Il Teatro Off non è affatto morto.
Dopo la chiusura di DOIT FESTIVAL, è la volta di INVENTARIA, il Festival organizzato dalla Compagnia DoveComeQuando e giunto alla XII edizione (!), da anni seguito da Gufetto nella sezione Rassegne!
Inventaria è uno dei Festival più prolifici in termini di diffusione del Teatro Off: una vetrina importante per saggiare il polso di un teatro, quello off che proprio in questi 4 teatri trova spesso grande accoglienza durante le stagioni ordinarie. Il festival vanta una rete di partner, estesa a 20 realtà in 11 regioni d’Italia, per un totale di 35 repliche in palio per le compagnie in concorso.
Quest’anno torna anche la sezione Demo con i suoi lavori teatrali in pillole di massimo 20 minuti: progetti teatrali destinati allo sviluppo in progetti artistici poi definitivi.
Torneranno in scena artisti che abbiamo lungamente apprezzato in questi anni: da Giulia Vannozzi a Enoch Marrella e Giuseppe Mortelliti o Pietro De Nova, solo per citarne alcuni.
- Vediamo cosa c’è in programma, le date e che tipo di spettacoli sono in programma ad Inventaria 2022, con tutti i link di approfondimento sulla stagione
Contenuti
Inventaria 2022: cosa c’è in programma?
Il Festival Inventaria 2022 quest’anno conta 4 serate – dal 20 settembre al 16 ottobre 2022 e propone un ricco calendario di spettacoli di teatro “off” prosa sperimentale, civile, biografico, drammatico, ironico, poetico, stand-up, d’interazione, teatro danza, performance e improvvisazione, adattato nelle vesti di spettacoli lunghi e demo corte.
Inventaria 2022: dove si tiene?
Il Festival si tiene in 4 teatri della Capitale:
– Teatro Trastevere (Trastevere) dal 20 settembre;
– Teatrosophia (Piazza Navona) dal 30 settembre;
– Fortezza Est (Torpignattara) dal 4 ottobre ;
– Carrozzerie n.o.t – Ostiense dal 14 ottobre.
Sotto gli spettacoli per ogni teatro
inventaria 2022: GLI SPETTACOLI
in scena dieci spettacoli in concorso (più 1 fuori concorso), altrettante demo e il ritorno di Drammi di Forza Maggiore SHOW – l’originale format di promozione dei testi finalisti dell’omonimo e altrettanto originale premio di drammaturgia – caratterizzano questa Festa del teatro off all’insegna della varietà delle forme e dei linguaggi.
Inventaria: costo biglietto
Intero :12
Ridotto :10 riservato a: partecipanti di una qualsiasi edizione di
– Festival Inventaria
– Drammi di Forza Maggiore
previa prenotazione tramite email: inventaria@dovecomequando.net
inventaria 2022: prenotazioni
INFO, PRENOTAZIONI, ACCREDITI & CONTATTI
www.dovecomequando.net
“Potere del teatro off: azione!”,
IL CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI DI INVENTARIA 2022
20 settembre
TEATRO TRASTEVERE ore 21.00
in concorso _ prima romana
PIETRO DE NOVA
80 centesimi
“Amore mio. Se hai bisogno, fammi un fischio.”
di e con Pietro De Novaaiuto regia Maurizio Zucchidramaturg Eliana Rotellamusiche Stefano Errico durata 65′ |
Una storia di sogni e illusioni, di aspettative e di fallimenti. La casa, il campo da calcio, il treno e la stazione sono i mondi in cui si muovono i personaggi di un padre e di suo figlio, entrambi interpretati dallo stesso attore. Anche nei momenti di oscurità, la luna continua a illuminare le loro vite, come una spettatrice silenziosa.
80 centesimi nasce prima di tutto da un’esperienza quotidiana dell’attore e autore Pietro De Nova. Come pendolare atipico spesso si trovava ad aspettare l’ultimo passante della sera a Rogoredo e osservava quella stazione, così affollata di giorno, trasformarsi in un altro mondo di notte. I personaggi che popolano i binari dopo le 22 sono svariati, ognuno con il suo bagaglio da abitudini, ma tra tutte le facce quelle che si portava dietro quando saliva sul treno erano quelle dei ragazzi che venivano dal boschetto. Quello vicino alla stazione. Li osservava ogni giorno, iniziando pian piano a distinguerli. Sapeva su quali binari sarebbero scesi per cercare i mozziconi tra le rotaie, imparava le storie che gli raccontavano di volta in volta per chiedergli 80 centesimi, senza riconoscerlo. Un giorno, ha iniziato a parlare con un ragazzo. Ad ascoltare i suoi sogni. Da quella conversazione è nato 80 centesimi.
