ne discosta, alla ricerca di una sua identità, guardando semmai a quei registi che sono entrati nell'Olimpo del nostro teatro. Un nome su tutti Strelher
COLETTE E IL MUSIC-HALL @ Teatro Stanze Segrete
Recensione di Costantino Buzi (13/05/2017)
Ispirato a "I retroscena del Music-Hall" di Colette e presentato dalla Compagnia Diritto e Rovescio, lo spettacolo mette al centro le storie personali di artisti del varietà nel primo novecento, un mondo solo all'apparenza scintillante.
Il cast, di alto livello, si muove all’interno di una scenografia evocativa seppur essenziale, a un passo (vero) dal pubblico. Con maestria, guardandoci talvolta dritti negli occhi, le attrici, calate profondamente nei loro personaggi, li raccontano a noi, in un meccanismo puntuale nel quale sembrano solo occasionalmente toccarsi fra loro.
OPERAZIONE BALENA @ Teatro Agorà
Recensione di Gianluca Flammini (13/05/2017)
Lo spettacolo prende il nome dal famoso piano messo in atto dal generale Kappler il 17 Aprile 1944 nel quartiere del Quadraro che portò al rastrellamento e poi alla deportazione in Germania di 947 civili di cui solo la metà fece ritorno a casa. In scena 6 ragazzi affetti da gravi disturbi psicologici e comportamentali, grazie all’aiuto di Adele un attrice single e disoccupata che con i fondi del provveditorato riesce a tirare su un corso di teatro- terapia con lo scopo di far appassionare i ragazzi a un avvenimento molto importante dall’enorme valore affettivo.
IL GATTOPARDO @ Teatro Brancaccino
Recensione di Paola Brigaglia (19/04/2017)
Al Teatro Brancaccino, per la rassegna “Una stanza tutta per lei” curata da Daniele Salvo, il romanzo di Tomasi di Lampedusa “Il Gattopardo” ha preso dimensione scenica attraverso il corpo e la voce di Maria Paiato, regia di Giulio Costa.
Di tanto in tanto la lettura era accompagnata da musiche in sintonia con la scena raccontata, ma anche nei momenti in cui essa taceva, la maestria dell’interprete è stata tale nella narrazione che si rimaneva comunque trascinati e non ci si rendeva conto dello scorrere del tempo.
AETERNITAS storia di amianto, un killer silenzioso@ Teatro dei Conciatori
Recensione di Rachele Fortuni (03/04/2017)
Il testo di Pino Borselli, anche regista della pièce, offre allo spettatore uno spaccato della vita degli operai che si sono ammalati di lavoro, respirando ogni giorno la letale fibra dell’amianto.
Sul palco Roberta Mattei interpreta l’essenza di quel minerale, tanto affascinante quanto nocivo, che agli inizi del dopoguerra, sinuosamente, si è introdotto nella quotidianità degli italiani e, prima ancora, nelle fabbriche destinate alla produzione dell’eternit.
COMBUSTIBILI @ Teatro India
Recensione di Paola Musollino (26/02/2017)
riadattamento dell’unico testo teatrale di Amélie Nothomb, nasce dall’idea di Samuele Chiovoloni, che ne firma anche la regia, operando sul testo originario della scrittrice belga un lavoro di "riduzione", riscrittura in quadri e sostituzione dei testi immaginari con testi del canone letterario occidentale. La compagnia perugina di Roberto Biselli, Teatro di Sacco, nota per le sue produzioni di drammaturgia contemporanea e di sperimentazione di nuove forme di linguaggio spettacolare, è andata in scena domenica 19 febbraio al Teatro India, che ha ospitato la compagnia in seguito alla chiusura del Teatro dell’Orologio, posto sotto sequestro dalla questura di Roma dal 17 febbraio, giorno dopo la prima dello spettacolo, per la mancanza di un’uscita di sicurezza.
SURGELAMI @ Teatro Studio Uno
Recensione di Anna Maria Michetti (19/02/2017)
Frutto di una collaborazione creativa, esperimento di “drammaturgia scenica”, più che al prodotto, Niccolò Matcovich e la Compagnia Habitas pongono il testimone in mezzo al processo, coinvolgendolo nel conseguimento dello scopo creativo nel suo farsi. La parola non è cardine, non è spartito su cui si basa l’evoluzione dell’azione, non si è stabilizzata. È materiale duttile e fluido.
ANIMALI DA BAR @ Piccolo Eliseo
Recensione di Susy Suarez (15/01/2017)
La cifra stilistica della compagnia Carrozzeria Orfeo è inconfondibile, una raffica di allegro cinismo, ironie amare, lapidarie, affermazioni politicamente scorrette e l'uso selvaggio di un linguaggio colorito ma che riesce ad essere mai volgare in un contesto in cui c'è poco da avere peli sulla lingua.
Tutti gli interpreti padroneggiano il proprio personaggiocon sicurezza, senza sbavature.
Nei dialoghi serratissimi si intrecciano mille mondi, si attraversano innumerevoli tematiche, e tutto resta in equilibrio grazie al dinamismo di una regia che trascina come la coreografia di una vivace canzone pop.