ANTONIO E CLEOPATRA, ANCHE PERDERE IL MONDO è stato presentato in prima assoluta al Teatro Metastasio di Prato lo scorso Mercoledì 11 Maggio, con repliche fino alla Domenica inclusa. Lo spettacolo, scritto da Federico Bellini e Roberto Romei (quest’ultimo ne è anche regista), vuole essere un riadattamento della tragedia shakespeariana a cavallo tra passato e presente. I due attori, Paolo Briguglia ed Alice Spisa, si fanno protagonisti esclusivi sul palco di questo famosissimo e travagliato amore, in eterna e continua lotta tra sogno e realtà.
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ANTONIO E CLEOPATRA: LO SPETTACOLO DI FEDERICO BELLINI E ROBERTO ROMEI
La storia d’amore e di passione fra la regina d’Egitto ed il Comandante Romano è ben nota in tutto il mondo. Roberto Romei e Federico Bellini hanno voluto riadattare l’originale tragedia di Shakespeare per dar vita ad uno spettacolo esclusivamente concentrato sui due protagonisti, magistralmente interpretati da Paolo Briguglia (Antonio) e Alice Spisa (Cleopatra).
I due amanti si trovano in Egitto, con la minaccia di Ottaviano alle porte. Si dedicano dunque al festeggiamento del compleanno di Antonio come ultima possibilità di vivere un momento felice e spensierato, lontano dalle responsabilità che li sopraffanno. Ma il loro è un amore difficile, faticoso, in eterna lotta fra la vita ideale che vorrrebbero vivere, lontana da tutto e da tutti, e la realtà del loro mondo. Nel palazzo dove risiedono, Antonio e Cleopatra cercano disperatamente una tregua per la loro sfortunata condizione ma invano, perché nemmeno rinchiudersi nell’isolamento della loro stanza potrà salvarli dal richiamo della realtà.

ANTONIO E CLEOPATRA: I COSTUMI E LA SCENOGRAFIA
Una camera da letto maestosa, degna appunto di una regina quale è Cleopatra, occupa lo spazio scenico durante tutto lo spettacolo. Lo stile classico e i colori sontuosi dell’arredamento (un letto matrimoniale, quattro torciere, un tavolino a forma di capitello, delle sedie ed un imponente armadio disteso su un fianco obliquo con uno specchio antico al posto del fondo) rendono estremamente solenne la recitazione degli attori, che vestono a pieno contrasto abiti moderni con un Antonio in giacca e cravatta ed una Cleopatra avvolta da un corpetto dorato che ricorda un’armatura, una vestaglia rossa e non a caso dei pantaloni neri: la scelta di presentare la Regina in queste vesti e non con indosso il classico vestito vuole rimarcare, a mio avviso, il potente ruolo di questo personaggio e la figura di una donna forte, non sottomessa, che si pone al pari dell’uomo ed al suo stesso piano in questa travagliata storia d’amore.
ANTONIO E CLEOPATRA: LE SCELTE REGISTICHE
A far da sfondo sono le quinte bianche, pronte a trasformarsi più volte durante lo spettacolo in dei veri e propri proiettori su cui scorrono alcune immagini del famoso film di Mankiewicz del 1963. Questa scelta registica è singolare, perché accompagna lo spettatore nella visione di uno spettacolo che diventa a metà tra teatro e cinema, tra classico e contemporaneo. Questo mix viene poi enfatizzato da statiche luci bianche e fredde e da luci dinamicamente colorate per l’intera durata. Importante il contributo delle musiche: alcune sono imponenti e sostenute, mentre altre sono necessariamente più attuali ( si riconosce la base musicale di “Ma che freddo fa” di Nada) ed accompagnano bene i protagonisti nello sviluppo della scena: le prime infatti enfatizzano ancora di più i momenti di pathos, di crisi della coppia e del suo smarrimento, mentre le seconde riescono a far meglio partecipare anche lo spettatore ai momenti idiallici, di festa e di passione dei due amanti.
ANTONIO E CLEOPATRA: L’INTERPRETAZIONE DEGLI ATTORI
Paolo Briguglia e Alice Spisa sono gli unici protagonisti dello spettacolo e offrono al pubblico l’interpretazione di due amanti appassionati, coinvolti in modo incontrollabile a livello fisico e mentale. Durante la celebrazione del compleanno di Antonio, i protagonisti alternano momenti di crisi profonda, di lotta verbale e corporale per poi arrendersi al triste destino del loro amore. Come in un gioco di ruolo, provano ad immaginarsi in un mondo ideale in cui non sono loro, per poter respirare appieno la purezza del loro sentimento, ma purtroppo il richiamo dei loro rispettivi ruoli, sempre nascosti dietro l’angolo, impedisce ai due amanti di realizzare questo sogno. La recitazione degli attori mostra piena coordinazione e sintonia oltre che un ritmo sostenuto in tutto lo svolgimento della scena, sia nei momenti di più energia che in quelli più rilassati.

ANTONIO E CLEOPATRA: CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Di Antonio e Cleopatra sono state prodotte innumerevoli rappresentazioni teatrali, per cui probabilmente questo spettacolo non avrebbe attratto molto chi ne ha già visto in passato, seppur calato in una dimensione un po’ diversa. Personalmente ho scelto di vederlo in quanto neofita, non avendo avuto finora opportunità di seguire mai nulla sul tema. Le scelte registiche risultano senza dubbio affascinanti, perché assistere ad un mix di teatro e cinema così ben integrato rende a mio avviso lo spettacolo unico e con ottima presa sul pubblico. Non ho ricevuto al contrario particolare coinvolgimento dalla recitazione dei due attori che, come detto sopra, sono stati brillantemente tecnici ed in sintonia tra loro, ma tuttavia non totalmente “veri” nella loro perfomance creando così una perdita di empatia da parte del pubblico.
Visto il
11/05/2022
ANTONIO E CLEOPATRA, ANCHE PERDERE IL MONDO
Drammaturgia: Roberto Romei e Federico Bellini
Regia: Roberto Romei
Con Paolo Briguglia e Alice Spisa
Produzione: Teatro Metastasio di Prato
Foto: Ilaria Costanzo