A PUTECA DE’ SUONNE PERDUTE @Teatro TRAM: una metafora per il lavoro artigianale del teatro

Nel rispetto delle misure di sicurezza dal 18 dicembre al 9 gennaio, anche se con qualche interruzione, nella sala di Via Port'Alba è andato in scena lo spettacolo per la regia di Diego Sommaripa.

Le luminarie natalizie illuminano Piazza Dante di una luce calda e gialla che contrasta col freddo di questo giorno dell'Epifania. Rivolgendosi verso Port'Alba per raggiungere il TRAM gli spettatori sono certi di ritrovare il calore che l'intima e curata sala teatrale infonde dal primo gradino.

“A puteca de' suonne perdute”: una bottega di Artigiani

Banchi da lavoro, scale appoggiate al muro, attrezzi sparsi presentano a scena aperta una bottega artigiana. Il primo attore che compare è il camaleontico Adriano Falivene, in tuta da lavoro ma senza impugnare tenaglie e chiodi, bensì agitando una penna d'oca: inizia a scrivere mentre una soave voce femminile, quella di Diletta Boné Acampora, intona un canto fuori campo ispirandolo. Non è un operaio dunque? Quando fa la sua comparsa Diego Sommaripa, attore oltre che regista, il lavoro in bottega diventa più concreto: ogni colpo di martello produce un suono ritmico che cadenza il dialogo tra i due, come un'eco ironica. Ma dei manufatti prodotti in questa bottega non si vede la costruzione e non c'è alcuna esposizione per la vendita. Un piccolo cliente dall'italiano poco corretto, Vincenzo Lettieri, vorrebbe che gli venisse sistemato un visore, ma il rozzo operaio gli risponde che quello non è il luogo adatto: in quella bottega si restituisce nuova vita a oggetti vecchi, non si sa trattare con quelli nuovi… ecco, offerta a un bambino e al pubblico, la chiave di lettura della pièce.

“A puteca de' suonne perdute”: tante storie che sanno di Napoli

In questa puteca si opera “a scena aperta” su miti e leggende della tradizione napoletana: a puteca svolge la sua funzione metateatrale di luogo di costruzione dello spettacolo mentre questo è già iniziato sulla scena, i tre Artigiani della bottega sono gli stessi attori dello spettacolo che, con i rispettivi ruoli e le rispettive peculiarità, interpreteranno anche i personaggi delle storie presentate.

Questi sono familiari al pubblico napoletano, dalle figure mitiche a quelle storiche: la strega di Portalba, Maria la Rossa, il Munaciello, il Principe di Sansevero, la Regina Giovanna, Colapesce. La puteca costituisce una cornice entro cui questi personaggi possono riemergere dalla tradizione e presentarsi, scrollandosi di dosso la coltre polverosa delle dicerie del passato e mostrandosi per quello che sono e per come vorrebbero essere ricordati.

“A puteca de' suonne perdute”: una cornice di magia

I testi scritti da Tommaso Vitiello, Silvio Fornacetti, Gennaro Esposito, Pasquale Palma, Noemi Giulia Fabiano e Vittorio Passaro traggono ispirazione da testi di Benedetto Croce e Matilde Serao e invocano una narrazione contemporanea che, invece di stravolgerli, ne esalta il carattere universale che ritroviamo imbandito e addolcito, proprio come fa il miele su un tipico dolcetto natalizio napoletano, da un incantesimo che rende tutta l'atmosfera fiabesca.

Testi quindi intrisi di leggende e fiabe, un cast preparato e scoppiettante, canzoni interpretate dal vivo: l'ottimo regista Diego Sommaripa ha ideato per il pubblico uno spettacolo coinvolgente e divertente, che ha il merito di trascinare in una dimensione onirica e fiabesca, felicemente lontana da un presente che ci risulta ancora difficile da sopportare, come testimoniano le repliche interrotte dello spettacolo.

‘A PUTECA DE’ SUONNE PERDUTE

Storie, Leggende, Fatti, Misfatti di Napoli

testi di Tommaso Vitiello, Silvio Fornacetti, Gennaro Esposito, Pasquale Palma, Noemi Giulia Fabiano e Vittorio Passaro

adattamento e regia di Diego Sommaripa

Aiuto regia Giovanni Meola

produzione Resistenza Teatro & Musiciens

Cast completo: Diego Sommaripa, Vittorio Passaro, Adriano Falivene, Diletta Boné Acampora, Christian Chiummariello, Vincenzo Lettieri

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