Pietro De Nova si diploma come attore all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Nel 2019 il debutto con “Gioventù senza”, per la regia di Emiliano Bronzino. Lavora poi – tra gli altri – con Bruno Fornasari, Serena Sinigaglia, Romeo Castellucci, Alessandro Sciarroni. Nel cinema ha preso parte alle riprese di “Tutta colpa di Freud” e “Blocco 181”. Lo vediamo coprotagonista nella serie di “Vivere non è un gioco da ragazzi”.
21 settembre
TEATRO TRASTEVERE ore 21.00
in concorso _ prima romana
ARTISTI A PROGETTO
Il sogno di una cosa
Un itinerario onirico alla ricerca dell’uomo e del poeta, attraverso le sue parole.
testi Pier Paolo Pasolini ideazione e regia Mila Vanzini con Mele Ferrarinis uono Stefano Dallaporta costumi Palma Panzarella durata 55′ |
Pasolini è forse l’intellettuale italiano più citato e meno letto.
La sua produzione è vastissima e davanti all’immensa mole del possibile, piuttosto che mettere un focus su un testo, su un tema o un mezzo espressivo in particolare, ho preferito compiere delle incursioni nella sua opera, come se fossero delle fotografie che si tirano fuori da una scatola e colgono solo dei particolari: quella particolare espressione, quel particolare contesto, quel momento.
Leggendo il suo ricchissimo epistolario, sono rimasta colpita e affascinata dall’evidente travaso fra vita e opera dell’autore. Ho pensato così che le sue lettere potessero costituire la spina dorsale dello spettacolo per accompagnare lo spettatore nella sua intimità e nell’evolvere del suo percorso artistico, dagli esordi poetici in friulano all’oscurità del suo ultimo romanzo Petrolio.
Lo spettacolo si muove quindi attraverso una frastagliata materia: poesie, articoli, lettere, romanzi, canzoni. In scena c’è un solo attore: Mele Ferrarini, che interpreta Pasolini stesso, ma anche alcune figure chiave della sua biografia.
Artisti a Progetto è un collettivo di artisti e formatori che si occupano di teatro e pratiche di comunità. La compagnia realizza opere di nuova drammaturgia e interventi performativi di carattere partecipativo. L’Associazione ha sede delle proprie attività nel padovano e fa parte di Res, la rete professionale dello spettacolo dal vivo.
22 settembre
TEATRO TRASTEVERE ore 21.00
in concorso _ prima romana
TEATRO LA FUFFA
Barbie e Ken – Riflessioni su una felicità imposta
Perfetti, felici, incompleti.
regia Filippo Capparellaco-regia Saskia Simonetcon Letizia Buchini, Filippo Capparellacreazione Filippo Capparella, Letizia Buchini, Saskia Simonet durata 60′ |
Da semplici giocattoli a simboli pop mondiali, Barbie e Ken rappresentano precisi stereotipi sociali, secondo un’idea di “perfezione” che contraddistingue il nostro tempo. Ma se fossero davvero in vita, come si comporterebbero? E cosa succederebbe se scoprissero di essere perfetti, sì… ma incompleti? Nel rovesciamento dell’ideale rappresentato da Barbie e Ken, sulla scena emergeranno tutte le contraddizioni e storture insite nel loro essere.
Pur essendo simili a dei, capaci in quanto giocattoli di rendere reale quanto verbalizzano, la loro natura seguirà impulsi diversi dallo schema prestabilito dal sistema che li ha prodotti.
Lo spettacolo si contraddistingue per il continuo gioco di sfondamento della quarta parete, che culmina in una scena di vera e propria interazione con il pubblico il quale viene chiamato ad intervenire per permettere il proseguimento della vicenda.
Nel 2019/2020 i neo-diplomati Filippo Capparella (Civica Accademia Nico Pepe) e Saskia Simonet (Accademia Teatro Dimitri) creano la compagnia italo-svizzera Teatro La Fuffa e lo spettacolo “La principessa azzurra”, attualmente in scena in Italia e in Svizzera, con la sua versione italiana, francese e tedesca. Il progetto vince il Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2019 e il Premio Mauro Rostagno 2020. A gennaio 2021 i due avviano il progetto “Barbie e Ken – Riflessioni su una felicità imposta”, vincitore del bando “Trac – RESIDENZE nuove generazioni 2021”. Nel 2023 la compagnia Teatro la Fuffa sarà co-prodotta dal Teatro Nuithonie di Friburgo (CH) per la loro nuova creazione “Rouille et Paillettes”.
