La seconda stagione teatrale di ÀP, Accademia Popolare dell'Antimafia e dei Diritti si è aperta, il 24 gennaio, con “A testa Sutta”, monologo nato dalla penna di Luana Rondinelli, interpretato e diretto da Giovanni Carta.
Su un palcoscenico vuoto, tranne che per una panca posta nel centro, all’accendersi delle luci l’attore pervade la scena con un’interpretazione che si rivela, immediatamente, convinta oltre che consapevole.
Allo spettatore non viene lasciato tempo per il dubbio, tra i protagonisti della pièce c’è la Sicilia, nella sua declinazione più popolare, che si rivela nitida grazie all’ esclusivo utilizzo del dialetto nella recitazione: la ferma intenzione di trascinare nella tradizione di questa terra non lascia spazio al compromesso.
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Un racconto sulle difficoltà
La prima sensazione è quella del timore di non riuscire a comprendere l’interezza del testo, ma la storia si fa strada tra la forza delle parole e senza sforzo si lascia ascoltare, catturando l’attenzione. In un quartiere povero, nasce Giovanni, “u biunnu”. Biondo con gli occhi azzurri, in una terra di donne e uomini dagli occhi e i capelli “nivuri”, venuto al mondo a soli sette mesi e affetto da un ritardo mentale. La storia di Giovanni si intreccia con quella della polvere della strada e delle sue leggi non scritte, in cui il pesce grande mangia quello piccolo. Lo sguardo candido di u biunnu si posa delicato sulla complessità della vita di chi lo circonda, il padre, la madre, sua zia, gli abitanti del quartiere e il cugino, il suo angelo custode. La vita privata di un ragazzo che affronta la sua diversità sotto l’ala protettrice del suo amato cugino, diventa lo spioncino da cui leggere la storia delle persone e i luoghi che gli sono intorno.
A TESTA SUTTA è un racconto sulle difficoltà, ma anche sull’amore e sull’amicizia, che sceglie come punto di vista quello privilegiato dell’ingenuità.
Se, in alcuni passaggi, il personaggio di Giovanni appare indifeso, in altri, la sua semplicità, i suoi commenti inopportuni, la sua franchezza, il suo coraggio inconsapevole di fronte alla crudeltà e alla prepotenza, il suo sguardo innocente sul mondo diventano armi potenti per affrontare la vita. E quando proprio non riesce a sopportarne il peso, u Biunnu si mette “a testa sutta”, per guardarla da un’altra prospettiva.
L’ottimo lavoro eseguito con le luci di scena mette in risalto il movimento del racconto. L’impegno fisico necessario a Carta per interpretare tutti i personaggi non scalfisce l’energia dell’attore, che nei cambi di registro è preciso ed armonico. Il risultato è uno spettacolo intenso, che strattona e commuove, creando una irresistibile empatia nei confronti del protagonista.
Il Calendario di AP Teatro
Anche quest’anno il cartellone della stagione di ÀP Teatro porta in scena i temi della giustizia sociale, dei diritti, della memoria e della lotta alle mafie. Il prossimo appuntamento è fissato per il 31 gennaio, con lo spettacolo “Confessioni di un masochista” (tutta la programmazione su Gufetto)
L’Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti nasce da un’idea dell’Associazione daSud, promossa anche da Via Libera e Cooperativa Diversamente. Risponde all’esigenza di dare un valore concreto alle riflessioni per anni portate avanti sui temi della mafia e della riqualificazione delle periferie. Un progetto ambizioso, che si pone tra gli obiettivi quello di rilanciare un pezzo di città abbandonato a se stesso e in cui l’offerta culturale è ridotta al minimo. Le attività dell’Accademia hanno luogo all’interno dell’Istituto Enzo Ferrari di Roma, nel quale si tengono anche lezioni serali. Ciò ha consentito l’organizzazione di iniziative aperte non solo agli studenti, ma anche a tutti i cittadini di zona ( e non solo!), quali il Teatro e diversi cicli di Cineforum, con circa quattro proiezioni a settimana gratuite. Questo anche grazie ad una stretta collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia.
L’ultima scommessa vinta dall’Accademia, grazie anche ad un crowfunding e numerosi cittadini e cittadine, è la riapertura di una Biblioteca, non utilizzata da anni, e che verrà inaugurata il 02 febbraio alle ore 18.00 presso l'Istituto Enzo Ferrari.
Info:
una produzione di ACCURA TEATRO
A TESTA SUTTA
di LUANA RONDINELLI
con GIOVANNI CARTA
Vincitore Premio Fersen come miglior drammaturgia contemporanea
Vincitore Festival Monodrana, Sala Consilina.Premio del pubblico e della giuria
Vincitore miglior Attore Festival Teatri Riflessi, Catania