Al teatro dei Conciatori, dal 23 al 28 febbraio è in scena “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, diretto da Alessandro Averone e interpretato da Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro, Antonio Tintis.
"Aspettando Godot" è senza ombra di dubbio l’opera teatrale più conosciuta di Samuel Beckett, la cui stesura risale al 1949, durante una pausa alla lavorazione delle sue opere più impegnative, in quanto l’artista considerava lo scrivere per il teatro un meraviglioso e liberatorio diversivo. Lo spettacolo fu poi rappresentato per la prima volta al théatre de Babylone di Parigi il 5 gennaio del 1953 suscitando ovviamente reazioni molto controverse. Da allora il testo è stato rappresentato tantissime volte in giro per i teatri di tutto il mondo, diventando uno dei testi di teatro più conosciuti del ‘900. Un capolavoro che non ha connotazioni di tempo e spazio e tratta temi universali e per questo sempre attualissimi.
Nel piccolo palco del Teatro Conciatori, la magia che dura da più di cinquant’anni si ripete grazie alla bravura degli interpreti e alla sapiente regia di Alessandro Averone. La platea è sorprendentemente gremita pur trattandosi di un martedì sera ma nessuno, credo, sia rimasto deluso e le quasi due ore di spettacolo scorrono veloci e ci regalano momenti tragi-comici, esilaranti, crudeli, sentimentali, scurrili, spietati, esattamente come la vita reale.
Sul palco l’allestimento è estremamente semplice e fatto con materiali di recupero: un albero molto stilizzato, un tubo piegato nel quale si siedono i vari personaggi e una specie di fanale gigante che diffonde una luce rossastra al momento del tramonto. La scena di apre con Estragone e Vladimiro, due barboni che si ritrovano sotto un’ albero in attesa di Godot, un uomo che non conoscono personalmente ma che ha promesso loro un pasto caldo e un giaciglio su cui dormire. Durante l’attesa di qualcuno che non arriverà mai, i due dialogano usando vari tipi di linguaggio, passando da registri alti a registi bassi, dal volgare turpiloquio alle gag da cabaret. Ad un certo punto entrano in scena Pozzo, un proprietario terriero, e il suo servitore, Lucky, tenuto al guinzaglio dal primo. I due strani personaggi si fermano per una pausa lungo il cammino verso una fiera di paese e cominciano ad interloquire con Estragone e Vladimiro. Ne scaturiscono momenti di alta comicità e nello stesso tempo di grande bassezza a livello umano. I quattro attori, ridanno vita in maniera magistrale ai personaggi Beckettiani, restituendoci delle vere caricature dell’essere umano con tutti i pregi e difetti, con tutta la ferocia, la compassione, la pena, il sentimentalismo e l’immensa solitudine di fondo che c’è in ognuno di loro. Una menzione speciale anche alla Marzia Paparini per i meravigliosi e azzeccatissimi costumi che contribuiscono in modo determinante alla caratterizzazione dei personaggi.
Spettacolo assolutamente da non perdere per chi ha voglia di rivedere e rivivere pienamente il capolavoro senza tempo di Samuel Beckett in una veste che rende onore all’originale e la cui regia di Alessandro Averone insieme all’interpretazione di Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro, Antonio Tintis ci regala emozioni forti insieme ad una serata di grande teatro.
Sarà in scena al Teatro dei Conciatori dal 23 al 28 febbraio 2016, ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett, per la regia di Alessandro Averone (premio Le Maschere del Teatro 2015) che noi di Gufetto abbiamo già apprezzato in SORELLA CON FRATELLO, sempre al Teatro Conciatori. Con lui un nutrito cast di attori, Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro, Antonio Tintis.
RIDUZIONI a 10 euro+2 tessera prenotando come LETTORI DI GUFETTO: Tel. 06.45448982 – 06.45470031
Note di regia – Alessandro Averone
"Quello che mi ha sempre affascinato in Beckett è la sottile e fine poesia che scaturisce dai suoi testi. L’amore e la compassione per l’essere umano costretto disperatamente alla ricerca di un senso. Il vagare su questa terra in perenne attesa di un gesto, di una parola che si faccia Verbo e indichi una via, una meta per colmare il mistero dell’essere qui e ora. Nessun Dio. Nessuna metafisica. Si aspetta. Qualcosa di indefinito e sconosciuto. Si fa passare il tempo e si riempie uno spazio. Ci si aggrappa perdutamente a qualsiasi cosa ci ricordi che esistiamo e che siamo vivi. Si gioca, con quello che resta. Del mondo, dell’essere umano, delle parole. Si resiste. Con affetto e violenza. Con quello che si è. Con tutti i nostri limiti. Stretti l’un l’altro. Aspettando Godot".
TEATRO DEI CONCIATORI – Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA
Tel. 06.45448982 – 06.45470031 – info@teatrodeiconciatori.it – http://www.teatrodeiconciatori.it/
TIPOLOGIA BIGLIETTI: € 18,00 + tessera obbligatoria di 2 €
ORARIO SPETTACOLI: dal martedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18,00
RIDUZIONI PER I LETTORI DI, GUFETTO
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