23 settembre
TEATRO TRASTEVERE ore 21.00
in concorso _ prima romana
ALESSANDRO COLOMBO
Un comune immortale
Perché nel tennis, come nella vita, o vinci o perdi. E se non vinci sei un perdente. E se sei un perdente?
di e con Alessandro Colomboregia Filippo Capparella durata 50′ finalista premio Hystrio alla vocazione 2021 |
Questa è la storia del tennista più discusso e controverso della storia, genio e sregolatezza: Andre Agassi. Cosa c’è dietro questo enorme talento? Per scoprirlo dovremo riavvolgere il nastro della vita del tennista fino all’infanzia e soprattutto al rapporto con il padre. Un padre che gli ha imposto il destino del tennista, gli ha sottratto la libertà di scegliere il proprio percorso, ma allo stesso tempo, gli ha dato l’opportunità di entrare nell’olimpo del tennis, di toccare con mano l’immortalità. È proprio questo il dilemma di Un comune immortale: essere un vincente… ma a che prezzo?
Il nostro personaggio diventa un Amleto del ventunesimo secolo, un secolo in cui la sete di successo sembra essere la priorità assoluta.
Fra mille demoni che lo perseguitano, saltando da un personaggio all’altro senza soluzione di continuità, in scena si proverà a raccontare cosa vuol dire diventare campione, cosa vuol dire essere figlio, essere padre, lottare per vincere, o perdere… talvolta non c’è differenza.
Alessandro e Filippo sono entrambi diplomati all’accademia Nico Pepe, dove si conoscono artisticamente e umanamente. Sono entrambi attori e drammaturghi, e oltre a questo Filippo è anche regista dei suoi progetti. Inoltre, Alessandro collabora con il teatro stabile Rossetti di Trieste facendo parte di alcune produzioni e recita in delle serie televisive, tra cui “Vostro Onore”. È finalista al premio Hystrio alla vocazione under 30 nell’anno 2021. Filippo, scrive, dirige e interpreta assieme a Saskia Simonet lo spettacolo La principessa azzurra, vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 e del Premio Mauro Rostagno 2020.
Nel 2019 scrive ed interpreta lo spettacolo «Eroicamente scivolato», con la regia di Omar Giorgio Makhloufi, lo spettacolo vince il Premio Laura Casadonte ed è selezionato dal Kilowatt Festival di San Sepolcro e dal Festival Dominio pubblico di Roma.
24 settembre
TEATRO TRASTEVERE ore 21.00
in concorso
GIUSEPPE MORTELLITI
CON UN QUADERNO NEL PORTAPACCHI – vol 1: MILANO-UDINE
Un viaggio teatrale a pedali.
di e con Giuseppe Mortelliti supervisione scenica e musicale Simone Martino durata 80′ |
Partirò per un viaggio. 700 km da Milano a Udine con una bici pieghevole. Arriverò alla meta? Mi perderò? Sarò investito da un tir? Forse non accadrà. Forse questo viaggio non esiste.
Per viaggiare non basta partire. Bisogna lasciare qualcosa a casa e perderne altre per strada.
Non si viaggia soli. Venite con me: la strada è già battuta, e aspetta soltanto noi.
Milano-Udine è il primo itinerario di un progetto di scrittura a pedali: un diario di viaggio per scoprire la bellezza della bicicletta col mezzo della narrazione teatrale.
10 giorni attraverso Lombardia, Veneto e Friuli: accenti stranieri, cani curiosi e temporali improvvisi.
Con me soltanto Girardenga, la mia bici; una cordicina per asciugare al vento calzini; una chitarra per dar voce al cuore; una pietra miliare per fermarsi e osservare fiumi, boschi, serpenti, il volo di un airone, fitto silenzio; e un quaderno nel portapacchi scrigno dei ricordi.
Giuseppe Mortelliti, interprete e autore, diplomato come attore all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e Simone Martino, scenografo e musicista, collaborano da un decennio producendo spettacoli anche sotto il nome I binari di carta. Nel 2014 il loro spettacolo 84 Gradini si aggiudica il Premio Special Off al Roma Fringe Festival, e in versione inglese partecipa al San Diego Fringe Festival 2015, vincendo il Solo Performance Award. Dell’anno successivo è la realizzazione de Il calapranzi di Harold Pinter e nel 2020 viene creato Guardavamo gli altri ballare il tango, adattamento teatrale dei racconti di Giulia Caminito.
25 settembre
TEATRO TRASTEVERE ore 21.00
in concorso _ prima nazionale
TEATRI DELLA PLEBE
Animali Domestici
“Avevamo diciott’anni e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretti a spararle contro.”
con Christian La Rosa, Alice Raffaellidrammaturgia Caroline Baglioniprogetto e regia Antonio Mingarellilight designer Gianni Staropoliscene e costumi Eleonora Rossisound designer Gianluca Agostiniassistente alla regia Elena Zagaglia durata 70′ Spettacolo vincitore del bando Fools (Torino) Selezione Primavera dei Teatri 2022 |
Una scuola di provincia, una giovane liceale si prepara alla lezione di informatica. Un garage, un giovane estremista si prepara a una strage. Due storie che corrono parallele in una mattina italiana.
