PIRANDELLIANA 2016: dal 7 luglio all'Aventino la ventesima edizione della Rassegna

Torna in scena il 7 luglio nella splendida cornica della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino PIRANDELLIANA 2016, la rassegna su Pirandello organizzata, come ogni anno dalla Compagnia La Bottega delle Maschere, con la regia di Marcello Amici che quest’anno vuole occuparsi del tema della Solitudine esistenziale estratta dai testi dell’autore siciliano.
Negli anni abbiamo recensito più volte la Compagnia (già nel 2015 e 2014) che propone anche quest’anno due lavori diversi: ENRICO IV (in scena il martedì, il giovedì, il sabato) e L’ALTRO FIGLIO – LA GIARA (in scena il mercoledì, il venerdì, la domenica) a partire dal 7 luglio e fino al 7 agosto.

Per saperne di più su: PRANDELLIANA
Pirandelliana, organizzata dalla Compagnia Teatrale La bottega delle maschere, diretta da Marcello Amici, è una delle rassegne teatrali più importanti e seguite dell’Estate Romana. Le prime due edizioni (1997, 1998) vennero rappresentate nel Teatro Romano di Ostia Antica. La rassegna ha poi proseguito nel Giardino della Basilica di Sant’Alessio, uno degli spazi più intensi dell’Aventino,che si affaccia come un solenne balcone sulla Città. Un luogo antico, austero, silenzioso ed elegante.
Nella XX Edizione affronta il problema della solitudine esistenziale che opprime e condiziona.

Le recensioni di Gufetto a Pirandelliana

  • PIRANDELLIANA 2015 
    La scenografia è scarna, così come suggerisce lo stesso Pirandello, per poter evitare allo spettatore quel senso di straniamento dovuto alla finzione teatrale. I costumi sono la caratteristica che colpisce di più: accuratamente selezionati in stile anni Venti del Novecento, proiettano il pubblico in un'ambientazione fedele a quella della rappresentazione originale (di quel 9 maggio 1921 al teatro Valle di Roma, quando l'opera fu contestata e allo stesso autore furono lanciate monetine all'uscita del teatro, in segno di sdegno).
    SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE: sull’Aventino rivive il Teatro nel Teatro di Edoardo Fedeli (2015) .
  • PIRANDELLIANA 2014:
  • La trama è già scritta, il testo (con alcune leggere modifiche) fedelmente rispettato, ma non è il solito Pirandello. L'interpretazione è delicata, capace di rintracciare, anche in un'opera costruita su una ferrea logica esistenziale, un'umanità fragile, in bilico sull'orlo dell'esistenza.
    IL GIUOCO DELLE PARTI@Pirandelliana 2014 – non il solito Pirandello di Herbert Natta.
  • PIRANDELLIANA 2014
    Bisogna riconoscere a questa Compagnia, che dagli anni 80 porta in scena testi pirandelliani, il merito di aver dato nuovamente vita ad un testo letterario, e non teatrale, difficile da proporre per via delle tante vicende presenti e inconcepibile senza la citazione degli articolati riferimenti eruditi e filosofici che Pirandello sparge nel brano. Il testo rappresentato ci riesce, forse indugiando troppo (nel primo atto) in quei passaggi riflessivi del Pascal, che sono i ritrovi “filosofici” dell’autore, momenti però estremamente significativi e ineludibili: l’opera si prende così lo spazio di due atti, che corrono piacevolmente in quasi due ore di spettacolo.
    IL FU MATTIA PASCAL@PIRANDELLIANA 2014 – Pirandello all'Aventino, fra suggestioni letterarie e filosofiche 

 
Gli Spettacoli dell'Edizione 2016
ENRICO IV
Circa venti anni addietro, in tempo di carnevale, c’era stata una cavalcata in costume dove ognuno aveva rappresentato un personaggio storico con la sua dama accanto. Uno di loro, mascherato da Enrico IV di Germania, cadde da cavallo, batté la testa e rimase fisso, per vent’anni, nel suo personaggio. È l’antefatto.
Ora egli vive – Enrico IV – in una villa solitaria dove, un giorno, si presentano quella che fu la sua dama accanto, il suo rivale in amore che fece springare il suo cavallo facendolo cadere e un medico alienista che con un trucco violento spera di guarirlo come un orologio che si sia arrestato a una certa ora e che si rimetta a segnare il tempo, dopo un così lungo arresto. Il mascherato, però, è guarito. Se ne era accorto un giorno guardandosi nello specchio, ma aveva preferito restare pazzo; come un vecchio attore, aveva voluto restare nei panni del suo personaggio per viverla con la più lucida coscienza la sua pazzia. Quando sul finale quello che fu il suo rivale in amore scopre che Enrico IV non è un pazzo e la tensione del racconto raggiunge il massimo della sua iridescente angoscia aprendosi ad un omicidio, la regia fulmineamente lo esclude con una fervida intuizione?

