La Pirandelliana è una manifestazione longeva e in questo luglio compie i suoi primi ventitré anni. Longeva come il canuto Marcello Amici: padre di tanta amorevole rassegna dedicata all'autore siciliano.
Il sito aiuta lo spettatore a nutrire quell'incanto che il Teatro da solo deve suscitare. Ma qui lo stupore cova già da subito dato che si passa per la Basilica di Sant'Alessio, dentro il sagrato, si costeggia l'altare e ci si infila nel giardino per conquistare la vista del palco e della platea.
Naturalmente Roma è lì sotto a guardare e lasciarsi guardare. L'ora è quella del tramonto, e tutto sembra far parte della meravigliosa messinscena.
Sul palco “artefatto” (qui si usa il termine nel suo primigenio significato latino di arte factus) contribuiscono al pari di complici silenti: trasparenze di velatini, spicciole figure geometriche. Dunque, è l'attore in scena messo davanti al pubblico nella sua interezza e sincerità. E' il personaggio denunciato così come vuole l'autore di Girgenti. «E' Teatro di parola» come si dice nella sinossi, e siamo d'accordo. Ogni altra aggiunta può dirsi mero orpello.
La compagnia “La Bottega delle maschere” mette in scena “TUTTO PER BENE” e “ATTI UNICI” fino al 4 agosto 2019.
In questa tiepida serata d'estate scegliamo di vedere: “L'altro figlio, Male di luna, Notte, L'uomo dal fiore in bocca, All'uscita”, dunque gli ATTI UNICI. Rari, perché non sempre le compagnie le mettono in scena dato la loro durata breve; qui Amici decide di presentarli insieme e l'operazione ci piace. In essi le movenze accennate del pensiero pirandelliano, quell'ombra di Follia che lo contraddistingue per tutta la vita personale e letteraria. Pirandello è come una spugna di mare che assorbe la follia della moglie? Non si è mai capito: intanto, diviene nota unica con la quale l'autore riesce a orchestrare infinite partiture teatrali. In Pirandello vi è un “Caos” lucido che arriva dallo scavo della coscienza umana. Delirio della mente guadagnato (a volte come un bene) dai fatti che possono riguardare ogni personaggio in modo diverso e altri uguali. Si racconta la follia di chi sa che dovrà morire per colpa di un infame “epitelioma” (L'uomo dal fiore in bocca), c'è la follia della donna che ha desiderato quel bacio che le bruciasse davvero e invece si accorge che è solo sangue e si ritrova fantasma insieme al marito e l'uomo grasso. Lì, imbrattata di rosso, a parlare dell'amante e suo carnefice. Ma c'è la follia di chi è stata stuprata contro natura e alla stessa maniera “innaturale” non riesce ad amare il figlio senza colpa e uguale a quel brigante di padre (L'altro figlio). Ma c'è dell'altro.
Compagnia amatoriale: un coro appassionato di Teatro. C'è amore, dedizione, ma spesso mancano le intonazioni autentiche, giuste. Movimenti lenti. C'è spesso carenza di ritmo.
Il trucco non rende a creare la suggestione voluta, specie nelle donne: Mariagrazia sembra uscita da una festa di carnevale. Nella donna uccisa non si vede il sangue. Qualche grande attrice (ricordiamo Anna Màlvica) lasciava intravedere anche il seno così come richiede il testo. Qui non accade. E il monologo perde di forza, verità, per quanto interessante. Marcello Amici dà alla regia quel sapore capocomicale d'altri tempi. Lui stesso affascina con il modo garbato; è vero in molti tratti ma in altri corre e sembra avere fretta di arrivare al capoverso della battuta successiva che gli gira in testa macera di memoria. "L'uomo dal fiore in bocca" viene svilito del dramma raccontato: non c'è alcun guizzo che ridesti il pubblico, nessuna arrabbiatura per quel residuo di vita grande come un cespuglietto sulla proda…
Ci piace molto Marco Vincenzetti, ha la presenza del primo attore e ci sembra un professionista o forse lo è. Nell'ultimo atto unico ne guadagna anche Amici in coppia con Vincenzetti, e incalza il ritmo e restituisce verità al suo Filosofo. Amici, secondo noi, possiede la stoffa del buon attore (molto meglio di tanti sedicenti professionisti) ma commette l'errore comune di non farsi dirigere; così come faceva il vero e affascinante Capocomico.
Info:
PRIANDELLIANA 2019
Il cartellone di Pirandelliana 2019 conterrà Tutto per bene, in scena il martedì, il giovedì, il sabato; L’altro figlio, Male di luna, Notte, L’uomo dal fiore in bocca, All’uscita, il mercoledì, il venerdì, la domenica.
Compagnia teatrale La Bottega delle Maschere
Marcello AMICI,
Aba CIVIDINI,
Romina DELMONTE
Lucilla DI PASQUALE,
Tiziana NARCISO
Emanuel PASCALE,
Valerio ROSATI,
Maurizio SPARANO,
Anna VARLESE,
Marco VINCENZETTI
Scene: Marcello de Lu Vrau
Direzione tecnica: Roberto Di Carlo
Costumi: Anna Varlese, Gianfranco Giannandrea, Lucilla Di Pasquale
Assistente alla regia: Aba Cividini
Ufficio stampa: Brizzi Comunicazione – c.brizzi@brizzicomunicazione.it
Tel. 0639038091- 0639030347 – 3341854405
Biglietti
Ingresso € 18,00 (ridotto € 15,00)
Inizio spettacoli ore 21.15 – apertura botteghino ore 20 – Lunedì riposo
www.labottegadellemaschere.it
info@labottegadellemaschere.it
Prenotazioni
PRENOTAZIONE TELEFONICA
tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30 chiamando i numeri: 331-5790892
oppure 06-51955055; negli orari non assistiti da un operatore sarà attiva una segreteria
telefonica a cui lasciare la prenotazione.
PRENOTAZIONE ON-LINE
tutti i giorni compilando l’apposito form presente sul sito https://www.labottegadellemaschere.it/
(le prenotazioni effettuate nello stesso giorno dello spettacolo prescelto saranno accettate
inderogabilmente fino alle ore 17.00).