3 Febbraio 2018. Macerata. Mattina. Un giovane di 28 anni, Luca Traini, spara alcuni colpi di pistola nel centro cittadino da una vettura in movimento. Nella sparatoria, rimangono ferite sei persone, tutti immigrati. L’atto conclusivo è la discesa dall’auto di Traini, con il tricolore legato al collo, il saluto romano e il grido “Viva l’Italia” prima di arrendersi alle Forze dell’Ordine. Nella sua casa vengono rinvenuti una copia del Mein Kampf e una bandiera con la croce celtica.
Da questo evento balzato agli onori della cronaca, prendiamo spunto per il racconto di due vicende umane lontane e vicinissime. Un racconto dove violenza e smarrimento, paure pubbliche e solitudini private, si mescolano inscindibilmente.
Attiva dal 2007 la compagnia ha realizzato spettacoli, laboratori e rassegne teatrali tra le Marche e la Lombardia. Tra gli autori classici rappresentati Sofocle, Dante, Shakespeare, Molière, Pirandello, Dostoevskij, Dickens, James, Melville, Eliot. Tra i contemporanei Paravidino, Mamet, Pinter, Osborne, Manfridi, Nove, Yourcenar. Nel campo didattico la Compagnia ha organizzato seminari teatrali presso l’Università di Macerata, i Licei Marchigiani e laboratori dedicati all’infanzia, ai ragazzi con disabilità e agli immigrati. Dal 2017 collabora con l’Associazione Cantiereatri alla realizzazione del Festival di Teatro Indipendente Utovie.
30 settembre
TEATROSOPHIA ore 21.00
showcase
DOVECOMEQUANDO
Cascando!
Bisogna mettere un punto. Bisogna che le cose finiscano.
Si chiama coraggio.
scritto e diretto da Pietro Dattolacon Flavia Germana de Lipsis durata 60′ |
Atto unico ironico-esistenziale. Tutto-in-una-notte. Tema: La fine. Svolgimento: In caduta! Più o meno libera.
Le cose finiscono. Anche noi. Eppure nessuno sembra accorgersene. Pochissimi ne parlano. “Tanto tocca a tutti, che ci possiamo fare?”, e poi basta, punto, fine, la chiudono lì, non ne parlano più, come se non li riguardasse. Forse si tengono a distanza di sicurezza: se si guarda troppo a lungo l’abisso, l’abisso ti guarda dentro. Anna, per esempio, ci casca spesso, nell’abisso. Ci casca tanto. Di più. Sempre. Soprattutto la notte. E sono cadute affollate, stupefacenti, imprevedibili, movimentate, scomposte, grottesche: un caleidoscopio di ragionamenti, situazioni, sogni capovolti, un vociare che devia, procrastina, contrasta, asseconda, scherza, un cuore pensante ed un pensiero accorato: se non è possibile evitare la caduta, bisogna almeno provare a restare in equilibrio durante. Se la fine sfinisce, bisogna disinnescare la paura della fine!
La fine è una stella caduta, un respiro mozzato, una nota che ha smesso di vibrare, un grissino e hai ancora fame. La fine è un fatto, è un rimpianto, un rimorso, un rimosso.
La fine è di tutto, è di tutti, è sempre, è comunque.
E allora cosa c’è di speciale, nella fine? Niente. Davvero.
Niente. Soltanto noi.
Dove. Come. Quando – tre degli elementi base per una messa in scena, per la creazione di un mondo, di uno scenario, di una scena, di un beat – e dove il “Come” è al centro di tutto: pochi elementi, sempre e tutti necessari, e una regia volta a esaltare la storia e l’azione sono messi al servizio della potenza espressiva dell’attore. Pietro Dattola, drammaturgo e regista, vincitore di numerosi premi drammaturgici e Flavia Germana de Lipsis – diplomatasi attrice presso l’International Acting School, costituisce, da dodici anni, il fecondo sodalizio artistico al centro della compagnia, responsabile anche dell’ideazione e organizzazione del Festival INVENTARIA e del concorso di drammaturgia Drammi di Forza Maggiore.
1 ottobre
TEATROSOPHIA ore 21.00
in concorso _ anteprima nazionale
IAC – MALMAND
Sembra Amleto
“Devo fare l’idiota? Si comincia!”
di e con Francesco Zaccaroregia Ivano Piccialloscene Alessandra Solimeneluci Joseph Geoffriau durata 50′ |
Una sedia. Sei tombe. Una montagnola di terra. Un testo dove tutto “sta scritto”: l’Amleto. Un’imperfetta ricostruzione del dramma Shakespeariano è necessaria perché l’attore arrivi a concludere il gioco, “togliersi il naso rosso”. Il personaggio muore, non l’uomo, che ha ancora qualcosa da dire alla madre defunta. A lei, sulla tomba, vomiterà addosso parole segrete, logorate, insudiciate dai troppi silenzi. Confessa.
