CABARET DELLE PICCOLE COSE @Campania Teatro Festival: il mondo intimo e delizioso dipinto da Filippo Timi

Al Campania Teatro Festival va in scena un testo scritto e diretto da Filippo Timi: IL CABARET DELLE PICCOLE COSE. Uno spettacolo delicato che rivendica la fragilità e la dignità delle piccole cose che non destano l’attenzione eppure vivono anch’esse un’esistenza tra avversità e momenti felici.

I luoghi del Campania Teatro Festival: la reggia di Capodimonte

Cabaret delle piccole cose
Una scena da CABARET DELLE PICCOLE COSE © Ivan Nocera

La reggia di Capodimonte illuminata inghiotte gli spettatori nel suo cortile, un quadrato di cielo terso come soffitto. Luminose sulla scena le lettere luminose “Piccole cose” di caratteri e colori diversi, al centro del palco delle sedie da scuola, sui lati due aste con microfono. Entra una scolaresca -o qualcosa che la ricorda molto- in divisa bianca e nera, pulitissime camicie bianche, gonnelle e un cono nero per simulare un naso evidentemente bugiardo. Una fila di luci tonde e calde delinea il bordo posteriore del palcoscenico.

Il cabaret delle piccole cose: Filippo Timi lo presenta

Una scena da CABARET DELLE PICCOLE COSE © Ivan Nocera

Accompagnato dal pianoforte, Filippo Timi col suo naso brillante si fa avanti presentando lo spettacolo: piccole cose si racconteranno con ironia ed emozione, ciascuna trovando la sua posizione al microfono come libera di poter avere finalmente voce. Cosa pensa una candelina che si ritrova al buio di un cassetto tra altre cianfrusaglie? Come dovrà sentirsi un centesimo di euro se pensa di istituire un comitato per difendere il suo valore? Come consolare un rubinetto che perde litri d’acqua e tristezza mentre la famiglia lontana in vacanza lo ha lasciato gocciolante? Un temperamatite è visibilmente nervoso nonostante rappresenti il gallo tra le matite, l’eco sfoga la sua frustrazione come una donna pettegola con borsetta, una sigaretta gettata dopo poche boccate rivendica il privilegio di essere stata l’ultima prima di smettere di fumare. Un sasso prova amore per un altro sasso ma come può esprimerlo se non ha bocca per parlare o orecchie per udire la risposta?

Il cabaret delle piccole cose: giovani attori talentuosi

Una scena da CABARET DELLE PICCOLE COSE © Ivan Nocera

I monologhi delle piccole cose umanizzate si susseguono come delle interrogazioni di studenti di varia provenienza, tra cadenza dialettale e qualche pezzo musicale e cantato: nove giovani e talentuosi attori esibiscono una recitazione accurata e minuziosa, parlando di piccole cose l’attenzione dello spettatore è portata a fissarsi anche sui particolari: la performance di ciascuno è seguita e incorniciata dagli altri che occupano le sedute e che fanno eco con gesti, occhiate, parole. Il mondo delle piccole cose può rivendicare dignità e far sentire la sua voce se  tutti sono uniti: i piccoli drammi, le difficoltà insormontabili e le peripezie che vengono raccontate aprono una finestra su prospettive diverse, a cui il resto del mondo non pensa, preso dalla fretta di dimenticare o di sostituire certe piccole cose.

Filippo Timi: una presenza imponente ma discreta

Filippo Timi, imponendosi discretamente, lascia spazio ai piccoli protagonisti, fiero come un docente al saggio di fine anno. «Ho scritto questi monologhi per dare voce a chi voce non ha – spiega lui stesso. Si tratta di una drammaturgia che nasce dal silenzio e dalla fragilità di sentimenti che appartengono al mondo. Questi piccoli oggetti, come per magia, prendono il coraggio di strappare i fili dell’ovvietà, e si propongono, in un cabaret a volte surreale a volte melanconico, a volte disperatamente comico». Sulle note di Mandy, mimando gli applausi, gli interpreti sul palco danno la buonanotte in un’atmosfera calda e intima, invitando tutti ad avere attenzione per quelle cose piccole in cui ci si imbatte ogni giorno.

Visto il 14 Giugno 2022

CABARET DELLE PICCOLE COSE 

DI E CON FILIPPO TIMI

E CON ERICA BIANCO, LIVIA BONETTI, MATTEO CECCHI, FRANCESCA FEDELI, ROBERTO GUDESE, ILARIA MARCHIANÒ, VIOLA MIRMINA, MARCO RISIGLIONE, FEDERICO RUBINO

ASSISTENTE ALLA REGIA BEATRICE CAZZARO

PRODUZIONE TEATRO FRANCO PARENTI

SPETTACOLO SELEZIONATO DA NEXT – LABORATORIO DELLE IDEE

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