Il Silvano Toti Globe Theatre accoglie ancora una volta SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, la commedia onirica per eccellenza, che accosta al piano della realtà l’incantevole universo del fiabesco: fino al 21 agosto l’allestimento dello scomparso Roberto Cavallo, che, per il decimo anno consecutivo, riesce ancora a richiamare un gran numero di spettatori.
L’amore e il capriccio sono protagonisti e motore dell’azione in quest’opera shakespeariana: se da un lato due giovani coppie convivono con i loro amori ostacolati e si ritrovano a scappare e a rincorrersi nel bosco di Atene, nel regno delle fate, gli screzi tra il re e la regina danno il via a una serie di incantesimi, guidati maldestramente dallo spiritello Puck, che coinvolgeranno anche il futuro dei quattro innamorati. Dopo equivoci e liti, ogni coppia avrà il suo lieto fine, e i misteriosi eventi della notte, resteranno nei loro ricordi come un magico e inspiegabile sogno.
Parallelamente, la parte comica del testo riguarda un gruppo di comici strampalati che si prepara a mettere in scena un “breve e tedioso” dramma per il matrimonio del Duca di Atene. Anche loro verranno coinvolti nell’incantesimo di Puck, che trasformerà il tessitore Nick Chiappa, in un asino, di cui si innamorerà perdutamente Titania, regina delle fate, anche lei sotto l’incantesimo del suo re, Oberon.
In questo allestimento risulta molto intensa la visione del mondo delle fate. L’ambientazione fiabesca è costruita in modo assolutamente coinvolgente, con elementi scenografici che richiamano la delicatezza del teatro orientale, dalle lanterne che scendono dall’alto alla luce azzurrognola che accompagna Oberon e Titania mentre avanzano nella nebbia, così come il loro passo, surreale, ma leggero e regale.
Carlo Ragone incarna il potere e la signorilità di Oberon nell’essenzialità limpida della sua interpretazione, mentre Claudia Balboni sottolinea in modo ineccepibile i cambi di registro della sua Titania, passando dalla regalità fiabesca alla libidine grottesca, frutto dell’incantesimo. Puck resta un personaggio irresistibile in scrittura, ma, nonostante l’ottima resa di Fabio Grossi, non risulta, come nella maggior parte degli allestimenti del Sogno, il protagonista indiscusso.
Interessante la compagnia dei comici, tra cui Gerolamo Alchieri, che sa dare intensità al suo Chiappa, in un sognante monologo finale. Molto bravo anche l’attore napoletano Marco Simeoli, sebbene l’espediente del dialetto, comunque in linea con il personaggio, risulti ormai un abusato cliché che assicura l’apprezzamento del pubblico.
Oltre al mondo onirico delle fate e a quello grottesco dei comici, il testo ci presenta un terzo livello, quello dei giovani innamorati. Se i primi due universi vivono delle loro caratterizzazioni, dal linguaggio poetico a quello volgare, quest’ultimo si regge, invece, sulla concretezza del mondo reale, sulle sue tensioni che vengono sconvolte dall’inaspettato intervento della magia.
In questa versione, però, tutto ciò che ruota intorno ai giovani innamorati risulta spesso macchinoso e innaturale. La regia guida in modo artificioso i movimenti delle due coppie, spesso decisamente sopra le righe: una chiave che risulterebbe appropriata solo dopo l’incantesimo, ma non prima.
L’atmosfera generale risulta sempre molto emozionante, grazie al sostegno di riferimenti musicali del repertorio operistico e a citazioni di altri testi shakespeariani, dal Macbeth a La Tempesta, che nel finale, grazie alla voce di Carlo Ragone, accompagnano tutti i personaggi, per l’ultima volta, sulla scena.
SILVANO TOTI GLOBE THEATRE
Direzione artistica Gigi Proietti
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
dal 10 al 21 agosto 2016, ore 21.15
lunedì riposo
regia di Riccardo Cavallo
traduzione di Simonetta Traversetti
Prodotto da Politeama Srl
Interpreti
(in ordine alfabetico)
Nick Chiappa GEROLAMO ALCHIERI
Titania CLAUDIA BALBONI
Elena FEDERICA BERN
Tassello SEBASTIANO COLLA
Snug ROBERTO DELLA CASA
Teseo MARTINO DUANE
Lisandro MARCO PAPARELLA
Puck FABIO GROSSI
Ermia VALENTINA MARZIALI
Tom Beccuccio CLAUDIO PALLOTTINI
Fata ANDREA PIROLL
Filostrato/Beccuccio RAFFAELE PROIETTI
Oberon CARLO RAGONE
Egeo ALESSIO SARDELLI
Peter Zeppa MARCO SIMEOLI
Francis Ciufolo ROBERTO STOCCHI
Ippolita DANIELA TOSCO
Costumi di MANOLA ROMAGNOLI
Scene di SILVIA CARINGI e OMAR TONI
Assistente alla regia ELISA PAVOLINI
Disegno luci di UMILE VAINIERI
Progetto fonico di FRANCO PATIMO