L’attore mastica il dramma con toni farseschi, delinea personaggi grotteschi e, improvvisando delle evoluzioni, li seppellisce, seppellendo anche se stesso, il personaggio di Amleto. Ma, una volta terminato il percorso drammaturgico, si fa spazio la tragedia, davanti a cui Shakespeare non concede scampo né prove di furbizia. Parte il vomito: io, svuotato del personaggio, sfogo quello che ho tenuto dentro, sfondando nel “complesso” contemporaneo, curando di mantenere intatto il tessuto verbale dell’opera, la sua universalità, senza cadere in immaginari quotidiani. Amleto, per catarsi, in un finale amaro, mi concede la mia espiazione.
IAC Centro Arti Integrate è una compagnia riconosciuta dal ministero come impresa di produzione di teatro per infanzia e gioventù. Malmand nasce dalla complicità artistica di attori con il principio di creazione dedito ad un processo di ricerca comune: esplorare forme e linguaggi teatrali partendo dal corpo in una evoluzione che porta a reagire la tradizione con il contemporaneo. Francesco Zaccaro è stato vincitore della X edizione del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro, con il monologo “Gran Ghetto” e finalista a La Biennale di Venezia – “Biennale College – Teatro 2022 – Performance Site-Specific” con il progetto “Caffè Sangue”.
2 ottobre
TEATRO SOPHIATEATROSOPHIA ore 21.00
showcase _ prima nazionale
DOVECOMEQUANDO
Drammi di Forza Maggiore Show 2
Perché mettere in scena un testo, quando puoi metterne en espace cinque?
estratti da:Anna Tommaso Fermariello La simmetria segreta della neve Christian GallucciLanguishing Andrea ColziNinive Chiara ArrigoniSfasciatura Salvatore Ventura regia Pietro Dattolacon Flavia Germana de Lipsis, Andrea Onori,Mariagrazia Torbidoni durata 70′ | ||
L’originale evento spin-off della II edizione del concorso di drammaturgia Drammi di Forza Maggiore organizzato dalla compagnia DoveComeQuando.
Nato nel 2021, in un anno segnato dall’inattività forzata, il concorso di drammaturgia acquista la terza dimensione e diventa SHOW, offrendo un divertente e divertito assaggio dei 5 testi finalisti dell’edizione 2022 del concorso.
È una lettura? No!
È una messa in scena? No!
È una mise en espace? No!
È un incontro del quarto tipo con dei testi teatrali, tutti molto diversi tra loro per argomento, atmosfera e stile!
Un nuovo format per contribuire ulteriormente alla diffusione della drammaturgia italiana contemporanea.
Un invito a cena con delitto! (già consumato, mai perdonato)
Una storia d’amore in una storia d’amore in una storia d’amore!
Un autore procrastinatore e un personaggio che si fa largo con coraggio!
Un uomo che odia la società, un re che odia la società, un Dio che odia la società – come andrà a finire per la società?
Un invito a cena che sfascia tutto, ma così tutto, che nasce qualcosa di nuovo!
Dove. Come. Quando – tre degli elementi base per una messa in scena, per la creazione di un mondo, di uno scenario, di una scena, di un beat – e dove il “Come” è al centro di tutto: pochi elementi, sempre e tutti necessari, e una regia volta a esaltare la storia e l’azione sono messi al servizio della potenza espressiva dell’attore. Pietro Dattola, drammaturgo e regista, vincitore di numerosi premi drammaturgici e Flavia Germana de Lipsis – diplomatasi attrice presso l’International Acting School, costituisce, da dodici anni, il fecondo sodalizio artistico al centro della compagnia, responsabile anche dell’ideazione e organizzazione del Festival INVENTARIA e del concorso di drammaturgia Drammi di Forza Maggiore.
7 ottobre
FORTEZZA EST ore 21.00
in concorso _ prime nazionali
SERATA DEMO n. 1
JACOPO DRAGONETTI
Scusa
“Ho capito! Ti senti così, sei fatto così. Va bene! Possiamo smettere di chiederci scusa.”
di Jacopo Dragonettiregia Sergio Brenna con Jacopo Dragonetti, Maria Giulia Toscano durata 15′ Scusa è la restituzione di un momento che può segnare contemporaneamente un inizio e una fine. Due ragazzi incapaci di voler superare le difficoltà insieme, ma uniti dal desiderio di voler essere a tutti i costi la persona giusta per l’altra. E non hanno più voglia di chiedersi SCUSA. Puntiamo a una messa in scena che non si poggi solo sulla quotidianità del gesto e della parola, ma su una dinamica di movimento che porta a costruire delle immagini che, nel loro intento, vanno oltre la cornice che il testo suggerisce. |
EMMA REBUGHINI
Fuoco Fatuo
Un fuoco fatuo si manifesta. Un’indagine sul battito che rende la vita tale.