 

L’ALTRO FIGLIO
Protagonista è una donna anziana e ridotta in miseria, Maragrazia, con due figliacci lontani da anni che non danno più notizie di loro. Ad ogni partenza degli emigranti da Fàrnia, la donna diventa l’interprete di un rituale grottesco, la stesura di una lettera da consegnare ai suoi figli, a Rosario di Santa Fè. Nel lamento della vecchia madre c’è dissonanza con la sua personalità forte e complessa; in giro, non c’è pietà per la sua desolazione. Nel paese vive un altro figlio che vorrebbe prendersi cura di lei, ma la donna non l’ha mai voluto considerare come suo. Quel figlio è il frutto di uno stupro subito da un brigante che le uccise il marito. La donna medeica sa che quest’altro figlio non voluto meriterebbe almeno lo stesso affetto che lei riserva agli ingrati figli lontani, ma dice che non appena lo vede diventa tutt’un fremito. È tal quale suo padre, finanche nella voce, dice Maragrazia, non sono io! È il sangue che si ribella!

LA GIARA
Piena anche per gli olivi quell’annata, don Lolò aveva comprato un’altra giara bella panciuta e maestosa che un giorno misteriosamente viene trovata spaccata in due. Viene chiamato Zi' Dima, un conzalemmi che per fare il suo mestiere ha scoperto un mastice miracoloso. Don Lolò non sente ragioni, la sua giara dovrà essere ricucita anche con punti di ferro. A questo punto la regia inserisce un intermezzo. Zi' Dima inizia la riparazione, ma nell'accomodare la giara vi rimane goffamente intrappolato per non averne calcolato il collo stretto e, tantomeno, l’ingombro della sua gobba. L’unico modo per uscirne è quello di romperla; l’avvocato Scimè sentenzia che se ciò avvenisse, Zi' Dima dovrebbe poi pagare il valore attribuito alla giara riparata. Il conciabrocche rifiuta, si rintana di più nella giara come in un involucro difensivo, mentre Don Lolò si allontana infuriato. Nella notte scoppia un festino con balli e canti attorno alla giara da cui spunta beata solo la testa di Zi' Dima che fuma con la sua pipetta intartarita! Don Lolò che aveva cercato l’aiuto della legge per intrappolare Zi' Dima imbestialisce completamente, con uno spintone manda a rotolare giù per la costa la giara che va a spaccarsi contro un olivo. La vince Zi' Dima che riacquista la libertà e viene portato in trionfo nella notte di luna dagli abbacchiatori e dalle raccoglitrici in festa.
 

Info:
PIRANDELLIANA 2016 – XX Edizione
dal 7 luglio a 7 agosto 2016
ENRICO IV
(in scena il martedì, il giovedì, il sabato)
L’ALTRO FIGLIO – LA GIARA
(in scena il mercoledì, il venerdì, la domenica)
di Luigi Pirandello
con
Marcello Amici, Sara Berni, Giacomo Bottoni, Andrea Carpiceci, Lorenzo D’Agata, Mario De Amicis, Lucilla Di Pasquale, Alessandra Ferro, Valeria Iacampo, Salvatore Iermano, Valerio Ludovici, Katia Maglione, Giulia Paoletti, Anna Varlese, Marco Vincenzetti
Regia: Marcello Amici
Ingresso € 15,00 – ridotto € 13,00
Inizio spettacoli ore 21.15 – apertura botteghino ore 20 – Lunedì riposo
Informazioni e prenotazioni: 06.6620982 (10 – 13/16 – 20)
www.labottegadellemaschere.it
info@labottegadellemaschere.it
Comunicazione: Valeria Buffoni

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