coreografia, testo e interpretazione Emma Rebughini durata 20′ Un’entità oltre le vite degli uomini, lontano, guarda il mondo dal proprio punto di vista, sospeso tra il dubbio di esistere ancora e la nostalgia della materia. Pian piano comincia a ricordare se stesso quand’era una persona, in vita. Il suo tremolio è ciò che resta della pulsazione vitale. Rievocare diventa quasi amare. |
ENOCH MARRELLA
All You Can Vax
All You Can vax, un viaggio in tre episodi nei migliori hub vaccinali della Capitale.
di e con Enoch Marrella musica Paolo Panfilomix Lorenzo Dadavisual Andrea Romoligraphic Suzana TM durata 15′ OTTOBRE 2021. SECONDA ONDATA. Non volevo certo vaccinarmi nella prima farmacia sotto casa. Una vaccinazione è pur sempre un’esperienza da ricordare, da raccontare e perché no, da recensire. È importante oggi saper scegliere un servizio e valutarne la qualità, soprattutto in caso di pandemia mondiale. Partendo dal mio personale rapporto con la questione vaccinale ho deciso di descrivere i luoghi che ho scelto per vivere appieno questa esperienza epocale: dalla mitica Nuvola Pfizer nel cuore dell’EUR all’Istituto Luce di Cinecittà. |
VERSORIFLESSO
Parole a vuoto
“Lui voleva morire e io volevo che vivesse ed eravamo due nemici che si amavano.”
di Francesca Mignemiregia Versoriflessocon Eleonora Landi, Elisa Pastore, Jessica Sedda durata 20′ Siamo ad una festa di compleanno. Nell’aria suoni fastidiosi e silenzi assordanti, un messaggio vocale lasciato in sospeso, un numero di telefono inesistente. Siamo davanti a tre donne: una madre, una figlia, un’amica. Ma c’è un assente. Filo rosso che lega le tre donne è una perdita: di un figlio, di un fratello, di un amico.Una performance immersiva attraverso l’uso del suono, degli odori e della proiezione video.Il percorso proposto non vuole dare risposte ma generare una domanda: se “il suicidio è una delle possibilità umane” come ci posizioniamo di fronte ad esso? |
FAC – Fare Arte & Cultura
S.I.R.I.
“Quando cammini sei provvisorio. Se sei precario, cadi.”
– S.I.R.I. Scopriamo Insieme Realtà Innovative
di Roberto Caccioppoliregia Riccardo Marottaaiuto regia Jessica Granatocon Roberto Caccioppoli, Riccardo Marotta, Jessica Granatomusiche Tommy Grieco durata 20′ S.I.R.I. è un live-show, condotto dal seguitissimo life coach Siri, in cui il pubblico è chiamato a partecipare per vivere un’esperienza unica di crescita personale. Durante le prime fasi introduttive al programma, insieme agli spettatori, il coach proverà ad indagare sulle tematiche dell’animo umano. Una lotta contro la precarietà del nostro tempo che si fa largo nelle nostre vite in tutte le sue sfaccettature. Uno show in cui tutto può succedere, un primo passo per confrontarsi con una realtà innovativa, in continuo disequilibrio su un filo, potremmo cadere tutti da un momento all’altro. |
8 ottobre
FORTEZZA EST ore 21.00
in concorso _ prime nazionali
SERATA DEMO n. 2
COLLETTIVO ROSARIO
Fio azul
Il ritmo è l’ordine nel movimento (Platone – Leggi II).
La radice di ῥυθμός (rhytmos) è quella di ῥέω (reo), scorrere.
Insieme, ritmicamente, fluire. Questo è Fio azul.
direzione artistica, regia Charles Raszlcon Sara Capanna, Francesca Cristofaro, Simone Magnoni, Marta Paganelli, Gennaro Pantaleo, Luna Pauselli, Claudia Pellegrini, Charles Raszl, Valentina Romizi, Andrea Sampalmieri, Silvia Sasso, Sara Tinti Selezione Festival Opera Prima 2022 durata 20′ Fio azul è una riflessione sul femminile. Femminile come potenzialità umana, come forza, nell’accoglienza, nella grazia, nella seduzione e nella distruzione.Fio azul è una riflessione sul maschile. Un maschile che è anche nell’accoglienza, che è anche nella grazia, che non è solo seduzione e distruzione.Fio azul è una riflessione sul concetto di “cura”. Prendersi cura, non lasciare nessuno indietro. Trovare la bellezza in ognuno e la grazia anche nell’errore. |
ANTONIO ANZILOTTI DE NITTO
Feel
Una persona ha più di 6.000 pensieri al giorno. Alcuni di questi sono vere e proprie voci.
Sono tutte nostre, queste voci?
con Antonio Anzilotti De Nittoregia Giulio Costa durata 15 Pensieri e voci che abbiamo nella mente ci dicono come dovremmo essere, come dovremmo comportarci e cosa dovremmo dire nelle varie situazioni che la vita ci propone. Di chi sono queste voci che abbiamo nella mente? Quanto la famiglia, la società e la cultura hanno contribuito alla loro creazione? Come si fa a riconoscere la propria voce in mezzo alle altre? Quella più vera, fuori da tutti i condizionamenti ricevuti. È possibile? Oppure è proprio l’insieme delle voci che, diventando rumore, rappresenta la nostra vera voce e la nostra vera identità? E se il rumore lasciasse il posto al silenzio?Feel è una performance dove l’interprete, senza un testo definito, esterna le voci che abitano la sua mente nel qui e ora. L’interprete allora cercadi azzittire in tutti i modi le voci per trovare il silenzio e accedere ad un nuovo modo di stare, di essere e di sentire. |
OPIFICIO HERMES
Un viaggio a perdere
Vite in gioco.
di e con Esther Grigoliocchio esterno Valentino Infuso durata 15 Traendo spunto dalla vicenda reale di un’anziana signora che perde 800 mila euro al gratta e vinci e non ha più soldi per le cure racconto la tragicommedia di Linda, vittima del gioco d’azzardo e mi interrogo su quali siano le pulsioni che spingono la protagonista a giocare.Scelgo di utilizzare un puppet perché i giocatori patologici si trasformano in veri e propri pupazzi in balia della loro dipendenza, come se non fossero più padroni di se stessi, della loro vita. |
GIULIA VANNOZZI
Pesce Rosso
Cialputtatterimida, in coreano, significa “prendetevi cura di me”.
La Corea è un posto strano, ma pure questo qui, eh, non è mica tanto normale.
scritto e diretto da BR Franchicon Barbara Villavoce fuori campo Eugenio Manuelliconsulenza registica Giulia Sangiorgiodirezione di compagnia Chiara Lo Dato durata 20′ Elena è una paziente con una voce bellissima, Morgana un’educatrice amante di serie tv. La paziente è difficile, scontrosa, sfuggente ma Morgana sa come prenderla. Se non fosse che anche Morgana non è proprio una persona semplice. E soprattutto non è una a cui piace perdere il controllo.Pesce Rosso è la storia di un amore ma anche un racconto corale sulla salute mentale, l’affresco di un mondo divertente e tragico insieme, che tutti credono di conoscere ma nessuno conosce veramente. Nemmeno quelli che lo abitano. |
LIBERAKANTI / ALEPHTHEATRE
Cara Libertà
Serve stare nell’essenziale per poter ascoltare storie che non hanno necessità di essere dette.
Storie come Cara Libertà.
di e con Viviana Simone durata 15′ Una donna. Un’artista. Un racconto di libertà negata. Questa è la storia di Nûdem Durak, cantante curda arrestata sotto il regime di Erdogan e condannata a circa 20 anni di carcere per essere cantante e insegnante di canti popolari curdi.La tecnica del teatro di narrazione, il teatro fisico e e il canto dal vivo si incontreranno e contamineranno sulla scena generando un atto di resilienza, che possa riaffermare il concetto di libertà. |
14 ottobre
CARROZZERIE N.O.T ore 21.00
in concorso _ prima romana
RADICEIBRIDA
Figli
In un viaggio sospeso tra realtà e sogno, nessuno si salva da solo.
scritto e diretto da Giulia Di Saccocon Edoardo Barbone, Diana Bettoja, Francesca Macci, Lapo Sintoni durata 50′ |
I ricordi cambiano le nostre vite. Modificano le cose in cui crediamo, influenzano il nostro presente. E anche quando sbiadiscono col passare del tempo, non smettono di esercitare il loro potere su di noi.
Riviviamo nella nostra mente un’infinità di angolature della stessa situazione, perdiamo pezzi, li cambiamo per farli combaciare ed improvvisamente, senza esserne consapevoli, la storia prende un’altra piega. Vorremmo tornare indietro, dire quello che non abbiamo detto ed evitare quello che di lì a poco avremmo fatto.
I nostri ricordi sono le nostre radici, ci riportano sempre indietro a quello che siamo e da dove veniamo, di cosa siamo fatti. Compongono la nostra identità, ma disegnano anche quello che potremmo essere, che forse saremo. Sono tracce lasciate da qualcuno prima di noi con le quali un giorno ci dovremo confrontare.
Cosa dicono di noi i nostri ricordi? Cosa ci portiamo dietro? Sono un peso o un dono?
La compagnia radiceibrida nasce dalla collaborazione artistica tra Diana Bettoja, Giulia Di Sacco, Francesca Macci e Lapo Sintoni dopo il biennio di formazione all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Nel 2022 i loro primi spettacoli “Figli” e “Giochi Notturni” – entrambi drammaturgie originali scritte da Giulia Di Sacco – sono finalisti alla Borsa di Lavoro Alfonso Marietti edizione 19-21, mentre “Figli” partecipa al Festival Risveglio di Periferia 2022 organizzato dal Teatro Linguaggicreativi di Milano. La compagnia presenta entrambi gli spettacoli in anteprima presso LatoB di Milano ed Isolacasateatro. “Giochi Notturni” debutterà al Festival HORS che si terrà a Milano al MTM Teatro Litta a settembre 2022.
15 ottobre
CARROZZERIE N.O.T ore 21.00
in concorso
MARGOT THEATRE COMPANY
Io ed Emma
Io ed Emma: storia di una madre
scritto e diretto da Valentina Cognatticon Loredana Piedimonte, Martina Grandin, Sara Aiello, Elisa Salandraluci Sofia Xella durata 55′ |
Lo spettacolo racconta la storia di due donne, un madre ed una figlia, che si fronteggiano sulla scena in un dialogo serrato, rievocando ricordi e immagini del passato.
Durante tutta la pièce, il palcoscenico si riempie della tensione psicologica dei due personaggi, accostando alle battute dal tono crudo e realistico racconti di vita passata e svelando, una scena dopo l’altra, la verità sulla vita di Emma: la storia di una madre, che davanti a una figlia tenuta per anni all’oscuro di tutto si schiude improvvisamente sul palcoscenico, lasciando che i ricordi si incrocino e si scambino, che il muro che teneva separate le due donne, lentamente, si sgretoli. Uno spettacolo denso di immagini che raccontano, e ricco di parole che, accompagnate dalla musica sempre protagonista, descrivono emozioni.
La poetica della compagnia Margot Theatre Company (direzione artistica di Valentina Cognatti, regista e docente nel campo dell’insegnamento artistico-pedagogico) amalgama diversi stili di arti performative: teatro di prosa, danza contemporanea, physical theatre e teatro danza. Il linguaggio della compagnia si forma da una continua ricerca sull’espressività fisica dell’attore, che nasce da un percorso di educazione artistico-pedagogica portata avanti fin dall’infanzia. La compagnia forma il suo stile anche attraverso l’allenamento fisico e artistico nella natura, grazie a stage annuali svolti nella Riserva Naturale Monte Rufeno (VT).
16 ottobre
CARROZZERIE N.O.T ore 21.00
in concorso
ENOCH MARRELLA
Tecnicismi&Baldoria
Nella società dello spettacolo siamo tutti addetti ai lavori.
di e con Enoch Marrellavisual Andrea Romolicontributo video Gaetano Pasellagraphic Suzana TM durata 75′ Vincitore del premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti 2021 |
La società moderna si presenta come un’immensa accumulazione di spettacoli. lo spettacolo è il rapporto sociale tra le persone mediato dalle immagini. [ – La società dello spettacolo, Guy Debord]
In una società dominata dalle immagini un attore cerca il suo pubblico a teatro, ma non lo trova. E allora preferisce immaginarselo, il suo pubblico, in attesa che un giorno (forse) avvenga un incontro reale. Ma chi c’è dall’altra parte? Chi sarà il suo pubblico? Sarà un pubblico di addetti o di non addetti? Noi, attori e autori dello spettacolo della nostra vita chi includiamo davvero nella nostra performance quotidiana? C’è davvero bisogno di rendersi così universali e comprensibili quando ci rivolgiamo agli altri? Nel dubbio nasce Tecnicismi&Baldoria, uno spettacolo per addetti ai lavori, molto autoreferenziale di Enoch Marrella.
Sì, perché nella “società dello spettacolo” siamo tutti addetti ai lavori. Lo spettacolo si muove sul dualismo attore-pubblico, entrambi immaginati e rappresentati secondo diverse angolature, il tutto sospeso, come suggerisce il titolo, tra baldoria e tecnicismi.
Enoch Marrella, classe 1980, è attore, autore, performer e insegnante. Tra i maestri Carlo Cecchi, Anna Marchesini, Gabriele Vacis, Krystian Lupa, Richard Maxwell, Fabrizio Arcuri, Lucia Calamaro e Giovanni Veronesi. Diplomato al DAMS di Bologna e all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, è vincitore del premio Made in Marche (2013) con lo spettacolo Cuoredebole e finalista al Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti (2014) con lo spettacolo Nell’oceano il mondo. È vincitore del premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti (2021) con lo spettacolo Tecnicismi&Baldoria.